Delnegro
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Cronaca

Stupore e orrore: la comunità tranese sconvolta dopo l'identificazione del cadavere di Bruno Delnegro

La notizia sta facendo il giro dei media nazionali. Indagati sono i figli e la compagna di uno di essi

Ne avevamo sentite di queste notizie, ci hanno girato anche dei film. Ma il pensiero - se quella che è un'ipotesi degli inquirenti venisse confermata - che si sia stati capaci di privare anche di una degna sepoltura il proprio genitore pur di percepirne illegalmente la pensione, abbandonandolo in un sacco a pelo alla mercé degli elementi, compresa la possibilità di scempio da parte di animali selvatici (cosa che poi si è realizzata), dà la misura di quanta crudeltà le persone colpevoli abbiano dimostrato.

Fino alla emanazione di una sentenza i coinvolti sono soltanto indagati e, chiaramente, si parla sempre col condizionale. Ma appare difficile pensare che quel cadavere, spogliato senza rispetto, chiuso in un sacco comprato di fretta, portato in un bosco lontano dalla sua casa di origine per impedirne la possibilità di ogni riconoscimento, magari grazie all'azione degli animali selvatici, sia opera di persone diverse da quelle indagate, ossia i figli e la compagna di uno di essi: che, come divulgato dalle fonti ufficiali di informazione giudiziaria, secondo le ricostruzioni degli inquirenti sarebbero coinvolti nella macabra vicenda. Difficile pensare del resto a altri soggetti coinvolti, perché sono stati i propri figli durante quest'anno, dopo aver tra il 26 e il 27 luglio dell'anno scorso abbandonato in Abruzzo la salma del padre, a continuare a percepire la pensione, a utilizzarne il conto corrente, e soprattutto a spendere quei soldi. Il 30 luglio due escursionisti trovarono in un sacco a pelo il cadavere di un uomo nudo e avvolto in un lenzuolo lungo un sentiero. L'anziano era stato così sepolto come soggetto ignoto lo scorso aprile, dopo otto mesi di custodia in una cella frigorifera dell'ospedale di Chieti.

Quella del Delnegro è una famiglia molto conosciuta in città, sia per l'estro artistico dello stesso, stimato infermiere in pensione che amava dipingere e realizzare mosaici, che per le attività commerciali dei figli.

La "illacrimata sepoltura" - anzi, mancata - a cui il povero signor Bruno era stato condannato, troverà pace e lacrime dalle persone che gli hanno voluto bene e che potranno portare un fiore sulla sua tomba non appena potrà fare ritorno nella città dalla quale, deceduto, è stato strappato con modalità becere e macabre.

La comunità cittadina, man mano che la notizia si sta diffondendo, è letteralmente sconvolta da un tale episodio, e sui social, ma anche tra i discorsi della gente, non si fa altro che stupirsi e condannare un gesto così efferato. Saranno i provvedimenti giudiziari e le sentenze a mettere la parola fine a tanti interrogativi che si stanno ponendo i cittadini, ma soprattutto gli amici e i parenti degli indagati e, ovviamente, del povero defunto.
  • Truffa
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