Politica
Soldi alle cooperative sociali sotto elezioni, parla Negrogno
«Bisogna sforzarsi di creare occupazione seria, non per pochi eletti». Intervento dell'esponente di Federazione della Sinistra
Trani - sabato 14 aprile 2012
10.48
«Bisogna sforzarsi di creare occupazione seria, a tempo indeterminato e per tutti, non per pochi fortunati lungimiranti». Rino Negrogno, di Federazione della Sinistra, commenta così il provvedimento adottato dalla giunta comunale con cui si demanda al dirigente della quarta ripartizione il compito di assegnare risorse per 240mila euro in favore di alcune cooperative sociali per opere di pulizia in città.
«Si dovrebbe votare un mese si ed uno no - scrive il candidato al Consiglio comunale - così vedreste come le sorti del paese si risolleverebbero con promesse da realizzare per forza, perché un mese vola ed il mese dopo sei fuori se non realizzi il programma. Non si dovrebbe poter deliberare da moribondi, a meno di un mese dalle votazioni, si rischiano figure agoniche. Come non si devono promettere posti di lavoro, non si devono regalare soldi e non si devono offrire pranzi. Non si deve giocare con la disperazione, non si deve abusare della speranza. Ma al di là di tutto questo mi chiedo e chiedo ai tranesi: ma davvero vi basta poco? Come farete dopo che chi vi ha promesso ed avendo già soddisfatto la promessa, non vi dovrà più nulla? Ed i programmi? Com'è possibile che siano tutti splendidi e splendenti, tutti uguali, tutti per i cittadini? Cosa votiamo a fare? Sembra che tutti vogliano la stessa cosa: tutti per il popolo e tutti contro i privilegi. Ma chi già c'era prima perché non se n'è avveduto anzitempo? Piuttosto ribellatevi, mandate a casa chi ci ha ridotto così, non date, a chi è già stato al governo un'altra possibilità, non credete alle parole, ai programmi ed alle loro passeggiate solari tra i quartieri. Per scegliere analizzate, se c'è, il loro pensiero, la loro idea, la loro filosofia».
«Si dovrebbe votare un mese si ed uno no - scrive il candidato al Consiglio comunale - così vedreste come le sorti del paese si risolleverebbero con promesse da realizzare per forza, perché un mese vola ed il mese dopo sei fuori se non realizzi il programma. Non si dovrebbe poter deliberare da moribondi, a meno di un mese dalle votazioni, si rischiano figure agoniche. Come non si devono promettere posti di lavoro, non si devono regalare soldi e non si devono offrire pranzi. Non si deve giocare con la disperazione, non si deve abusare della speranza. Ma al di là di tutto questo mi chiedo e chiedo ai tranesi: ma davvero vi basta poco? Come farete dopo che chi vi ha promesso ed avendo già soddisfatto la promessa, non vi dovrà più nulla? Ed i programmi? Com'è possibile che siano tutti splendidi e splendenti, tutti uguali, tutti per i cittadini? Cosa votiamo a fare? Sembra che tutti vogliano la stessa cosa: tutti per il popolo e tutti contro i privilegi. Ma chi già c'era prima perché non se n'è avveduto anzitempo? Piuttosto ribellatevi, mandate a casa chi ci ha ridotto così, non date, a chi è già stato al governo un'altra possibilità, non credete alle parole, ai programmi ed alle loro passeggiate solari tra i quartieri. Per scegliere analizzate, se c'è, il loro pensiero, la loro idea, la loro filosofia».