La NarraVita

Bibliotecari si nasce, non si diventa

Oggi la Narravita racconta la storia di alcune ragazze che hanno trasformato la biblioteca comunale

Marianna, Arianna, Stella, Rosanna e Michela sono cinque giovani donne che lavorano presso la Biblioteca Comunale di Trani in un modo che io definirei non solo brillante ma anche e soprattutto efficace. Personale dipendente della Cooperativa Imago, una cooperativa leccese che nasce nel Novembre del 1995 dalla volontà di un gruppo di giovani, che seguendo il corso dei propri studi, vuole offrire servizi che si concentrino sulla cultura in tutte le sue forme ed espressioni, hanno trasformato la biblioteca in un centro attivo e dinamico.

Arrivano a Trani nel Gennaio 2010 e proseguono un lavoro già avviato, tra scatole piene di libri e tanta roba da sistemare. Da quel momento ad oggi, con la direzione della Dottoressa Daniela Pellegrino e sempre con il supporto attento della cooperativa, hanno realizzato un vero miracolo, trasformando non solo lo spazio della biblioteca medesima ma dando vita ad una vera e propria mission. Oggi la biblioteca è un vero e proprio centro polifunzionale che parte dai libri e arriva all'orientamento, ai servizi a laboratori e attività per bamini ed adulti. Una biblioteca che non solo media e veicola la cultura ma che la mette a dispozione di tutti gli utenti sulla base di un principio di uguaglianza sociale che garantisce a tutti l'accesso a tutte le espressioni del pensiero e della creatività umana, secondo i principi fissati dalla Costituzione della Repubblica. (Manifesto Unesco). La biblioteca non è solo una sala studio per tutti i giovani che quotidianamente qui si raccolgono per studiare o semplicemente stare assieme, ma è diventata una vera piazza del sapere.

A queste ragazze si rivolgono i giovani laureandi che hanno bisogno di un aiuto nelle ricerche bibliografice e sempre a loro si rivolgono le mamme alla ricerca di libri per i loro bambini. La biblioteca "Giovanni Bovio" è punto di riferimento per le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado che possono usufruire di un'ampia offerta formativa di attività laboratoriali, laboratori a cui partecipano numerossissimi, come ci tengono a sottolineare le bibliotecarie. Un chiaro esempio di come lo sforzo e il sacrificio paghino in termini di riconoscimento e professionalità ma soprattutto di risposta da parte di chi è diventato assiduo frequentatore della biblioteca.

Queste cinque ragazze si sono occupate della digitalizzazione di documenti e manoscritti, ampiamente richiesti non solo su territorio nazionale ma anche fuori dall'Italia. Il materiale librario appartenente alla biblioteca è stato inserito nell'OPAC, Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale, che consente a tutti di reperire libri, documenti e molto altro. Centro di aggregazione sociale, sempre pronto ad ospitare mostre, eventi e incontri con autori, sono state anche create sale a scaffale aperto per la consultazione diretta di libri, manuali e riviste ed è per tutto questo che la biblioteca comunale di Trani è stata citata come esempio di buona pratica di esternalizzazione all'interno di convegni nazionali. Ma quello che stupisce è che sono riuscite a portare in biblioteca, con la loro naturalezza, con il loro sorriso sempre pronto e grazie alla loro preparazione culturale e tecnica non solo gli esperti del settore ma anche la "gente comune": le mamme che qui vengono a rilassarsi leggendo una rivista, giovani che utilizzano il polo informatico e i servizi di orientamento al lavoro, nonni che semplicemente leggono i quotidiani.

Antonella Agnoli, consulente bibliotecaria e autrice di saggi di settore, ha avuto modo di visitare varie volte la biblioteca di Trani e ne ha apprezzato un aspetto fondamentale: la biblioteca non presta solo libri ma unisce, aggrega e nel nostro caso regala sorrisi.
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