Filomena Albano
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Vita di città

Dopo Cassano la garante per i minori a Trani per visitare il centro Etnie

Filomena Albano: «Ragazzi esasperati perché non riescono a realizzare il loro sogno»

La garante nazionale per i diritti dei minori, Filomena Albano, questa mattina si è recata in visita al centro Etnie del Sacro Cuore di Trani, insieme alla pugliese Rosy Paparella. La visita cade il giorno dopo quella al centro di prima accoglienza di Cassano, dove le due garanti sono rimaste bloccate per oltre un'ora e impossibilitate a uscire. Quello di Trani è un centro governativo di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati, con una capienza di 20 minori non accompagnati e gli ospiti sono tutte ragazze. L'obiettivo è quello di evitare che i minori che questi rimangano con gli adulti in strutture promiscue nei punti di sbarco.

«I primi arrivi sono stati il 20 ottobre 2016, le strutture nascono con l'obiettivo di accoglierli per 60 giorni, all'interno dei quali dobbiamo garantire i servizi sanitari e un'informativa di diritti minimi», ha spiegato Francesco Monopoli, rappresentante legale di Etnie onlus, che è capofila di questo progetto di accoglienza. «Una volta che lasciano queste strutture, i minori sono destinati a progetti di seconda accoglienza. Oppure se diventano maggiorenni possono entrare nel sistema Sprar per donne singole adulte».

Quanto ai tempi lunghi per arrivare alla seconda accoglienza, Monopoli ha spiegato che «il fenomeno dei minori stranieri è in costante crescita e il sistema sta cercando di adattarsi. Infatti sta nascendo un sistema parallelo a quello da noi gestito, che dovrebbe prevedere altri 2mila posti in Italia, ma va da sé che la ricerca della collazione è dura perché, in seconda accoglienza, il minore va ospitato fino alla maggiore età". Inoltre i posti nelle strutture di seconda accoglienza i numeri sono inferiori, di 10-12 persone, a fronte dei 20 della prima accoglienza", ha aggiunto Antonella Mazzella, responsabile della struttura.

L'attenzione dei cronisti è stata però rivolta soprattutto all'episodio di cui sono state protagoniste ieri nel centro del Sud Est Barese. «E' successo che eravamo in visita al centro per minori migranti di Cassano Murge e dei ragazzi hanno inscenato una protesta», ha spiegato la stessa Filomena Albano oggi a Trani, rispondendo alle domande dei cronisti. «Si sono vissuti momenti di tensione risolti dall'arrivo dei carabinieri. I ragazzi avevano bloccato le vie d'accesso, impedendo anche a noi e alle nostre auto di uscire».

«Sono ragazzi esasperati perché sono lì dal 10 ottobre, per legge dovrebbero rimanerci per 60 giorni», ha detto ancora Albano, in riferimento a quanto accaduto a Cassano. «Per giunta arrivano da una prima accoglienza in Calabria durata anche lì 6-7 mesi. E' da troppo tempo che si trovano in prima accoglienza, vorrebbero realizzare il progetto di accoglienza. Si sentono ostacolati nel loro progetto migratorio, a questi ragazzi dobbiamo dare una risposta perché sono una risorsa per il nostro Paese se riusciamo a canalizzarla in positivo».

«I tempi si sono dilatati – ha aggiunto la garante nazionale - perché è difficile individuare i centri di seconda accoglienza, quindi si realizza il cosiddetto doppio imbuto per uscire dai centri di accoglienza. Occorre una diffusione capillare dei centri in tutto il Paese, anche perché nel 2016 sono ben 26 mila i minori non accompagnati arrivati in Italia. Questo comporta che, nonostante la macchina organizzativa in Italia, è difficile realizzare i loro diritti all'istruzione, all'integrazione e all'inclusione sociale». Spiegano ancora quanto accaduto a Cassano, la magistrata foggiana ha aggiunto che «ieri non era il tempo di dare risposte». «In altre situazioni nel Nord d'Italia abbiamo realizzato momenti di partecipazione bella con i ragazzi, che ci hanno rivolto domande e abbiamo fornito loro risposte», ha precisato. "Ieri non era il momento, c'era una situazione di estrema tensione ed era così già da giorni nel centro».

Quanto alla permanenza delle minori a Trani già da 5 mesi, Albano ha precisato che «questa è una situazione in tutta quanta Italia. Il nostro report avrà un carattere scientifico. Noi dobbiamo verificare se il tempo previsto dalla legge per la permanenza nei centri di prima accoglienza, in tutta Italia, che è di 60 giorni, viene rispettato. E' per questo che continueremo ad andare avanti e vogliamo entrare nel centro di Trani. In Puglia, per ora, la nostra esperienza è stata limitata ieri al centro di Cassano».
Filomena Albano al centro Etnie del Sacro Cuore di TraniFilomena Albano al centro Etnie del Sacro Cuore di TraniFilomena Albano al centro Etnie del Sacro Cuore di TraniFilomena Albano al centro Etnie del Sacro Cuore di TraniFilomena Albano al centro Etnie del Sacro Cuore di TraniFilomena Albano al centro Etnie del Sacro Cuore di Trani
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