Dr Hauze

La cera si consuma e la processione non cammina

Dottor Hauze 12

Lo confesso: mi sento come un uovo di Pasqua sotto l'albero di Natale! Mi trovo, infatti, tramite questa rubrica settimanale, in un contesto generale di pacifici dormienti, a fare il Gino Bartali della situazione ed il portavoce dei tanti cittadini che non sono in perfetta sintonia con i supremi reggitori del Palazzo di Città e non hanno modo di farsi sentire da chi comanda. Per cui, proprio io che sono da sempre amico di tanti attuali amministratori pubblici, che ho sottoscritto tre anni orsono un documento d'impegno per il sindaco Tarantini, che sono da sempre di destra, mi trovo oggi, fastidiosamente (per me, non certo per chi comanda), a scrivere e a rompere la monotonia delle giornate dei supremi reggitori comunali. Ma tant'è! Ciò detto e premesso, vediamo alcune perle tratte dalle recentissime cronache giornalistiche.

«Te piace o' presepe?». «Natale in casa Cupiello» o «Trani 2009-2010»? Il nostro locale «Lucariello», fascinosamente sostiene: «L'enorme numero di visitatori che ha percorso gli itinerari presepistici, che ha affollato fino all'ultimo giorno di festa (nella sola serata dell'Epifania trecento visitatori registrati) Palazzo Beltrani, ci spinge a fare tesoro di questa annata che, vissuta ai tempi della crisi è stata senz'altro positiva». Il nostro Lucariello potrebbe amabilmente spiegarci meglio il desunto, assiomatico, vantato binomio presepe-turismo? Mi è per caso sfuggita l'approntamento di una evidenziazione pubblicitaria-massmediologica di questa orgia presepistica per cui, dal Manzanarre al Reno, vi sia stato il passa parola «Tutti a Trani! »? Ho letto, inoltre, di quanto speso per il presepe realizzato in piazza Libertà e mi domando quanto sia stato dato per tutti gli altri. Niente. E perché?

Infine, riporto da Traniweb: «Dai primi dati attinti dall'ufficio d'informazione e accoglienza turistica (di cui è responsabile Luisa Rinaldi), da gennaio a novembre del 2009 si è registrato un +4,1% di presenze rispetto al 2008». Ammappelo! Ci manca solo che si dica: non per vantarci, ma oggi è una bella giornata. In proposito: a Trani vi è dunque un ufficio d'informazione e di accoglienza. Da quante persone è formato? Quali lingue parlano? Qual è la segnaletica che lo fa trovare al turista bisognoso? Pubblicano qualcosa? Prendono qualche iniziativa? Come contribuente tranese potrei, sommessamente, sapere se, oltre ad occupare gratuitamente i locali comunali, facciano qualche altra cosa nel corso delle lunghe e tediose giornate di un duro anno lavorativo? Andiamo avanti.

Teatro comunale. Sulla stampa leggo che al Comune sono stati obbligati a prorogare di un anno la gestione Italcogim. E in questo anno verrà fatta la gara per il nuovo gestore. Perché, nonostante miei interventi in giunta e mie lettere, tale gara d'appalto non sia sta fatta, rimane un mistero che nessuno ha ritenuto di svelare. Come pure rimane misteriosa la fonte che ha previsto l'incasso dei famosi 5 milioni con cui un giorno si deve fare il teatro e un altro giorno si devono pagare i debiti. Il dato di fatto è che la cera si consuma e la processione non cammina. Perché gli uffici comunali che erano stati incaricati di preparare la gara non si sono attivati? Ed in tema di uffici comunali non posso sottacere la meraviglia per il fatto che vi sia addirittura un progetto per il teatro approntato dall'ufficio tecnico comunale. Oberati di lavoro come sempre si sostiene hanno il tempo di fare il progetto per un teatro. Mah! Trani e il Teatro. Che binomio mancato e sfortunato. Sotto l'attuale piazza Teatro vi è sepolto circa un miliardo di soldi dei tranesi. Ma non vi era un progetto approvato ed un progettista incaricato? Anzi, domando ai parvenu: ma l'incarico è mai stato revocato? Oppure è ancora in atto? Boh!

Sempre sulla stampa, nel giorno della Befana, rilevo che Trani ha avuto in dono dalla vecchietta una nuova proprietà: la chiesa di San Domenico. Tanto leggo in terza colonna di un articolo di Nico Aurora che parla addirittura di un intervenuto accordo tra Comune e Curia arcivescovile per farne un auditorium. Non è che siamo in una edizione locale della famosa vendita fatta da Totò della Fontana di Trevi? Io, in passato, come consigliere comunale di opposizione, ho avuto modo di compulsare ponderatamente atti ufficiali contenenti l'elenco delle proprietà comunali ma di questa Chiesa non ne ho ricordo. Invero, trovai anche qualche proprietà che il Comune aveva ed ha dimenticato ma di S. Domenico non c'era traccia. Buio pesto. Sono preoccupato e pertanto lo segnalo a chi di competenza per evitare boiate come quelle commesse in passato quando il Comune fece il parcheggio alla stazione in un terreno che non era comunale.

Chiudo. Sempre sulla stampa apprendo di autorevole volontà di spostare la sede Amet in via Papa Giovanni. Io, invero, sono ancora in attesa di risposte ad un precedente Dr. Hauze sull'argomento, ma non ho fretta. Solo che non comprendo la consecutio temporum. Dunque, ricapitolo: si deve subito spostare la sede Amet. Inoltre, si deve fare un appalto, prima o poi, per la gestione del metanodotto. Da questo si ricaveranno 5 milioni, non si sa da chi e su quali elementi quantificati. Non si sa quando e come verranno pagati. Bene. Però, forse, quei soldi si dovranno usare per pagare i debiti fuori bilancio in quanto le previste vendite immobiliari sono fallite e i famosi tre anni per sanare il passivo stanno per scadere. E allora il teatro quando e con che soldi verrà fatto? La vendita dei capannoni Ruggia? Stendiamo un velo pietoso se no rischiamo di pagare i diritti d'autore allo sceneggiatore di cui alla precitata vendita della Fontana di Trevi. E allora? Mistero.

Relativamente all'ipotesi di trasferimento della sede di Amet in via Papa Giovanni (per far posto, nella storica sede di piazza Plebiscito, ad un altrettanto ipotetico teatro con annesso centro congressi nel carcere femminile liberato) a quanto leggo sempre sulla stampa, a seguito di una lettera (che, non si sa, né se e né quando sortirà effetto) mandata a Roma dalla leggiadra direttrice degli II.PP., vorrei ricordare ai potenti del Comune che solo tre anni fa (eravamo nella primavera dell'anno 2007), l'amministrazione comunale, nell'ambito della partecipazione al bando regionale per i programmi integrati di riqualificazione delle periferie – PIRP, aveva presentato un progetto che prevedeva il recupero dell'area, di proprietà comunale, sede dell'ex mercato ortofrutticolo. Tale progetto prevedeva una piastra polifunzionale a piano terra, che avrebbe inglobato gli edifici esistenti, da destinare ad attrezzature collettive (asili, guardia, medica, uffici rionali, ecc). Da questa piastra si sarebbe sviluppato in altezza un edificio a torre alto 28 metri, che al primo piano avrebbe ospitato aree per convegni ed uffici, mentre i piani superiori avrebbero ospitato uffici e servizi. Vi si sarebbero potute allocare le sedi Amiu (ora in condizioni pietose) e Amet. Il tutto per una superficie complessiva a realizzarsi pari a 7.355 metri quadrati oltre a 2.020 metri quadrati da ristrutturare, per un costo complessivo tra ristrutturazione, nuova edificazione e sistemazione del sedime, pari a 6.300.000 euro. Mi chiedo: che ne è stato di quel progetto del 2006? Quanto è costato alle casse comunali? Perché è stato abbandonato? E per questa volta è sufficiente.

Hauze

N.B. Nel precedente Dr. Hauze avevo avuto modo di chiedere in base a quali criteri fosse stata individuata la società di somministrazione di lavoro, nonché in base a quali criteri quest'ultima avesse selezionato il personale da impiegare nel funzionamento della ricicleria Amiu. Non ho avuto risposta. Aspetto ancora. In verità, approfondendo l'argomento, mi parrebbe che l'Amiu non abbia ottemperato a quanto previsto dall'articolo 18 della legge 133/2008 e successive modificazioni ed integrazioni. Sarei curioso di sapere, inoltre, se, come previsto dagli articoli 1 e 4 del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro della Federambiente, l'Amiu abbia preventivamente interpellato le rappresentanze sindacali in materia di politiche occupazionali aziendali, nonché di assetto organizzativo dei servizi, anche attinenti all'attivazione di nuovi servizi. Infine: se si sono espresse, come si sono espresse le rappresentanze sindacali?

P.S. Alcune rispettose domande ai Sommi Reggitori Comunali:

1) Gli impianti pubblicitari installati nello stadio comunale da chi sono stati autorizzati? E quando? E quanto incassate per gli stessi? E nel bando a redigersi per la gestione dello stesso è previsto tale incasso? Attenzione a non commettere fallo!

2) Che fine ha fatto lo stagionato appalto per la banca dati per i tributi minori?

3) Casa natale di Giovanni Bovio: qualche novità? Qualche atto di indirizzo? Qualche controllo?

4) Appalto per il biogas: novità

5) Parcheggio sulla stazione: novità?

6) Assunzioni per i controllori della sosta: novità? Oppure anche lì si farà somministrazione?

7) Servizio affissioni: novità? L'appalto è scaduto a fine anno. Perché non è stata fatta la prevista (e pagata) manutenzione degli impianti?

8) Monastero Colonna: è confermato il ticket per l'ingresso e la regolarità dell'appalto irregolare?

9) Lavoro e case: a parte il bla bla fatto sul web e sulla stampa, a che punto sono i Pue?

10) Immobili comunali: per le locazioni di quelli occupati e per le vendite, ci sono novità?

11) Tesoreria comunale: l'appalto con la Banca Popolare di Bari è scaduto a fine anno: novità?

12) Qualche tecnico comunale ha avuto modo, tra un progetto e l'altro, di prepararne anche uno per la nostra casa di riposo ai sensi della deliberazione della giunta regionale del 4 dicembre 2009, n. 2409 (cfr. Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 204 del 18-12-2009)?

Chiedo scusa se disturbo le SS. LL. con queste mie domande impertinenti e terra-terra…
  • Roberto Visibelli
  • Italcogim - Gdf Suez
Dr Hauze

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La rubrica a firma di Roberto Visibelli

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