Enti locali
Strada in discesa per la costruzione di nuovi alloggi dello Iacp a Trani
Firmato il protocollo d’intesa a Palazzo di Città
Trani - lunedì 15 marzo 2010
Dopo il Contratto di Quartiere e l'adozione del piano urbanistico generale, l'amministrazione comunale vara un'altra importante strategia urbanistica finalizzata alla costruzione di nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata e di edilizia pubblica di concerto con l'Istituto autonomo Case popolari della Provincia di Bari, andando a colmare un gap abitativo piuttosto marcato rispetto ad altri Comuni limitrofi che accolgono il quadruplo di alloggi di edilizia pubblica rispetto a quelli attualmente insistenti sul territorio tranese (circa 480).
L'accordo di programma fra Comune di Trani e Istituto autonomo Case popolari della Provincia di Bari (sancito con le firme del sindaco tranese Giuseppe Tarantini e del direttore generale dello Iacp di Bari Sabino Lupelli) innesta un procedimento amministrativo che consentirà, fra le altre cose, di procedere alla pubblicazione di un nuovo bando di gara per l'assegnazione degli alloggi, atteso da circa 30 anni.
Nel documento sottoscritto, i due Enti si impegnano a definire bonariamente i rapporti pendenti (attivi e passivi, con particolare riferimento ai contenziosi Ici), ad organizzare con la polizia municipale un'attività di verifica e di censimento dei 480 alloggi dello Iacp presenti sul territorio di Trani, a studiare interventi di risistemazione di quelli fatiscenti (ed occupati abusivamente) ed a formulare alla Regione dei nuovi progetti edilizi (finalizzati alla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata) da sviluppare mediante il coinvolgimento di privati. «Questa nuova intesa – spiega l'assessore all'urbanistica, Ninni De Toma – ci consente di riavviare con lo Iacp di Bari una programmazione mirata di interventi di costruzione e rigenerazione urbana sul territorio comunale. Senza strumenti urbanistici, ogni ragionamento sarebbe stato inutile. Oggi invece, con l'adozione del piano urbanistico e con il Contratto di quartiere, possiamo proporci per una riprogrammazione seria del nostro fabbisogno abitativo».
Nelle intenzioni dei tecnici comunali, la riqualificazione dell'area periferica ribattezzata Texas (mediante l'abbattimento e la ricostruzione di intere palazzine) e la costruzione di nuovi alloggi sfruttando le aree libere insistenti su alcuni comparti del piano urbanistico.
L'accordo di programma fra Comune di Trani e Istituto autonomo Case popolari della Provincia di Bari (sancito con le firme del sindaco tranese Giuseppe Tarantini e del direttore generale dello Iacp di Bari Sabino Lupelli) innesta un procedimento amministrativo che consentirà, fra le altre cose, di procedere alla pubblicazione di un nuovo bando di gara per l'assegnazione degli alloggi, atteso da circa 30 anni.
Nel documento sottoscritto, i due Enti si impegnano a definire bonariamente i rapporti pendenti (attivi e passivi, con particolare riferimento ai contenziosi Ici), ad organizzare con la polizia municipale un'attività di verifica e di censimento dei 480 alloggi dello Iacp presenti sul territorio di Trani, a studiare interventi di risistemazione di quelli fatiscenti (ed occupati abusivamente) ed a formulare alla Regione dei nuovi progetti edilizi (finalizzati alla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata) da sviluppare mediante il coinvolgimento di privati. «Questa nuova intesa – spiega l'assessore all'urbanistica, Ninni De Toma – ci consente di riavviare con lo Iacp di Bari una programmazione mirata di interventi di costruzione e rigenerazione urbana sul territorio comunale. Senza strumenti urbanistici, ogni ragionamento sarebbe stato inutile. Oggi invece, con l'adozione del piano urbanistico e con il Contratto di quartiere, possiamo proporci per una riprogrammazione seria del nostro fabbisogno abitativo».
Nelle intenzioni dei tecnici comunali, la riqualificazione dell'area periferica ribattezzata Texas (mediante l'abbattimento e la ricostruzione di intere palazzine) e la costruzione di nuovi alloggi sfruttando le aree libere insistenti su alcuni comparti del piano urbanistico.