Politica
BAT, Laurora sulla convocazione del consiglio provinciale
Il consigliere UDC: «Ancora una volta anomalie procedurali»
Trani - lunedì 3 agosto 2009
Il consigliere provinciale dell'Unione di Centro Carlo Laurora esprime disappunto in merito a "nuove anomalie procedurali" messe in atto dalla presidenza del consiglio provinciale relative alla convocazione della seconda seduta fissata per mercoledì 5 agosto:
«Assistiamo ancora una volta a decisioni già assunte e non collegiali – spiega Laurora – il che non depone a favore di una serena e pacata prosecuzione delle attività. La presidenza del consiglio non ha provveduto a convocare i capigruppo per decidere in merito alla data del secondo consiglio provinciale così come stabilito dal testo unico degli enti locali dpr 267/00 che detta le linee guida in assenza dello statuto del nuovo ente istituzionale». L'articolo 39.4 del dpr succitato infatti stabilisce che "il presidente del consiglio […] provinciale assicura una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio".
«Ancora una volta, pertanto - conclude Laurora -, vengono prese decisioni non dettate dal buon senso ma da un atteggiamento autoritario e che lascia poche speranze di concordia, sinergia e intese bipartisan».
«Assistiamo ancora una volta a decisioni già assunte e non collegiali – spiega Laurora – il che non depone a favore di una serena e pacata prosecuzione delle attività. La presidenza del consiglio non ha provveduto a convocare i capigruppo per decidere in merito alla data del secondo consiglio provinciale così come stabilito dal testo unico degli enti locali dpr 267/00 che detta le linee guida in assenza dello statuto del nuovo ente istituzionale». L'articolo 39.4 del dpr succitato infatti stabilisce che "il presidente del consiglio […] provinciale assicura una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio".
«Ancora una volta, pertanto - conclude Laurora -, vengono prese decisioni non dettate dal buon senso ma da un atteggiamento autoritario e che lascia poche speranze di concordia, sinergia e intese bipartisan».