Turismo

Una scommessa nuova.

Lanciare una forma “soft” di turismo religioso a Trani

È chiaro che non avremo, almeno per il momento, i flussi ininterrotti di gente e fedeli, tipo San Giovanni Rotondo, ma perché non provare ad inserire Trani in un itinerario da "turismo religioso" soft, basato su pochi contatti, ma buoni, e soprattutto periodici nel tempo, con agenzie e centri di viaggi a sfondo religioso? Le occasioni a Trani, non mancherebbero di certo. A parte la Cattedrale, che fa testo a sé, ci sarebbero altre mete di sicuro interesse e richiamo. Basti pensare al Santuario della Madonna di Fatima, il primo costruito in Italia in onore della stessa Vergine, e capace di catalizzare, negli anni, l'attenzione di visitatori e fedeli da ogni parte. Il problema sarebbe incanalare e organizzare questi eventuali flussi di persone, offrendo loro possibilità di restare a Trani almeno qualche giorno, approfittando della costituenda BAT, per unire le visite di analogo tipo nelle realtà barlettane e andriesi. Lungi da noi l'idea di suggerire una "commercializzazione" del fatto religioso, ma più che altro la volontà di valorizzare le bellezze artistiche locali, unendo il tutto ad un sentimento di fede che si muova sulle coordinate del viaggio, del pellegrinaggio, ma anche della curiosità dei visitatori per svariati "gioielli" che in molti casi non vengono sufficientemente "promossi" sul piano religioso e artistico, all'esterno. Ci chiediamo infatti, quanti forestieri e turisti in genere abbiano visitato la chiesa rupestre di Santa Geffa, sicuramente valorizzata, a livello locale dall'ottima associazione Xiao Yan, presieduta da Daniele Ciliento, una persona, tanto per fare un esempio, che potrebbe dare sempre un contributo di idee e disponibilità a realizzare qualcosa nel settore in questione.
Ci chiediamo, quanti abbiano ammirato lo splendido restauro della chiesa di Sant'Agostino,che viene curata da un gruppo di giovani volenterosi e ferventi fedeli come Pasquale Di Lernia, tanto per citare un altro giovane tranese.
Il mosaico – capolavoro del Santuario della Madonna di Fatima, il pregevole pavimento maiolicato della chiesa di san Giovanni, nella quale un cultore dell'arte sacra come Don Saverio Pellegrino, controlla con amorevole cura ogni angolo. E poi, tornando al santuario della Madonna di Fatima, che vede come rettore Padre Antonio Pierri, ricordiamo che arriva a festeggiare il cinquantesimo anniversario dalla costruzione e questa potrebbe essere un'ulteriore occasione per (ri)valorizzare questa splendida struttura, che possa poi fare da "traino" alle altre bellezze dell'arte sacra tranese. Un'idea lanciata dalla nostra redazione che, se raccolta, potrebbe davvero inserirsi in un discorso di rilancio turistico tranese, sulla base di progetti concreti e non di ipotesi velleitarie. Il nostro viaggio continua la prossima settiamana. Sono ben accetti suggerienti e proposte per questo spazio da parte dei lettori. Giovanni Ronco
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