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Trani, ritorno al passato.

Una storia d'amore nei confronti della nostra città

E' stato questo per Trani l'anno dei grandi ritorni su "le vestigia degli antichi padri". Sono venuti dalla lontana Nuova Zelanda quaranta "pellegrini alla ricerca della loro origini" hanno pianto dinanzi alle tombe dei loro antenati, si sono commossi dinanzi alla casa di quei progenitori e ne hanno toccato con reverenza le pietre antiche.
Da Palazzo di città giunge il racconto di una storia d'amore per Trani «Ma è venuto anche il signor Angelo Valente con la moglie. E' venuto da Torino, quindi non tanto lontano, ma è come se avesse percorso un cammino ancora più lungo, faticoso e sognato degli altri, animato dallo stesso grande spirito di nostalgia per le proprie origini.

E' venuto per ritrovare nelle strade, dinanzi alla bianca cattedrale alla vista del mare, immagini e profumi lontani che lo avevano accompagnato durante la sua infanzia grazie alla madre la quale aveva continuato a Trieste, dove era emigrata con marito nei primi anni del novecento, a vivere nelle tradizioni del proprio paese d'origine, Trani. Così il piccolo Angelo, nato a Trieste, ma vissuto tra i racconti nostalgici di papà Domenico e i profumi della cucina di mamma Maria. Tutto questo ha scritto "una sera in cui era più triste del solito" in una lettera inviata al Sindaco di Trani, una lettera semplice dettata dal cuore che non aveva voluto mettere "in bella copia" perché dice "avrei cambiato tante cose". Ha scritto, Orma ultrasettantenne, che il suo grande sogno era sempre stato quello di venire a Trani che conosceva solo attraverso i ricordi dei suoi genitori. Un sogno che non aveva mai potuto però realizzare perché le sue condizioni finanziarie non glielo avevano mai permesso, perché "noi non abbiamo mai chiesto niente a nessuno e abbiamo lavorato tutta la vita in due….." per allevare i figli a comprarsi una casetta tutta tutta loro. Da un po' di tempo sono in pensione e con ottocentoeuro mensili in due il sogno era diventato sempre più lento e irrealizzabile. E allora ha chiesto aiuto al Sindaco "un tranese che ama il suo paese" e che poteva capire l'amore di un altro uomo che pur non vivendo a Trani e pur non essendovi nato, aveva sempre coltivato nel cuore per tanti l'amore nostalgico per questa splendida città. Così grazie all'interessamento del Sindaco e alla generosità di un privato, il signor Valente ha visto il suo sogno realizzarzi. In questi giorni è qui a Trani con la moglie. Gira le sue strade, ammira le sue bellezze, si inebria del profumo del mare e del sapore "delle orecchiette con le braciole, con le cime, per non parlare dei dolci che faceva mia mamma quando ero piccolo, un sapore che ho dimenticato" ma che ora ha ritrovato. Grazie signor Valente, per questo suo grande legame con Trani, grazie per la grande lezione di vita che dà a tanti che qui vivono ma che non hanno per Trani lo stesso suo grande amore.»
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