Politica
Amiu: Corrado vuol ripensare l’asset societario
La proposta: «Scorporare l’azienda per gestire gli impianti ed offrire servizi per l'Aro». Il consigliere comunale apre la discussione alle forze di maggioranza
Trani - giovedì 9 maggio 2013
12.36
La costituzione dell'ambito ottimale di raccolta dei rifiuti (Aro) che ha visto l'11 aprile la sua nascita con la firma della convenzione tra i Comuni di Trani, Bisceglie e Barletta pone la politica cittadina davanti ad una problematica molto seria, ossia il futuro di Amiu. Beppe Corrado, consigliere comunale del Popolo della Libertà, lancia una proposta al sindaco ed alle forze politiche di maggioranza: «Ritengo personalmente che sia arrivato il momento di scorporare Amiu, ossia di ripensare il suo assetto societario».
Corrado argomenta la sua proposta: «Si potrebbe creare – scrive l'esponente pidiellino - una società che gestisca la discarica pubblica ed i relativi impianti come ad esempio la ricicleria e l'impianto di recupero di biogas, impianti che devono continuare a rimanere in mano ad un soggetto pubblico per meglio tutelare la nostra comunità. In secondo luogo, si potrebbe pensare ad una società che si occupi dei servizi di raccolta, spazzamento pulizia strade e tutti gli altri servizi connessi. Parlo, in definitiva di una vera e propria azienda di servizi d'igiene ambientale pronta anche a partecipare ai bandi di gara o che si ponga come interlocutore con l'Aro per l'affidamento in house dei servizi come gestore unico». «Le mie – conclude Corrado - sono semplici proposte, una base di partenza per affrontare politicamente e tecnicamente la discussione. Ritengo che non si possa perdere ulteriore tempo. Dobbiamo prepararci ad affrontare questa sfida con la consapevolezza delle responsabilità che il nostro ruolo ci impone. In ballo c'è la storia, il futuro di Amiu, il futuro lavorativo dei suoi dipendenti ma anche un ruolo strategico che Trani deve tornare ad avere».
Corrado argomenta la sua proposta: «Si potrebbe creare – scrive l'esponente pidiellino - una società che gestisca la discarica pubblica ed i relativi impianti come ad esempio la ricicleria e l'impianto di recupero di biogas, impianti che devono continuare a rimanere in mano ad un soggetto pubblico per meglio tutelare la nostra comunità. In secondo luogo, si potrebbe pensare ad una società che si occupi dei servizi di raccolta, spazzamento pulizia strade e tutti gli altri servizi connessi. Parlo, in definitiva di una vera e propria azienda di servizi d'igiene ambientale pronta anche a partecipare ai bandi di gara o che si ponga come interlocutore con l'Aro per l'affidamento in house dei servizi come gestore unico». «Le mie – conclude Corrado - sono semplici proposte, una base di partenza per affrontare politicamente e tecnicamente la discussione. Ritengo che non si possa perdere ulteriore tempo. Dobbiamo prepararci ad affrontare questa sfida con la consapevolezza delle responsabilità che il nostro ruolo ci impone. In ballo c'è la storia, il futuro di Amiu, il futuro lavorativo dei suoi dipendenti ma anche un ruolo strategico che Trani deve tornare ad avere».