Cronaca
Trani, 5 indagati per circonvenzione d'incapace
Sequestrata dalla Finanza un'eredità di oltre 5 milioni di euro. Sequestrati 58 benni immobili a Trani e nell'agro
Trani - venerdì 14 settembre 2012
15.15
Militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Trani, all'esito di una attività delegata dalla locale procura hanno sequestrato un ingente patrimonio immobiliare in città, per un valore complessivo stimato in oltre 5 milioni di euro. L'attività ha tratto origine da una denunzia presentata presso l'autorità giudiziaria riguardante la successione testamentaria di un facoltoso cittadino tranese, deceduto nel novembre scorso.
Le fiamme gialle, a seguito di specifiche attività, sono state delegate ad eseguire un sequestro preventivo di beni immobili (58) tra terreni (estesi nell'agro tranese per complessivi 259 mila metri quadrati) nonché fabbricati, situati nel centro urbano cittadino, alcuni dei quali di notevole pregio.
Il pm titolare delle indagini, Luigi Scimé imputa agli indagati, in concorso tra loro, il reato di circonvenzione di incapace, in quanto, abusando dello stato di infermità e di deficienza psichica in cui versava il testamentario, già dichiarato inabilitato con sentenza del tribunale di Trani, lo avrebbero indotto poco prima della sua morte, ad annullare le precedenti volontà successorie, redigendo un nuovo testamento olografo con il quale li nominava eredi universali di tutti i suoi beni mobili ed immobili.
Le fiamme gialle, a seguito di specifiche attività, sono state delegate ad eseguire un sequestro preventivo di beni immobili (58) tra terreni (estesi nell'agro tranese per complessivi 259 mila metri quadrati) nonché fabbricati, situati nel centro urbano cittadino, alcuni dei quali di notevole pregio.
Il pm titolare delle indagini, Luigi Scimé imputa agli indagati, in concorso tra loro, il reato di circonvenzione di incapace, in quanto, abusando dello stato di infermità e di deficienza psichica in cui versava il testamentario, già dichiarato inabilitato con sentenza del tribunale di Trani, lo avrebbero indotto poco prima della sua morte, ad annullare le precedenti volontà successorie, redigendo un nuovo testamento olografo con il quale li nominava eredi universali di tutti i suoi beni mobili ed immobili.