Scuola e Lavoro

Trani, dialogo e tutela del territorio: la sfida del Parco dell’Alta Murgia

Confronto fra ecologisti e imprenditori sul futuro delle attività estrattive

Il futuro del parco dell'Alta Murgia è basato sul dialogo. Ma a partire da regole che tutelino il territorio per consentire di consegnare alle nuove generazioni un paesaggio migliore. E' quanto emerso al termine del primo incontro "Le politiche del sole: convivenze possibili", iniziativa promossa dall'associazione dei Verdi di Trani e svoltasi venerdì sera presso l'auditorium della chiesa di San Luigi, che ha registrato la partecipazione di Giuseppe Nardini, presidente del parco delle Alpi Apuane, Michele Di Lorenzo, membro del direttivo del Parco dell'Alta Murgia, Paola Balducci, assessore all'Istruzione della Regione Puglia e Michele di Gregorio capogruppo dei Verdi nel consiglio comunale di Trani.

Approvazione di un efficace Piano Regionale per le Attività Estrattive, attuazione di piani di recupero del territorio e pagamento di canoni proporzionali ai quantitativi estratti destinati alla tutela ambientale e al risanamento del territorio, creazione di istituti tecnici che attraverso formazione di alta qualità permettano un legame fra gli imprenditori e il territorio. Queste le principali proposte illustrate nel corso della serata. Che ha registrato un dibattito serrato ma costruttivo per far partire un processo di concertazione fra tutti i soggetti interessati.

"Il binomio tutela-sviluppo ha permesso di valorizzare l'area delle Apuane aumentando le attività di promozione turistica", ha spiegato Nardini che ha presentato una serie di iniziative culturali segno di un'esperienza virtuosa realizzata da circa 20 anni in Toscana. "Parco non significa solo tutela dell'ambiente, ma anche possibilità di organizzare progetti di valorizzazione delle tradizioni e di ottenere fondi per il recupero del patrimonio culturale: oggi non siamo solo apprezzati per il nostro marmo ma anche per le bellezze naturali e per la promozione turistica". Nardini ha illustrato lo stato di attuazione delle normative, i vantaggi per gli imprenditori, per gli enti pubblici e per i cittadini. E ha ribadito come la tutela ambientale si colleghi all'importanza strategica delle attività estrattive, che convivono con altre vocazioni del territorio.

"E' necessario far partire un dialogo istituzionale serio: dall'applicazione delle regole si può costruire una politica basata su un cambio di mentalità", ha ribadito Michele di Lorenzo che ha delineato le future strategie per il Parco dell'Alta Murgia. "Il territorio pugliese", ha spiegato di Lorenzo, "è stato per troppo tempo mortificato e bloccato nelle sue potenzialità turistiche, è necessario rilanciarlo partendo da regole chiare che difendano i beni non riproducibili tenendo in considerazione anche le esigenze imprenditoriali". Di Lorenzo ha ricordato come è cominciato il confronto sugli atti di indirizzo e sul regolamento delle attività estrattive e che a livello regionale si è aperto il dibattito sul Prae adottato nel 2000.

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