
Politica
Darsena comunale, il centrodestra contesta il bando
"Non rispetta la normativa, rischi di illegittimità"
Trani - venerdì 30 maggio 2025
9.56
È durissimo l'affondo del centrodestra tranese — Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e LPS — contro l'amministrazione Bottaro in merito alla gestione della darsena comunale. In un comunicato congiunto, le
segreterie politiche accusano la maggioranza di voler procedere con l'affidamento ai privati in spregio alla
normativa vigente.
"Se l'amministrazione Bottaro e la sua maggioranza hanno deciso di affidare la gestione della darsena a privati, hanno il potere di farlo perché sono stati votati nel 2020. Ma questo non significa che debbano farlo ignorando la normativa: con conseguente rischio di contenziosi, spese legali, incasso dei canoni di ormeggio in difetto di titolarità, etc." Nel mirino finisce la determina dirigenziale che rettifica la "D.D. n. 370 del 26/03/2025" relativa alla procedura aperta per l'aggiudicazione della concessione demaniale marittima.
Una rettifica che — secondo il centrodestra — non risolve i "rischi di illegittimità" dell'intero bando. "La Regione ha più volte chiarito al Comune di Trani, in modo netto e inequivocabile, che le concessioni demaniali interessate sono definitivamente cessate; perciò le concessioni demaniali sono rimesse all'autonoma gestione dell'ente locale nel rispetto della normativa vigente di demanio marittimo."
Ma non è tutto. I partiti di opposizione ricordano che la Legge regionale n. 17/2015 vieta espressamente il rilascio di nuove concessioni in assenza di un Piano Regolatore Portuale, strumento che a Trani risulta tuttora assente:
"Il Comune di Trani è privo del Piano Regolatore del Porto (nonostante l'incarico affidato nel 2019, pagato e revocato dopo anni, e le rassicurazioni del dirigente fatte nel 2024 sul fatto che l'iter fosse in corso)." Per questo motivo, il centrodestra chiede lo stop immediato della procedura: "Chiediamo che la procedura di gara sia immediatamente bloccata e si proceda, secondo quanto previsto dalla normativa, all'adozione del Piano Regolatore del Porto, strumento tanto necessario quanto utile."
Il messaggio finale è tutt'altro che conciliante e suona come un vero e proprio avvertimento politico e legale: "Qualora la nostra richiesta non dovesse essere accolta valuteremo tutte le azioni utili ad evitare situazioni che possano creare danni all'Ente, alle Casse Comunali e, conseguentemente, ai cittadini."
Un attacco frontale che promette scintille nei prossimi consigli comunali e rischia di aprire un nuovo fronte di scontro istituzionale su una delle aree più delicate — e strategiche — del patrimonio cittadino.
segreterie politiche accusano la maggioranza di voler procedere con l'affidamento ai privati in spregio alla
normativa vigente.
"Se l'amministrazione Bottaro e la sua maggioranza hanno deciso di affidare la gestione della darsena a privati, hanno il potere di farlo perché sono stati votati nel 2020. Ma questo non significa che debbano farlo ignorando la normativa: con conseguente rischio di contenziosi, spese legali, incasso dei canoni di ormeggio in difetto di titolarità, etc." Nel mirino finisce la determina dirigenziale che rettifica la "D.D. n. 370 del 26/03/2025" relativa alla procedura aperta per l'aggiudicazione della concessione demaniale marittima.
Una rettifica che — secondo il centrodestra — non risolve i "rischi di illegittimità" dell'intero bando. "La Regione ha più volte chiarito al Comune di Trani, in modo netto e inequivocabile, che le concessioni demaniali interessate sono definitivamente cessate; perciò le concessioni demaniali sono rimesse all'autonoma gestione dell'ente locale nel rispetto della normativa vigente di demanio marittimo."
Ma non è tutto. I partiti di opposizione ricordano che la Legge regionale n. 17/2015 vieta espressamente il rilascio di nuove concessioni in assenza di un Piano Regolatore Portuale, strumento che a Trani risulta tuttora assente:
"Il Comune di Trani è privo del Piano Regolatore del Porto (nonostante l'incarico affidato nel 2019, pagato e revocato dopo anni, e le rassicurazioni del dirigente fatte nel 2024 sul fatto che l'iter fosse in corso)." Per questo motivo, il centrodestra chiede lo stop immediato della procedura: "Chiediamo che la procedura di gara sia immediatamente bloccata e si proceda, secondo quanto previsto dalla normativa, all'adozione del Piano Regolatore del Porto, strumento tanto necessario quanto utile."
Il messaggio finale è tutt'altro che conciliante e suona come un vero e proprio avvertimento politico e legale: "Qualora la nostra richiesta non dovesse essere accolta valuteremo tutte le azioni utili ad evitare situazioni che possano creare danni all'Ente, alle Casse Comunali e, conseguentemente, ai cittadini."
Un attacco frontale che promette scintille nei prossimi consigli comunali e rischia di aprire un nuovo fronte di scontro istituzionale su una delle aree più delicate — e strategiche — del patrimonio cittadino.
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