Politica

De Toma lo vuol querelare, Marinaro non ci sta: «Che reato ho commesso?»

«Ho posto un quesito, il controllo è prerogativa dei consiglieri»

A poche ore dal delicato consiglio comunale incentrato sul rendiconto 2009 e sugli equilibri di bilancio (ci sarebbero dei problemi di numeri in maggioranza), il consigliere comunale Dino Marinaro torna sull'argomento sollevato nella seduta dedicata alle ex municipalizzate (http://www.traniweb.it/trani/informa/14189.html):

«Ritengo sia opportuno intervenire brevemente sulla questione da me aperta durante il Consiglio comunale del 7 ottobre scorso, sulla richiesta di verificare la compatibilità tra la carica di presidente e amministratore delegato di Amet spa e quella di socio proprietario e procuratore di una società che ha per oggetto sociale attività simili, come risulta da visura camerale, per ribadire che io ho solo riportato gli elementi di un atto pubblico accessibile a tutti ed ho demandato agli organi istituzionali la verifica di un dubbio senza aver offeso nessuno, senza voler offendere alcuno e soprattutto senza voler diffamare chicchesia.

Ho sempre rispetto delle persone e né tantomeno ho motivi personali nei confronti di Ninni De Toma. In seno al Consiglio comunale e nei dibattiti, al pari degli altri consiglieri, alle volte esprimo delle critiche nei confronti degli amministratori e certamente sarà successo più volte anche nei confronti del già assessore per atti riferenti alla delega da lui detenuta, né peraltro posso dire che sia mio avversario politico: io sono consigliere comunale eletto dai cittadini e tra i miei doveri vi è certamente anche quello del controllo. Lui è un nominato nell'esecutivo ed al pari degli altri, esposto anche a critiche. Nelle ultime ed anche nelle penultime elezioni amministrative, se non ricordo male, non era tra i candidati e non so se in seno ad un partito o ad un movimento lo stesso detenga qualche incarico politico.

Posso anche comprendere la sua reazione emotiva a caldo però gradirei che lo stesso De Toma, che annuncia querela contro di me (se non ricordo male di tale attenzione ne è stato fatto oggetto anche qualche altro consigliere) meglio specificasse a quale circostanza sarei abituato. A criticare atti che non ritengo vadano a favore dei cittadini? A richiedere sempre legalità e trasparenza negli atti? A difendere i miei concittadini? A ricevere querele per critiche esimenti politiche?

Il mio intervento in aula consiliare era diretto a chiarire un aspetto che potrebbe generare dubbi ed affinchè per gli amministratori pubblici ci sia sempre la massima trasparenza e legalità mi sembra giusto chiarire ogni tipo di problematica. Ho ascoltato i commenti dei miei concittadini i quali hanno sollevato qualche considerazione circa l'opportunità politica della questione, considerato che i proprietari e soci della società in questione sono nominati ad amministrare attività pubbliche da diversi anni.

Non voglio assolutamente creare polemiche ma il movimento, a cui appartengo politicamente, e gli iscritti premono sempre affinchè richieda per ogni e qualsiasi atto amministrativo e di ogni società a partecipazione comunale massima legalità e trasparenza. Avendo riportato sic et simpliciter nozioni apprese da atto pubblico quale una visura camerale, torno a chiedere numi a chi è preposto a farlo amministrativamente, giuridicamente e politicamente per poter consentire a tutti di poter continuare a lavorare per il bene esclusivo della città e dei concittadini».

Leonardo Marinaro
Consigliere Comunale
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