Vita di città
Piazza (Teatro) pulita: l'Open air, con altri 22.000 euro di spesa, va a Villa Guastamacchia
Sarà riqualificato dal Duc per poter essere utilizzato in ogni stagione dagli ospiti della struttura
Trani - giovedì 12 dicembre 2024
14.10
Breve storia abbastanza triste di un nuovo teatro in piazza teatro: un'idea moderna di un team di giovani, la prospettiva di un nuovo fermento culturale con eventi e spettacoli e conseguente nascita, rinascita e vivificazione delle attività commerciali dell'area, una risposta al vandalismo che da anni aveva fatto di quella piazza quasi una terra di nessuno, pur a meno di due passi dal passeggio su via Zanardelli, piazza della libertà, il porto. Risultato? Beh, con un impegno di spesa in favore del proprietario, il Distretto Urbano del Commercio, tra smontaggio, rimontaggio e riqualificazione - di 21. 750 euro, dopo soli due anni il progetto si può dire fallito. Le cause? Forse troppo open, l'open air, per un luogo già rinomatamente preda di baby gang, ubriachezza e notti brave: quella struttura è stata addirituttura un polo attrattivo per condotte illecite, tra spaccio, consumo di stupefacenti e alcool, tiro al bersaglio di scempio della cosa pubblica. Troppo open per le cocenti calure estive, che, chiuso nei teloni( pur lacerati in stile Lucio Fontana) , ne facevano una specie di forno, e ovviamente per i rigori invernali. Troppo open per una struttura che forse con sé avrebbe dovuto portare nei primi mesi, almeno, un programma dettagliato di eventi, attrazioni, spettacoli, a fare da modello, traino e stimolo alle tante associazioni della città, culturali e commerciali. Ma i programmi a Trani si stenta a farli, arrivano in zona Cesarini, come è avvenuto per Natale, l'ultima o una delle ultime tra le città pugliesi, sicuramente l'ultima tra quelle che si dicono "turistiche": un programma a lungo termine, almeno fino alla fine del primo anno di vita, come modello di vitalità culturale ideato e offerto dall'Amministrazione con il Distretto Urbano del Commercio, era chiedere davvero troppo. Il teatro blu, sul quale si erano riposte buone speranze ma sin da subito molto scetticismi, avrà una vita nuova, e si presume ne darà tanta, in un'area protetta come villa Guastamacchia, a disposizione dell'associazione Auser e delle attività che vi verranno svolte per la terza età. La domanda che arriva da più parti della città é: smontare una struttura fatiscente e rimontarla per 22.000 euro valeva la pena? A villa Guastamacchia, se fosse stata programmata dalle decisioni consiliari una struttura per eventi, un gazebo in materiali plastici, un piccolo globe theatre da aprire in estate e riscaldare d'inverno, non sarebbe costato meno?