Politica
«Trani deve tornare ad essere la città della moda»
Caffarella: «Ci sono delle opportunità per il rilancio»
Trani - venerdì 26 novembre 2010
La nuova rubrica di Traniweb, firmata da Rosa Barca, ha colto subito nel segno. La prima puntata di Una vita fa è stata dedicata, con un pizzico di nostalgia, alla festa delle Caterinette. Non sono mancati i commenti (tutti positivi) sulla nuova iniziativa editoriale del nostro portale, così come - per fortuna - qualcuno ha ritenuto opportuno cogliere l'occasione per riparlare dell'argomento. Fra questi, il consigliere comunale Franco Caffarella, l'ultimo amministratore, in ordine di tempo, ad aver creduto nel binomio Trani e Caterinette.
Durante l'amministrazione Avantario (1999-2003), Franco Caffarella, allora assessore al turismo ed alla pubblica istruzione, ebbe l'intuizione di riprendere quel filo rosso che legava Trani alla moda promuovendo una serie di iniziative con protagoniste non più solo le sartine ma le nuove giovani stiliste, ideatrici dei propri capi ed in alcuni casi anche modelle in passerella. Il ritorno delle sfilate in Piazza Duomo, come alla Lampara, la sinergia con il locale Istituto professionale Bovio (settore moda) con la realizzazione di due edizioni estive di Notti di moda alla Darsena (con sflilate sui pontili del porto di Trani), la ideazione del Premio Caterinette per la stilista emergente, il progetto Trani Città delle Caterinette che per 3 edizioni rinnovò, il 25 novembre, l'appuntamento con la moda nello storico Supercinema, con serata presentate da Gianni Roman. Senza dimenticare che, come accadde per le storiche Caterinette, anche le stiliste tranesi ebbero l'opportunità di essere ambasciatrici della Trani che produce, con il gemellaggio con il Moda Mare di Positano (da cui nacque l'idea di Trani Moda Mare), le sfilate a San Daniele del Friuli e Santa Maria di Leuca, la presenza alle sfilate della sartoria pugliese allo Sheraton.
«Trani è una miniera di risorse che deve solo saper valorizzare, purtroppo non sempre ciò accade» afferma oggi il consigliere. E' quello che è successo alle Caterinette e più in generale al settore moda di Trani. «Parlare di Caterinette, così come si faceva nel periodo d'oro degli anni 60/70 sarebbe improponibile. Puntare a fare di Trani il punto di riferimento per manifestazioni che valorizzano l'arte sartoriale di Puglia, nella città delle Caterinette, dovrebbe essere un obiettivo dell'amministrazione» osserva Caffarella.
Negli ultimi anni si è fatto poco, con assenza di risposte a quesiti precisi posti anche con interrogazioni consiliari (http://www.traniweb.it/trani/informa/811.html). E per Il futuro? «L'ultimo treno - prosegue Caffarella - si chiama piano strategico territoriale di area vasta Vision 2020 che, delineando uno sviluppo che si articola su città creative, individua tra i sette ambiti la città della Moda (mirando al potenziamento, alla riqualificazione ed alla innovazione competitiva del distretto della Moda) e la città dello Spettacolo (orientata alla produzione di eventi culturali di rilevanza anche internazionale). Ma anche su questa sfida la città dovrebbe essere più presente e propositiva ai tavoli decisionali sui quali raramente, stando a quanto è dato sapere, ha inciso con autorevolezza di proposte».
Durante l'amministrazione Avantario (1999-2003), Franco Caffarella, allora assessore al turismo ed alla pubblica istruzione, ebbe l'intuizione di riprendere quel filo rosso che legava Trani alla moda promuovendo una serie di iniziative con protagoniste non più solo le sartine ma le nuove giovani stiliste, ideatrici dei propri capi ed in alcuni casi anche modelle in passerella. Il ritorno delle sfilate in Piazza Duomo, come alla Lampara, la sinergia con il locale Istituto professionale Bovio (settore moda) con la realizzazione di due edizioni estive di Notti di moda alla Darsena (con sflilate sui pontili del porto di Trani), la ideazione del Premio Caterinette per la stilista emergente, il progetto Trani Città delle Caterinette che per 3 edizioni rinnovò, il 25 novembre, l'appuntamento con la moda nello storico Supercinema, con serata presentate da Gianni Roman. Senza dimenticare che, come accadde per le storiche Caterinette, anche le stiliste tranesi ebbero l'opportunità di essere ambasciatrici della Trani che produce, con il gemellaggio con il Moda Mare di Positano (da cui nacque l'idea di Trani Moda Mare), le sfilate a San Daniele del Friuli e Santa Maria di Leuca, la presenza alle sfilate della sartoria pugliese allo Sheraton.
«Trani è una miniera di risorse che deve solo saper valorizzare, purtroppo non sempre ciò accade» afferma oggi il consigliere. E' quello che è successo alle Caterinette e più in generale al settore moda di Trani. «Parlare di Caterinette, così come si faceva nel periodo d'oro degli anni 60/70 sarebbe improponibile. Puntare a fare di Trani il punto di riferimento per manifestazioni che valorizzano l'arte sartoriale di Puglia, nella città delle Caterinette, dovrebbe essere un obiettivo dell'amministrazione» osserva Caffarella.
Negli ultimi anni si è fatto poco, con assenza di risposte a quesiti precisi posti anche con interrogazioni consiliari (http://www.traniweb.it/trani/informa/811.html). E per Il futuro? «L'ultimo treno - prosegue Caffarella - si chiama piano strategico territoriale di area vasta Vision 2020 che, delineando uno sviluppo che si articola su città creative, individua tra i sette ambiti la città della Moda (mirando al potenziamento, alla riqualificazione ed alla innovazione competitiva del distretto della Moda) e la città dello Spettacolo (orientata alla produzione di eventi culturali di rilevanza anche internazionale). Ma anche su questa sfida la città dovrebbe essere più presente e propositiva ai tavoli decisionali sui quali raramente, stando a quanto è dato sapere, ha inciso con autorevolezza di proposte».
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