Politica

Si è concluso il primo ciclo d’incontri programmati dai DS

Domenica scorsa si è discusso di Sviluppo e Occupazione

Si è concluso il primo ciclo d'incontri programmati dai Democratici di Sinistra in preparazione alla conferenza programmatica cittadina. Domenica scorsa, presso la Maria del Porto, si è discusso di Sviluppo e Occupazione:

«Nel corso della conversazione avuta con i presenti, è emerso con chiarezza che Trani su questo argomento naviga a vista, e si trova al centro di una crisi permanente che sembra inarrestabile con punte di disoccupazione al di sopra degli indici nazionali e regionali. Però nessuno agisce, nessuno si fa carico di quanto sta avvenendo nella nostra città. Mentre bisognerebbe, invece, darsi da fare per un rilancio della città.

La crisi tocca in maniera trasversale tutti i settori:
  • Marmo: la commercializzazione del prodotto sta sostituendo impietosamente la produzione, dopo che abbiamo assistito alla chiusura di tantissime aziende.
  • Tesile: l'azienda più grande di Trani ha deciso di licenziare quasi il 50% del personale.
  • Calzaturiero: le aziende vanno "giù come birilli" lasciando per strada centinaia di famiglie. Non molto diverso il panorama nell'abbigliamento, nel commercio e nell'artigianato.
La situazione diventa ancor più incomprensibile, e molto grave, quando le aziende in crisi sono quelle gestite dall'Amministrazione Comunale, in particolare:
  • L'Ipab, chiusa per incapacità, dopo che aveva raggiunto oltre venti dipendenti, fornendo numerosi servizi ai cittadini.
  • La Casa di riposo, dove la strada che si sta percorrendo non è diversa da quella già percorsa dalla Don Milani.
    Il Verde pubblico, dove i lavoratori sono stati mandati a casa senza un vero progetto di recupero.
  • L'AMET e l'AMIU, dove in assenza di piani industriali si sono spolverati vecchi metodi clientelari per accontentare amici e parenti di chi comanda in città.
Più in generale i numerosi cittadini hanno approfittato dell'incontro per denunciare l'assenza di "dignità di lavoratore", perché con la scusa della crisi sono riemerse vecchie abitudini, quali il lavoro nero, il calpestare i contratti di lavoro, il non pagamento delle giuste competenze. Ciò è più visibile nell'ambito del calzaturiero, dove si può asserire che "la Cina si trova a Trani". Infatti, i lavoratori presenti hanno posto al centro dell'attenzione alcuni episodi che avvengono sui posti di lavoro, che ricordano tempi nebulosi del passato. Per finire si è auspicato che, dopo la vittoria del Centro-Sinistra, la legge 30 venga cancellata dal dizionario legislativo italiano.

Infine, su richiesta dei presenti, i DS si sono impegnati a convocare riunioni specifiche settoriali, per meglio approfondire gli argomenti emersi durante la proficua discussione.»
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