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La linea d'ombra

Scrive il giornalista Massimo Pillera

Se dovessi rileggermi un romanzo che oggi mi dia una capacità di lettura della crisi, riprenderei in mano "La linea d'ombra" di Conrad. Un romanzo determinante che ho sempre regalato a chi compiva trent'anni. Narra di un capitano che al suo primo incarico si misura con la difficoltà nel governare il proprio vascello. All'improvviso si blocca in una risacca nell'oceano e non si smuove più. Le sue vele attendono un colpo di vento che lo sblocchi. Intanto a bordo incalza la malaria, il chinino scarseggia, l'umore dell'equipaggio sfiora i limiti; la calma piatta dell'oceano appare una palude dalla quale non si uscirà mai. Un racconto di mare entusiasmante.

Ovviamente non svelerò la fine, ma credo sia il romanzo che meglio rappresenta la metafora di questa crisi. Naturalmente il paragone con il capitano Obama sarà subito evidente al lettore. Certo non è un trentenne, ma i trentenni dell'ottocento, forse sono i nostri quarantenni. Insomma il paragone , credetemi è azzeccato. La linea d'ombra è il salto nella vita dalla spensieratezza al peso delle responsabilità. E' un po' la storia di questi nostri ultimi anni, la storia della crisi più spaventosa che la nostra generazione sta vivendo. Una risacca malefica dalla quale non sappiamo come uscire. Aspettiamo un filo di vento che gonfi le vele e ci faccia ripartire. Ma questo vento non arriva. Intanto la tossicità miete vittime. Sembra non ci siano medicinali, ma solo palliativi. Tutti guardano il Capitano, aspettandosi qualcosa. Lui forse è troppo giovane non si è mai trovato in una condizione simile, ma ha coraggio ed è determinato. Sta superando la sua linea d'ombra. Lui ci spera, ed anche noi.

Lui usa parole e fatti convincenti, ci parla del sole, del vento che ci verranno in aiuto. Ci spinge a crederci perché ne usciremo. Ma tutti aspettano soltanto lui. Se fallirà, lui che nel romanzo è il custode del chinino (l'unico che può salvare), se resisterà e non sarà attaccato dalla febbre gialla, avrà la forza di tirarci fuori dalla secca quando un filo di vento gonfierà le vele. Perché , prima o poi un vento fresco e nuovo arriverà. Il grande Joseph Conrad che ha educato generazioni di uomini e donne, va riletto oggi con grande attenzione. Il grande narratore di origine polacca ma inglese di adozione ci spiega molte cose, nelle sue intramontabili storie. La crisi c'è ed è gravissima, ma noi, troviamo il tempo di accomodarci su un divano e rileggiamoci La linea d'ombra. I problemi certamente non si risolveranno, ma almeno ci saremo letti un grande capolavoro.

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