Politica

«Tagli ai reparti, i sacrifici devono farli tutte le città»

Chiusura di ortopedia: quattro associazioni vicine al centrosinistra insorgono

Quattro associazioni (Il vaso di Pandora, Liberamente democratici, Sandro Pertini, Etica e politica) e un documento congiunto per chiedere al presidente della Regione, Nichi Vendola, all'assessore regionale alla sanità, Tommaso Fiore, ed al direttore generale della Asl Bat, Rocco Canosa, di razionalizzare diversamente i posti letto negli ospedali della provincia dopo le ventilate ipotesi di riduzioni e chiusure di reparti necessarie al contenimento della spesa sanitaria regionale che coinvolgono anche l'ospedale di Trani. Ecco il documento firmato dalle quattro associazioni vicine al centrosinistra di Trani:

«E' storia recente la vicenda dei tagli inopinati attuati dalla giunta Fitto che hanno colpito, senza motivazioni tecniche relative alla funzionalità dei reparti medesimi, l'ospedale di Trani. Bisogna altresì dare atto alla giunta Vendola degli sforzi compiuti di concerto con la direzione generale, allo scopo di recuperare una funzionalità complessiva del plesso di Trani. Obiettivo certamente raggiunto e di cui i cittadini tranesi sono ben coscienti come i recenti risultati regionali hanno dimostrato.

Oggi a fronte della necessità di razionalizzare l'organizzazione ospedaliera riducendo ulteriormente i posti letto chiediamo che questa sia l'occasione per una vera razionalizzazione dei posti letto nella Bat e che, pertanto, si proceda nell'ambito del presidio unico di Trani-Bisceglie agli accorpamenti dei reparti omologhi presenti nei due plessi ospedalieri, favorendo così la riduzione dei posti letto e contestualmente un miglioramento dell'assistenza, senza procedere a chiusure di reparti specialistici che al contrario non avrebbero il significato di una razionalizzazione bensì di un ulteriore scippo.

Inoltre chiediamo che i sacrifici non colpiscano solo una struttura ma siano equamente suddivisi fra i vari presidi e che, partendo da questa logica, si proceda immediatamente alla costituzione del presidio ospedaliero unico di Andria-Canosa-Minervino come previsto dall'attuale piano edilizio regionale, in modo da coordinare funzionalmente anche i due ospedali di Andria e Canosa alla stessa stregua di Trani e Bisceglie riducendo e accorpando reparti omologhi. Di conseguenza, anche l'Ospedale di Barletta sebbene autonomo ed autosufficiente deve contribuire al taglio dei posti letto previsto per la Asl Bat.

Un piano che abbia queste caratteristiche sarà vissuto dai cittadini dell'intera provincia come una utile necessità e non da singole comunità cittadine come un sopruso. Ai soprusi noi ci ribelleremo con iniziative immediate e nelle cabine elettorali».

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