Enti locali

Bilancio, si sgonfiano le cifre

Per Trani una situazione contabile tutt’altro che da dissesto

Finalmente il balletto sui debiti fuori bilancio, quello che il centrosinistra chiama "buco", è finito. Il commissario straordinario del Comune ha approvato il bilancio consuntivo del 2006, rendendo dunque ufficiali le cifre. I cosiddetti "debiti fuori bilancio" del Comune di Trani ammontano a 3,5 milioni di euro e non a 8-9 milioni come è stato detto per mesi. Una situazione contabile tutt'altro che da dissesto, parola usata forse con troppa leggerezza in questi mesi, soprattutto quando è stata legata alle vicende di Taranto, dove la situazione – purtroppo per i cittadini del capoluogo jonico – è ben diversa. I debiti fuori bilancio non sono che spese che non è stato possibile contabilizzare nei bilanci degli anni precedenti, in quanto manifestatesi in esercizi successivi. Rivengono, dunque, da almeno dieci anni di amministrazione. Su questa vicenda sono state dette e scritte molte inesattezze: d'accordo che siamo in campagna elettorale e che tutto fa brodo per tentare di togliere voti all'avversario, ma ora, a pochi giorni dal voto, certe notizie vengono smentite, con il rischio che chi ha impostato la campagna elettorale su questi temi, ora, a meno di due settimane dal voto, si ritrovi spiazzato. "Il problema", afferma Nicola Cuccovillo dei Socialisti Uniti, "è che l'amministrazione Tamborrino e quella Avantario approvarono e pagarono i debiti fuori bilancio; noi del centrosinistra saldammo debiti per 5 miliardi di vecchie lire e per avere i conti in ordine, da persone scrupolose, facemmo economie su alcune iniziative. Invece il sindaco Tarantini, pur sapendo che c'erano dei debiti, li ha voluti ignorare, perché si voleva folleggiare con i cantanti. Per questo non ascoltava le nostre sollecitazioni volte a far comprendere che la situazione rischiava di precipitare. Come risposta ci arrivavano "spallucce" e sberleffi specie quando dichiaravamo che i bilanci che loro approvavano non erano veritieri. Loro hanno nascosto i debiti sotto il tappeto, anzi dietro l'effimero di un'estate da turismo mordi e fuggi".
Sulla manovra di bilancio approvata dal commissario straordinario c'è da dire che i debiti fuori bilancio verranno coperti con la vendita di alcuni immobili di proprietà comunale, ovvero con l'ex sede della biblioteca comunale (Palazzo Vischi), con un terreno in contrada Capirro, con un appartamento in via Papa Giovanni, con l'edificio che ospita la pizzeria "da Felice" a Colonna, con il terreno di pertinenza della villa Segettaro e con un terreno nel territorio di Cerignola.
Questo, però, non è l'unico sacrificio che dovrà fare la comunità cittadina: ci sono, infatti, anche gli aumenti sulle tasse comunali: l'Ici passa dal 4,5 al 5 per mille per la prima casa e dal 5 al 7% per tutte le altre tipologie; aumentano anche Tarsu, Tosap, alcuni servizi a domanda individuale, come l'ormeggio alla darsena, e infine viene introdotta l'Irpef del 7%. (R.T.)
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