Ipasvi Bat
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Sanità

Collegio Ipasvi Bat, è Giuseppe Papagni il nuovo presidente

Rinnovato il direttivo dell'ente ordinistico degli infermieri

E' Giuseppe Papagni, infermiere di 42 anni, il nuovo presidente del Collegio Ipasvi Bat, l'ente ordinistico degli infermieri. Papagni è stato designato dal consiglio direttivo in occasione della prima seduta dopo le elezioni per il rinnovo dell'Ente infermieristico, tenute il 22, 23 e 24 settembre scorsi, nelle quali la comunità professionale della sesta provincia ha confermato la propria fiducia alla lista "Infermiere professionista della salute". Alle urne si sono recati 908 infermieri degli oltre 2400 aventi diritto, con una percentuale di partecipazione vicina al 40 per cento, tra le più alte di tutta Italia. Oltre a Giuseppe Papagni, eletto presidente, il consiglio direttivo ha eletto Carlo Di Bari come vice presidente, confermato nel ruolo di tesoriere Vincenzo Ricchiuti e come segretario Michele Ragnatela, presidente uscente del precedente triennio.

Eletti anche i consiglieri nelle persone di Paolo Barile, Graziana Bonadie, Agata Carella, Maria Custode, Leonardo Di Leo, Mara Locantore, Vincenzo Maldera, Daniela Paolillo, Savino Petruzzelli, Nicola Tortora e Federico Ruta Eletti anche i revisori dei conti: Michele Cristian Rizzi (presidente), Michele Calabrese, Valentina Di Schiena, Nicola Sette. "In questi tre anni abbiamo lavorato in favore della comunità che rappresentiamo in tutti gli ambiti, sia formativo con l'istituzione dei corsi per tutor clinici, sia lavorativo, attivando progetti che favorivano l'inserimento nel mondo lavorativo che ha visto l'assunzione a tempo indeterminato di alcuni infermieri – racconta Giuseppe Papagni –.

Abbiamo affrontato il problema del demansionamento infermieristico, attraverso la pubblicazione di un opuscolo frutto di uno studio della commissione di lavoro nata ad hoc e che a messo in luce un fenomeno sotteso che colpisce tanti colleghi a volte anche inconsapevoli". "Una squadra composta da grandi professionisti che darà il proprio contributo alla crescita di questa professione, che ha visto purtroppo in questi giorni la perdita del nostro Nicola Sette, grande amico e uomo dotato di un grande senso del dovere, componente dei revisori dei conti.

Un grande dolore che ha colpito tutta la nostra comunità professionale" dichiara il neo presidente Papagni. Grandi propositi anche per il prossimo triennio: "Il consiglio direttivo che mi onoro di presiedere - aggiunge Papagni - lavorerà per arrivare al pieno riconoscimento della dirigenza infermieristica all'interno della Asl Bat, favorire il grande valore di questa professione all'interno della società, attraverso simposi organizzati in collaborazione delle associazioni cittadine. Avvieremo campagne informative rivolte alla cittadinanza, come ad esempio il progetto "scuole sicure" che ha ricevuto numerosi riconoscimenti da parte dei genitori che hanno potuto far proprie le conoscenze trasferite dai nostri esperti infermieri sull'uso delle manovre di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo nei lattanti e bambini".

Il neo presidente dell'Ipasvi Bat ha annunciato, nel corso della prima seduta del consiglio direttivo, iniziative per intensificare "la lotta al demansionamento e a tutte le forme di sfruttamento professionale, compreso l'abuso dell'utilizzo di (false) partite Iva in regime di mono-committenza, ed altre forme contrattuali svantaggiose per gli infermieri e per favorire la promozione delle competenze specialistiche, sedendo a tavoli di trattative regionali e centrali per la revisione e realizzazione di protocolli operativi, procedure infermieristiche e promuovendo nuovi sistemi organizzativi evoluti che puntino alla tutela della salute del cittadino, promuovendo le figure dell'infermiere di famiglia e il See and Treat o Fast track nel sistema regionale pugliese". L'estensione dei progetti territoriali a livello nazionale e la partnership con Cani Bat (il cui presidente è Michele Calabrese) rendono gli ambiziosi obiettivi proposti dal collegio realizzabili e concretizzabili appieno nel triennio di carica.
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