Politica

«Bilancio: conti non chiari, iniziamo a tagliare le spese inutili»

De Laurentis: «I rilevi dei revisori confermano i nostri dubbi sui debiti»

«Dopo nove mesi di elaborazione, finalmente l'amministrazione ha partorito la proposta di rendiconto della gestione per l'esercizio 2009. Ma ecco il colpo di scena avvenuto nel corso della seduta di Consiglio comunale: il provvedimento è stato ritirato e verrà riproposto con delle variazioni (?). Motivo, il rilievo espresso dai revisori dei conti in merito all'ennesima riproposizione tra i residui attivi del presunto credito riveniente dalla alienazione degli immobili per oltre 4 milioni di euro, e di cui non si ha notizia. Presunto, perché non si conosce il debitore. Tale presunto credito compensa, a mio avviso solo contabilmente, il disavanzo di amministrazione 2007, caricato dei vecchi debiti fuori bilancio, i quali effettivamente sono stati pagati ma in assenza delle vendite previste si sarebbe ricorso ad anticipazioni di cassa (onerose), rinvio dei pagamenti alle aziende partecipate (causa di indebitamento oneroso delle stesse) e probabilmente anche a carico dei fornitori di sevizi (vedasi debito del 2005 da riconoscere alla cooperativa Caps).

Tema scottante affrontato dai revisori nella relazione è stato anche quello dei debiti fuori bilancio. Gli stessi revisori sollecitano il riconoscimento di ulteriori passività riportate nei bilanci delle società partecipate, costituenti debiti fuori bilancio (ex articolo 194 del testo unico degli Enti locali) di fatto non contabilizzati nel rendiconto anche se nella nota integrativa dell'Amet si riporta che è già avvenuta l'attività ricognitiva del Comune evidenziando che alcuni crediti non risultano iscritti tra i residui passivi dell'Ente.

Così come sono gli stessi revisori che evidenziano l'esistenza di debiti fuori bilancio per 982.931,75 euro (già finanziati e liquidati) e debiti fuori bilancio da pignoramenti per 758.342,46 euro, ora in attesa di riconoscimento. E che dire delle numerose sentenze di condanna per risarcimento danni e spese legali di cui si riceve continua notizia. Vedasi anche lodi arbitrali di condanna per centinaia di migliaia di euro per i quali sarebbe opportuna una azione di responsabilità, a tutela del Comune. azione che il Consiglio comunale potrebbe attivare solo se interessato al suo riconoscimento con relativo invio alla Corte dei Conti. Detto questo non si giustificherebbero le attestazioni di inesistenza di debiti fuori bilancio allegate alla proposta di salvaguardia degli equilibri di bilancio 2010.

E' da rammentare che anche negli anni passati veniva riportata sempre la stessa formula, salvo poi riconoscere nel 2007 l'esistenza di debiti pregressi per oltre 6.421.562,67 euro (anche allora, in parte già pagati ed in parte pignorati). Inoltre non è da sottacere la rideterminazione dei residui al 31 dicembre 2009 (crediti e debiti), che ha visto l'eliminazione, senza alcuna motivazione espressa, di ben 39.163.028 euro, rivenienti dai precedenti bilanci, anch'essi, all'epoca, regolarmente certificati ed approvati.

Per tali motivi ed altri ancora il rendiconto 2009 non sgombra tutti i nostri dubbi sulla sua attendibilità. In altre parole: e chi si fida delle certificazioni e dei voti dati dalla maggioranza a fiducia? Occorrerebbe pertanto che il sindaco, o chi per lui, smetta di dissimulare la realtà continuando a raccontarci che tutto va bene. Che vi fosse una nuova e seria analisi della situazione contabile, come quella fatta nel 2007 dal commissario, e che faccia luce su tutto, evidenziando quali sono le risorse effettivamente a disposizione. Pertanto, se mi è concesso, l'invito che faccio è di avviare tutte le procedure per la riscossione dei crediti, ridurre al minimo i lavori fatti a debito (ovvero a mutuo), eliminare tutte le spese non obbligatorie (come i viaggi e le trasferte anche all'estero, spettacoli e manifestazioni superflue, erogazioni di contributi a destra ed a manca), limitarsi alle emergenze ed al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, per quanto di competenza.

In altre parole ci vorrebbe una amministrazione controllata a meno che non si voglia passare la patata bollente alle prossime amministrazioni. E questo nessuno lo auspica».

Mimmo De Laurentis
Consigliere comunale
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