Turismo

Città Aperte, la terra di Federico II lancia la sfida a Salento e Gargano

L’assessore regionale Godelli annuncia lo scioglimento delle sei Apt

La sfida è stimolante: competere con Salento e Gargano offrendo una proposta culturalmente elevata, puntando sul patrimonio architettonico, storico e paesaggistico. La quarta edizione di Città Aperte nasce sotto questo auspicio, forte di un'esperienza condivisa, che ha visto tutti i Comuni adoperarsi sotto l'attenta guida dell'agenzia Puglia Imperiale. Passano gli anni e l'offerta di Città Aperte viene arricchita con nuove proposte, perfettamente integrate con le altre. E' il caso del treno dell'archeologia e del servizio di ecobus per le strade del nostro territorio. A Trani, invece, il valore aggiunto di questa estate è rappresentato dalla fruizione del campanile della Cattedrale e della pinacoteca di palazzo Beltrani, in aggiunta alle chiese ed ai monumenti disseminati lungo il centro storico.



A presentare la quarta edizione del progetto di sviluppo del sistema turistico locale, c'era l'assessore regionale al turismo, Silvia Godelli, che ha annunciato lo scioglimento delle sei Apt pugliesi (le vetuste aziende di promozione e turismo) ritenute «una forma di governance superata». «Articoleremo - dice - una nuova agenzia regionale che si interfaccerà con le sei province. Nel caso della Bat, fra i nostri interlocutori ci sarà senz'altro Puglia Imperiale, un'agenzia che ha saputo costruire un patrimonio di relazioni importanti. La nostra idea è quella di valorizzare un brand unico per tutta la Regione, abbinandolo alla proposta dei vari territori. Nella Bat avete un bel vantaggio perché avete già saputo far squadra, identificando il comprensorio con un marchio ed una connotazione storica precisa e unica: questa è la terra di Federico II ed è la caratterizzazione su cui punteremo per promuovere sinergicamente una forma di turismo in rete in cui ogni ambito territoriale avrà un ruolo da protagonista».



«Chi pensa di far da solo è un pio illuso» ha rilanciato il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, che ha rilanciato la volontà di candidare la Cattedrale come patrimonio dell'Unesco. «Le nostre idee ben si sposano con gli indirizzi dell'assessore Godelli. Puglia Imperiale è un laboratorio in cui i Comuni che ne fanno parte hanno sviluppato idee e progetti assoluamente condivisi. I dati turistici della scorsa stagione sono stati positivi pressocché ovunque, a dimostrazione di come la formula sia vincente. Il turismo è un'industria ed ha bisogno di investimenti continui. Ecco perché apriamo le porte anche alle iniziative dei privati. Solo così potremo competere con le altre realtà».

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