Politica
«Caro Laurora, siamo delusi dal tuo pensiero retrogrado e giustizialista»
Lettera aperta al segretario del Partito democratico
Trani - venerdì 2 luglio 2010
Prime reazioni in casa Pd dopo il congresso e prime grane per il neo eletto segretario cittadino Tommaso Laurora che incassa una forte censura da parte di un gruppo di iscritti. Il documento che di sotto riportiamo è firmato da sette persone (G. Bartucci, A. Corraro, R. Gagliardi, D. Lacalamita, S. Lops, M. Mazzilli, T. Tibberio) ed è stato sottoscritto da altri elettori delusi del Pd che non hanno rinnovato la tessera nel 2010. Una lettera aperta che sancisce due modi differenti di vedere ed intendere la politica. Ecco il documento:
«Caro segretario, abbiamo letto e con accuratezza commentato, il tuo documento congressuale. Speravamo che il tuo dire giovane e schietto, la tua presunta euforia, ci convincesse e ci entusiasmasse fino al punto di ammettere la validità della tua elezione a segretario cittadino. Ci aspettavamo una dettagliata ed imparziale descrizione di ciò che è avvenuto nel Pd di Trani nell'ultimo periodo, susseguita da una attenta riflessione oggettiva sui fatti come compete a chi vuole rappresentare tutti e non una parte del partito. Per finire ci aspettavamo una serie di proposte costruite sulle precedenti analisi utili a superare alcuni odiosi ostacoli, per rilanciare unitariamente e con forza il partito. Invece siamo rimasti delusi, molto delusi, da un linguaggio vecchio ed inconcludente che ha nascosto volutamente uno studio minuzioso sulla verità, abbiamo ritrovato una consueta e retrograda impostazione da politico passato di moda che, probabilmente, ti è stata consigliata da qualche veterano solone che preferisce rimanere nascosto. Abbiamo letto e riletto attentamente il tuo documento congressuale ed in qualità d'iscritti e di appartenenti al popolo delle primarie, sentiamo la necessità di fare alcune serene considerazioni.
PATRIMONIO BRUCIATO - Dicevamo che, onestamente, ci aspettavamo una meditazione sui motivi che hanno portato tanti ragazzi ad avvicinarsi al Pd per poi dileguarsi nel nulla. Lo stesso vale per alcuni responsabili di associazioni di categorie professionali, di centri culturali, di sindacalisti, di politici con un ampio bagaglio culturale, semplici simpatizzanti e di tanta altra gente che non ha trovato nel partito le risposte che cercava. Molti hanno preferito allontanarsi perché stufi delle solite barbose e insignificanti adunanze, nel corso delle quali si comprendeva bene che le decisioni erano già state prese altrove. Ci chiediamo e ti chiediamo perché quelli che nel documento congressuale tu chiami i dirigenti, invece di fare illazioni a vuoto, non si sono mai posti seriamente il problema di apportare le giuste modifiche politiche ed organizzative utili a frenare la interminabile evasione di elettori e simpatizzanti?
Una diserzione leggibile dai dati elettorali e dai tabulati degli iscritti. Partendo dagli iscritti e dai simpatizzanti ci pare giusto porre alla tua attenzione che oltre a tanta gente che si è avvicinata al Pd e poi è fuggito via, a luglio dell'anno scorso (cioè una decina di mesi fa) il Pd tranese registrava circa 870 iscritti, mentre, alla fine di maggio di quest'anno, nonostante alcuni nuovi arrivi (sperando che non scappino pure loro) quasi 140 persone hanno preferito altri lidi, non rinnovando la tessera. Ora dicci tutto ciò a tuo avviso non merita, durante un congresso, un'attenzione particolare?
DATI ELETTORALI - Ricordiamo una frase storica di un noto politico che per giustificare una sconfitta elettorale disse: "Siamo soddisfatti, pensavamo di perdere 10 punti percentuali, invece, ne abbiamo perso solo sei. Quindi continuiamo nel nostro percorso". Bha! Leggendo i tuoi pensieri non siamo lontani da quel linguaggio. Perché uno che vuole passare per il nuovo che avanza, maschera la realtà e non affronta i problemi per quelli che sono? Caro segretario, ci aspettavamo una attenta analisi sui dati elettorali, invece, parli come un politico della prima Repubblica che si arrampica sugli specchi per non riconoscere le oggettive difficoltà in cui il partito si è trovato. Spiegaci meglio cosa hai da enfatizzare sui dati elettorali: perché, vale la pena ricordarti, che non sono trascorsi tre anni dalle ultime politiche (prima uscita ufficiale, dopo la fondazione del nuovo partito) quando circa 7.500 cittadini tranesi uscivano di casa e si recavano alle urne per offrire fiducia al Pd. Infatti, a Trani prendiamo, in Parlamento, circa 7.500 voti. Un dato non eccezionale, non esaltante ma giusto per la realtà in cui si opera e per le forze politiche in campo (somma aritmetica dei voti di Ds, Margherita e Socialisti Autonomisti). Ti piaccia o no, senza nascondersi inutilmente, quel dato non lo ritroviamo più nelle regionali dove si arriva ad agguantare appena 2.600 voti, nonostante l'ingresso nel partito democratico dei socialisti e dei Socialdemocratici. Segretario, ti sei accorto che il Pd é il secondo partito del centro sinistra di Trani? Allora vogliamo mettere i piedi per terra e ragionare invece, di fantasticare bufale?
Questo dato, lo sappiamo, è inquietante ma va analizzato e non nascosto, specie se si considera che dal 2008 in poi altre forze politiche e consiglieri comunali hanno deciso di aderire al Pd. Veramente vuoi difendere le scelte compiute dai cosiddetti dirigenti del partito sulle candidature per le regionali? Barletta tre candidati e Trani nessuno? Sai qual è l'unico capoluogo di provincia in Italia che non aveva candidati? La tua città. Ma non scherzare! Se qualcuno si deve vergognare (come tu dici) sai dove cercare! Fra quelli che hanno venduto il Pd di Trani prima ad Andria, poi a Barletta ed infine a Bisceglie per vaghi interessi, speriamo non personali. Guardati attorno e non sbaglierai. Sempre sui dati elettorali, perché continui a sostenere che abbiamo sfiorato la elezione di un consigliere provinciale? Dove li leggi i risultati? Un'affermazione del genere la potrebbe fare il primo, il secondo, il terzo, forse anche il quarto dei non eletti, ma non scherziamo quando ci si trova molto più in giù in classifica e mancano quasi 400 voti, cioè per Trani una barca di voti, cioè quasi cinque punti percentuali. Convinciamoci. Si sbaglia di grosso a girare la testa ed a raccontare le favole.
CANDIDATO SINDACO - Bravo, condividiamo l'euforia e l'interesse, speriamo non personale che ci metti quando parli di candidato sindaco, perché in questo argomento, a dire il vero, riesci con eleganza a dimenticare tutti gli handicap che il partito ha nel suo interno, arroccandoti con molta presunzione dietro ad una maschera ombrosa. Però, caro segretario, questo non può farci dimenticare che abbiamo votato Blasi e Bersani. "Quello che capisce di politica" più volte ha sostenuto, con tanta ragione, che in alcune aree del paese si vince solo se al nostro fianco abbiamo l'Udc. Una di queste aree è sicuramente Trani. Quindi, ben evidenziando e valorizzando il nostro candidato, come giusta che sia, scendiamo dal piedistallo di sabbia del nostro orticello ed andiamo a leggere le carte di chi è fuori della coalizione, altrimenti si perde.
ENTUSIASMO - Giustamente sostieni che il Pd di Trani è stato costituito sulla scia di un entusiasmo proveniente dal nazionale. Perché non ti poni anche il tema del perché questo entusiasmo si è addormentato velocemente? Per quanto ci riguarda dopo anni di militanza politica abbiamo aderito con convinzione e tanta passione al Pd. Abbiamo partecipato fisicamente e anche finanziariamente alla sua fase costituente, alla definizione dei gruppi dirigenti ed all'elezione del primo segretario. Tutto il nostro impegno, a quanto pare, non è servito a nulla perché si è permesso a qualcuno di cancellare all'interno del partito - con un colpo di spugna – non il nostro orticello, come qualcuno sostiene, ma la nostra cultura, la nostra storia e la nostra passione politica. Si è attuata una marcia scomposta e scorbutica che ha portato molti, anzi, moltissimi rappresentanti di gruppi sociali, ad abbandonare questa esperienza. Per questo ti diciamo che siamo delusi, molto delusi perché oltre a qualche tua minaccia, insignificante e di basso profilo, di ulteriore voglia di epurazione, non troviamo riferimenti specifici di come intendi ridare entusiasmo ad una base delusa.
Un congresso serve per analizzare, riflettere e proporre. Al Pd di Trani serviva una forte e costruttiva autocritica per dare una svolta ed un segnale di rilancio alla città, invece, ancora una volta si è preferito seguire la strada di insabbiare e nascondere tutto sotto le ceneri. Aspettavamo con speranza il tuo documento. Siamo delusi. Bravo. Continua. Insisti a dire che tutto va bene, che il partito cresce, che alle provinciali per poco non abbiamo vinto, alle regionali siamo andati bene ed ora vogliamo il candidato sindaco. Continua a sostenere che chi non è con me è contro di me. Continua così e non avrai la nostra condivisione e fiducia. Buon lavoro segretario. Crescere vuol dire avere il coraggio di non strappare le pagine della nostra vita ma semplicemente voltare pagina. Crescere significa riuscire a superare le sconfitte senza dimenticare gli errori».
«Caro segretario, abbiamo letto e con accuratezza commentato, il tuo documento congressuale. Speravamo che il tuo dire giovane e schietto, la tua presunta euforia, ci convincesse e ci entusiasmasse fino al punto di ammettere la validità della tua elezione a segretario cittadino. Ci aspettavamo una dettagliata ed imparziale descrizione di ciò che è avvenuto nel Pd di Trani nell'ultimo periodo, susseguita da una attenta riflessione oggettiva sui fatti come compete a chi vuole rappresentare tutti e non una parte del partito. Per finire ci aspettavamo una serie di proposte costruite sulle precedenti analisi utili a superare alcuni odiosi ostacoli, per rilanciare unitariamente e con forza il partito. Invece siamo rimasti delusi, molto delusi, da un linguaggio vecchio ed inconcludente che ha nascosto volutamente uno studio minuzioso sulla verità, abbiamo ritrovato una consueta e retrograda impostazione da politico passato di moda che, probabilmente, ti è stata consigliata da qualche veterano solone che preferisce rimanere nascosto. Abbiamo letto e riletto attentamente il tuo documento congressuale ed in qualità d'iscritti e di appartenenti al popolo delle primarie, sentiamo la necessità di fare alcune serene considerazioni.
PATRIMONIO BRUCIATO - Dicevamo che, onestamente, ci aspettavamo una meditazione sui motivi che hanno portato tanti ragazzi ad avvicinarsi al Pd per poi dileguarsi nel nulla. Lo stesso vale per alcuni responsabili di associazioni di categorie professionali, di centri culturali, di sindacalisti, di politici con un ampio bagaglio culturale, semplici simpatizzanti e di tanta altra gente che non ha trovato nel partito le risposte che cercava. Molti hanno preferito allontanarsi perché stufi delle solite barbose e insignificanti adunanze, nel corso delle quali si comprendeva bene che le decisioni erano già state prese altrove. Ci chiediamo e ti chiediamo perché quelli che nel documento congressuale tu chiami i dirigenti, invece di fare illazioni a vuoto, non si sono mai posti seriamente il problema di apportare le giuste modifiche politiche ed organizzative utili a frenare la interminabile evasione di elettori e simpatizzanti?
Una diserzione leggibile dai dati elettorali e dai tabulati degli iscritti. Partendo dagli iscritti e dai simpatizzanti ci pare giusto porre alla tua attenzione che oltre a tanta gente che si è avvicinata al Pd e poi è fuggito via, a luglio dell'anno scorso (cioè una decina di mesi fa) il Pd tranese registrava circa 870 iscritti, mentre, alla fine di maggio di quest'anno, nonostante alcuni nuovi arrivi (sperando che non scappino pure loro) quasi 140 persone hanno preferito altri lidi, non rinnovando la tessera. Ora dicci tutto ciò a tuo avviso non merita, durante un congresso, un'attenzione particolare?
DATI ELETTORALI - Ricordiamo una frase storica di un noto politico che per giustificare una sconfitta elettorale disse: "Siamo soddisfatti, pensavamo di perdere 10 punti percentuali, invece, ne abbiamo perso solo sei. Quindi continuiamo nel nostro percorso". Bha! Leggendo i tuoi pensieri non siamo lontani da quel linguaggio. Perché uno che vuole passare per il nuovo che avanza, maschera la realtà e non affronta i problemi per quelli che sono? Caro segretario, ci aspettavamo una attenta analisi sui dati elettorali, invece, parli come un politico della prima Repubblica che si arrampica sugli specchi per non riconoscere le oggettive difficoltà in cui il partito si è trovato. Spiegaci meglio cosa hai da enfatizzare sui dati elettorali: perché, vale la pena ricordarti, che non sono trascorsi tre anni dalle ultime politiche (prima uscita ufficiale, dopo la fondazione del nuovo partito) quando circa 7.500 cittadini tranesi uscivano di casa e si recavano alle urne per offrire fiducia al Pd. Infatti, a Trani prendiamo, in Parlamento, circa 7.500 voti. Un dato non eccezionale, non esaltante ma giusto per la realtà in cui si opera e per le forze politiche in campo (somma aritmetica dei voti di Ds, Margherita e Socialisti Autonomisti). Ti piaccia o no, senza nascondersi inutilmente, quel dato non lo ritroviamo più nelle regionali dove si arriva ad agguantare appena 2.600 voti, nonostante l'ingresso nel partito democratico dei socialisti e dei Socialdemocratici. Segretario, ti sei accorto che il Pd é il secondo partito del centro sinistra di Trani? Allora vogliamo mettere i piedi per terra e ragionare invece, di fantasticare bufale?
Questo dato, lo sappiamo, è inquietante ma va analizzato e non nascosto, specie se si considera che dal 2008 in poi altre forze politiche e consiglieri comunali hanno deciso di aderire al Pd. Veramente vuoi difendere le scelte compiute dai cosiddetti dirigenti del partito sulle candidature per le regionali? Barletta tre candidati e Trani nessuno? Sai qual è l'unico capoluogo di provincia in Italia che non aveva candidati? La tua città. Ma non scherzare! Se qualcuno si deve vergognare (come tu dici) sai dove cercare! Fra quelli che hanno venduto il Pd di Trani prima ad Andria, poi a Barletta ed infine a Bisceglie per vaghi interessi, speriamo non personali. Guardati attorno e non sbaglierai. Sempre sui dati elettorali, perché continui a sostenere che abbiamo sfiorato la elezione di un consigliere provinciale? Dove li leggi i risultati? Un'affermazione del genere la potrebbe fare il primo, il secondo, il terzo, forse anche il quarto dei non eletti, ma non scherziamo quando ci si trova molto più in giù in classifica e mancano quasi 400 voti, cioè per Trani una barca di voti, cioè quasi cinque punti percentuali. Convinciamoci. Si sbaglia di grosso a girare la testa ed a raccontare le favole.
CANDIDATO SINDACO - Bravo, condividiamo l'euforia e l'interesse, speriamo non personale che ci metti quando parli di candidato sindaco, perché in questo argomento, a dire il vero, riesci con eleganza a dimenticare tutti gli handicap che il partito ha nel suo interno, arroccandoti con molta presunzione dietro ad una maschera ombrosa. Però, caro segretario, questo non può farci dimenticare che abbiamo votato Blasi e Bersani. "Quello che capisce di politica" più volte ha sostenuto, con tanta ragione, che in alcune aree del paese si vince solo se al nostro fianco abbiamo l'Udc. Una di queste aree è sicuramente Trani. Quindi, ben evidenziando e valorizzando il nostro candidato, come giusta che sia, scendiamo dal piedistallo di sabbia del nostro orticello ed andiamo a leggere le carte di chi è fuori della coalizione, altrimenti si perde.
ENTUSIASMO - Giustamente sostieni che il Pd di Trani è stato costituito sulla scia di un entusiasmo proveniente dal nazionale. Perché non ti poni anche il tema del perché questo entusiasmo si è addormentato velocemente? Per quanto ci riguarda dopo anni di militanza politica abbiamo aderito con convinzione e tanta passione al Pd. Abbiamo partecipato fisicamente e anche finanziariamente alla sua fase costituente, alla definizione dei gruppi dirigenti ed all'elezione del primo segretario. Tutto il nostro impegno, a quanto pare, non è servito a nulla perché si è permesso a qualcuno di cancellare all'interno del partito - con un colpo di spugna – non il nostro orticello, come qualcuno sostiene, ma la nostra cultura, la nostra storia e la nostra passione politica. Si è attuata una marcia scomposta e scorbutica che ha portato molti, anzi, moltissimi rappresentanti di gruppi sociali, ad abbandonare questa esperienza. Per questo ti diciamo che siamo delusi, molto delusi perché oltre a qualche tua minaccia, insignificante e di basso profilo, di ulteriore voglia di epurazione, non troviamo riferimenti specifici di come intendi ridare entusiasmo ad una base delusa.
Un congresso serve per analizzare, riflettere e proporre. Al Pd di Trani serviva una forte e costruttiva autocritica per dare una svolta ed un segnale di rilancio alla città, invece, ancora una volta si è preferito seguire la strada di insabbiare e nascondere tutto sotto le ceneri. Aspettavamo con speranza il tuo documento. Siamo delusi. Bravo. Continua. Insisti a dire che tutto va bene, che il partito cresce, che alle provinciali per poco non abbiamo vinto, alle regionali siamo andati bene ed ora vogliamo il candidato sindaco. Continua a sostenere che chi non è con me è contro di me. Continua così e non avrai la nostra condivisione e fiducia. Buon lavoro segretario. Crescere vuol dire avere il coraggio di non strappare le pagine della nostra vita ma semplicemente voltare pagina. Crescere significa riuscire a superare le sconfitte senza dimenticare gli errori».
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