
Enti locali
Bene confiscato alla mafia, lavori bloccati da un ricorso
Una società di Ruvo si rivolge al Tar per chiedere la sospensione degli atti di aggiudicazione. L'appalto era stato aggiudicato ad un'azienda di Acquaviva delle Fonti
Trani - martedì 26 febbraio 2013
13.20
Un'azienda di Ruvo di Puglia, la Saulle impianti, ha notificato al Comune di Trani un ricorso al Tar per l'annullamento, previa sospensione, della determina dirigenziale con cui è stata disposta l'aggiudicazione definitiva alla società Edilres di Acquaviva delle Fonti dell'appalto integrato per la progettazione esecutiva ed per l'esecuzione dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione del bene sequestrato al boss mafioso Salvatore Annacondia in via Del Curatoio.
Su quel sito sorgerà una comunità terapeutica per 30 persone nell'ambito del progetto regionale denominato Controvento. Per la realizzazione la spesa prevista è di 833mila euro. La Regione ha concesso un contributo di 750mila euro. E, proprio al fine di non perdere quel finanziamento, il Comune ha deciso di resistere in giudizio. Vista l'impossibilità di patrocinare l'Ente da parte dell'avvocatura comunale (Michele Capurso ha scritto una nota motivando il diniego in considerazione delle molteplici cause da seguire sempre per conto del Comune) è stato scelto come avvocato difensore Massimo Ingravalle a cui il Comune già in passato si era affidato. Al professionista verrà riconosciuto un onorario di 4000 euro.
Su quel sito sorgerà una comunità terapeutica per 30 persone nell'ambito del progetto regionale denominato Controvento. Per la realizzazione la spesa prevista è di 833mila euro. La Regione ha concesso un contributo di 750mila euro. E, proprio al fine di non perdere quel finanziamento, il Comune ha deciso di resistere in giudizio. Vista l'impossibilità di patrocinare l'Ente da parte dell'avvocatura comunale (Michele Capurso ha scritto una nota motivando il diniego in considerazione delle molteplici cause da seguire sempre per conto del Comune) è stato scelto come avvocato difensore Massimo Ingravalle a cui il Comune già in passato si era affidato. Al professionista verrà riconosciuto un onorario di 4000 euro.
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