Vita di città

Processo darsena, tutti gli imputati assolti con formula piena

La Corte d’Appello di Bari chiude una lunga vicenda giudiziaria

La prima sezione penale della Corte d'Appello di Bari ha messo la parola fine su una vicenda giudiziaria che durava da cinque anni e che ha riguardato i componenti di una cooperativa tranese addetta alle forniture alla Darsena: tutti gli otto imputati a vario titolo sono stati assolti con formula piena. In pratica i giudici della Corte d'appello hanno confermato la sentenza assolutoria emessa in primo grado dal Gup di Trani, dott. Grazia Miccoli, che, però, fu appellata dal p.m. Maralfa.

Alberto Tella, Arturo Maletti, Mauro Leonardo De Pinto (all'epoca dei fatti Comandante della Polizia Municipale), Alessio di Trani, Cosimo Scoccimarro, Luigi Simone e Francesco Tarantini, questi i nomi degli otto imputati, erano accusati di associazione per delinquere finalizzata alle frodi nelle pubbliche forniture, truffa, abuso d'ufficio ed altro. Le indagini, anche con intercettazioni telefoniche, erano partite a seguito di un esposto-denuncia da parte di una ex guardia giurata e riguardavano gli anni dal 2002 al 2004. In sede di discussione in Corte d'Appello, anche il P.G. ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado.

«La sentenza di assoluzione che conferma quella già espressa dal Gup di Trani – ha detto Alberto Tella, all'epoca presidente della multiservizi, difeso dall'avv. Roberta Schiralli – è motivo di grande soddisfazione non solo per me, ma anche per tutti i soci della cooperativa.

Non avevamo dubbi su quelle che sarebbero state le conclusioni della magistratura verso la quale abbiamo sempre nutrito la massima fiducia. Eravamo certi della sentenza assolutoria poiché era chiaro che contro di noi vi erano solo calunniose affermazioni di taluni dettate da aberranti fini di vendetta personale i cui motivi ancora oggi ci sono sconosciuti. La vicenda non finisce qui. Ora ci sentiremo con i nostri avvocati e se sarà il caso adiremo le vie legali contro chi ha imbastito tutte le accuse rivelatesi, com'era logico che fosse, del tutto infondate».
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