Enti locali

Amet, caccia aperta a chi non paga. «Mancano in cassa 2 milioni di euro»

Il Comune di Trani versa 900mila euro all’azienda

Amet Trani avrebbe maturato circa 2 milioni di euro di crediti da incassare. A dirlo è il presidente Ninni De Toma. «Sono somme non versate all'azienda da cittadini e aziende. Stiamo provvedendo al recupero, cercando di fare chiarezza in un quadro piuttosto complesso: in questa schiera di debitori rientrano anche aziende fallite o persone e società che hanno cambiato gestore».

L'azione di recupero crediti è partita a spron battuto ed anche il Comune ha fatto la sua parte, versando nelle casse di Amet, poco meno di due settimane fa, 900mila euro per il trasporto pubblico e l'illuminazione cittadina. Sul rapporto di debiti e crediti con l'Ente pubblico, De Toma ha annunciato che a breve si farà ordine sulle anomalie contabili evidenziate anche dai revisori dei conti del Comune nelle relazioni allegate al bilancio.

«E' nostra intenzione - dice De Toma - chiarire il rapporto che ci lega al Comune di Trani e non abbiamo mai nascosto l'interesse per assorbire in toto i servizi di gestione della Darsena comunale. Abbiamo iniziato a ragionare concretamente sul progetto del fotovoltaico. Siamo entrati in possesso delle planimetrie di Palazzo di Città, uno dei punti dove vorremmo installare i pannelli. La nostra idea è di metterli sui terreni comunali al momento non utilizzati, sulla vecchia discarica e sui lastrici solari degli edifici pubblici, scuole comprese. A breve indiremo un avviso pubblico chiedendo ai cittadini di Trani possessori di terreni di venderceli per questo scopo».
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