Politica
Pdl, appello di Ferri: torniamo a parlare di politica tra la gente
Il consigliere a Traniweb: «Diamo linfa alle sezioni a tutti i livelli»
Trani - giovedì 18 novembre 2010
«Pdl sveglia». A chiedere un'accelerazione ai percorsi organizzativi e politici del partito è il consigliere comunale di maggioranza Andrea Ferri, componente nazionale del Club della Libertà e presidente del circolo di Trani, neo nominato componente della commissione cultura dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani. Ferri, ospite di Traniweb, fa autocritica sulla situazione che si è ingenerata nel partito più rappresentativo del centrodestra. «Gli avvenimenti di questi ultimi tempi – dice Ferri – devono portarci ad una seria ed attenta riflessione. Mi duole constatare una preoccupante deriva culturale e politica, divenuta il campo di battaglia di argomenti che nulla hanno a che fare con la politica stessa. I nostri avversari (anche quelli di ultima nascita) hanno calibrato il loro messaggio solo su un aspetto: Berlusconi, del quale adesso conosciamo, grazie anche alla stampa compiacente, ogni singolo aspetto della sfera privata. Novità contenutistiche, a parte i soliti slogan, non ne vedo.
Alla gente credo che dei problemi personali del nostro premier possano interessare ma fino ad un certo punto. Invece stampa e parti politiche insistono su questa strada. E così ci preoccupiamo poco dei contenuti della finanziaria mentre ci interessa sapere come voterà Futuro e Libertà, ci preoccupiamo della casa di Fini e delle escort e non di chi non arriva a fine mese o è senza lavoro. In questo tranello mediatico sono caduti anche molti nostri rappresentanti. Ci stiamo affannando in difese personali ed in spiegazioni sulle scelte di campo, siamo intenti a contarci sui singoli territori tralasciando l'unica cosa che realmente dovrebbe interessarci: il bene del paese. Questo comportamento rischia di allontanarci dall'elettorato e dai cittadini che farebbero volentieri a meno del caso Rubi o delle situazioni patrimoniali di questo e quel politico, preferendo invece delle risposte concrete ai problemi quotidiani».

E allora come uscirne? «Per poter tornare a dare risposte ai cittadini – spiega Ferri - è necessario organizzare realmente il partito ed a tutti i livelli. Oggi è questo il nostro limite, non avere chiari riferimenti. Ecco perché mi rivolgo ai nostri vertici regionali e provinciali: diamo luogo ad un efficace processo di programmazione politica, alimentiamo quella vivacità e quello spirito di coinvolgimento popolare che fu ispiratrice di Forza Italia prima e del Popolo della Libertà agli inizi. Non perdiamo tempo in chiacchiere e strategie di bottega, torniamo a fare politica sul territorio, tra la gente, rivitalizziamo sull'esempio di quanto stiamo facendo a Trani le sezioni giovanili di partito, troppo spesso trasformate in macellerie elettorali gestite da soggetti che non ne condividono neanche ideali e prospettive».
Ferri auspica una sterzata in vista anche delle amministrative del 2012. «Definire i riferimenti territoriali è alla base della pianificazione delle prossime elezioni locali. Non da meno, è necessario istituire un tavolo programmatico per individuare progetti e profili di coalizione che possano consentirci di continuare a governare una città che ha bisogno di crescere all'insegna della continuità».
Alla gente credo che dei problemi personali del nostro premier possano interessare ma fino ad un certo punto. Invece stampa e parti politiche insistono su questa strada. E così ci preoccupiamo poco dei contenuti della finanziaria mentre ci interessa sapere come voterà Futuro e Libertà, ci preoccupiamo della casa di Fini e delle escort e non di chi non arriva a fine mese o è senza lavoro. In questo tranello mediatico sono caduti anche molti nostri rappresentanti. Ci stiamo affannando in difese personali ed in spiegazioni sulle scelte di campo, siamo intenti a contarci sui singoli territori tralasciando l'unica cosa che realmente dovrebbe interessarci: il bene del paese. Questo comportamento rischia di allontanarci dall'elettorato e dai cittadini che farebbero volentieri a meno del caso Rubi o delle situazioni patrimoniali di questo e quel politico, preferendo invece delle risposte concrete ai problemi quotidiani».

E allora come uscirne? «Per poter tornare a dare risposte ai cittadini – spiega Ferri - è necessario organizzare realmente il partito ed a tutti i livelli. Oggi è questo il nostro limite, non avere chiari riferimenti. Ecco perché mi rivolgo ai nostri vertici regionali e provinciali: diamo luogo ad un efficace processo di programmazione politica, alimentiamo quella vivacità e quello spirito di coinvolgimento popolare che fu ispiratrice di Forza Italia prima e del Popolo della Libertà agli inizi. Non perdiamo tempo in chiacchiere e strategie di bottega, torniamo a fare politica sul territorio, tra la gente, rivitalizziamo sull'esempio di quanto stiamo facendo a Trani le sezioni giovanili di partito, troppo spesso trasformate in macellerie elettorali gestite da soggetti che non ne condividono neanche ideali e prospettive».
Ferri auspica una sterzata in vista anche delle amministrative del 2012. «Definire i riferimenti territoriali è alla base della pianificazione delle prossime elezioni locali. Non da meno, è necessario istituire un tavolo programmatico per individuare progetti e profili di coalizione che possano consentirci di continuare a governare una città che ha bisogno di crescere all'insegna della continuità».
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