Politica

Politica: azione giovani risponde al recente numero di Monitor di Giovanni Ronco

«Da dieci anni lavoriamo con costante passione...»

«Approfittando del momento di dibattito sul ruolo dei giovani in politica ed in accoglimento dell'invito-provocazione del gentilissimo editorialista di questa rubrica a partecipare attivamente alla discussione in atto, mi sento, innanzitutto, di esprimere il mio estremo compiacimento per l'interesse che di recente si sta manifestando verso le comunità giovanili e verso i giovani in generale; poi di ringraziare per aver citato come primo partito giovanile Azione Giovani, che a Trani si pone come capofila in ordine al numero di iscritti e all' anno di costituzione.
Da dieci anni lavoriamo con costante passione con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità ai temi politici attuali, quali: la famiglia, la fecondazione assistita, il made in italy, gli spazi aggregativi, lo sport pulito, i libri faziosi, l'Università nella BAT, ecc., raggiungendo brillanti risultati tanto in termini di partecipazione quanto di consenso, giocando un ruolo quantomai decisivo nelle campagne elettorali dal 2001 al 2006. Inoltre, non dimentichiamo l'elezione (non la nomina), in occasione del Primo Congresso Provinciale di Azione Giovani, di Fabrizio Sotero a Presidente Provinciale e la conquista della sede della Federazione Provinciale. Tutto ciò è stato possibile grazie all'impegno e all'abnegazione di ragazzi che sono stati capaci in pochi anni di pubblicare un periodico intitolato "Controcorrente, di pubblicare un proprio sito internet (www.azionegiovanitrani.it) che ha quasi raggiunto il traguardo delle 11.000 visite, di costituire un gruppo di lavoro sull'Università (Azione Universitaria) e di mettere in luce i problemi delle scuole di Trani con Azione Studentesca e con il neobattezzato periodico "Contropotere Studentesco".
In riferimento al tema trattato nello scorso numero di Monitor, quello del 9 Maggio, non posso far altro che condividere a pieno quanto scritto specie nelle prime righe. A maggior ragione se si considera che i primi, forse gli unici, a manifestare la passione per la politica e per i valori che con quest'ultima si possono difendere e riproporre, è stato il nostro movimento. Abbiamo inteso sempre guardare alla Politica come ideale strumento di propagazione della voce dei giovani, le abbiamo donato un nuovo spirito svecchiandola e recuperandone l'attitudine ad essere filtro dell'idea che diventa azione. E' stata questa la nostra arma vincente, che ha fatto appassionare molti giovani ad una cosa che era ormai diventata per i vecchi, aprendo le porte ad un nuovo approccio mentale.
D'altro canto non abbiamo mai dimenticato che per dare peso fattivo alle nostre iniziative e alle cause dei giovani bisogna anche presenziare nella "stanza dei bottoni", ma, purtroppo, come denunciato da Giovanni Ronco, nel mondo giovanile la diretta proporzionalità tra impegno politico e potere decisionale esiste poco. Le vecchie volpi si mostrano ancora restie al fatto di cedere le proprie preziose poltrone ai "rampolli" che si approcciano alla politica (nel senso pratico del termine), ma sembra che almeno dalla nostra parte l'aria stia cambiando. Mi rende fiducioso, oltre che l'elezione di Giorgia Meloni a Deputata prima e a vicepresidente della Camera poi, il fatto che in molti Comuni d'Italia si sia data la possibilità a gruppi di giovani under 30 di formare delle liste con cui presentarsi in prima persona alle elezioni amministrative (vedi "Bisceglie Futura" a Bisceglie e "G20" a Milano). Quale miglior strumento di questo per mettersi in discussione e proporsi alla cittadinanza? Sicuramente ciò non può bastare per far eleggere qualcuno ai piani alti, ma può essere l'inizio di un percorso di sperimentazione di nuove personalità e di un modo nuovo di far politica.
Molto spesso le poltrone in ballo sono troppo comode per essere cedute ai novizi. Per questo dobbiamo confidare negli elettori, in coloro che danno il consenso, nel popolo che ha la sovranità dello Stato. Ci vogliono facce pulite, che non abbiano nulla da spartire con le subdole leggi del compromesso, ma che siano capaci di trasformare la passione per l'idea in senso del dovere. A Giovanni Ronco dico che alle tentazioni, si sa, è facile cedere…la forza per non farsi contagiare può avercela soltanto colui che fa del proprio mandato la prosecuzione di una missione.» Lino AntonacciDirigente Provinciale AG BAT e Vicepresidente AG Trani
(in foto Fabrizio Sotero, presidente provinciale AG BAT)
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