Politica
Dopo elezioni: Giovanna Gala lascia i Comunisti Italiani
«La mia decisione si è concretizzata senza tentennamenti»
Trani - giovedì 21 giugno 2007
«Il voto locale ha, per motivazioni prettamente politiche, penalizzato e non solo a Trani il Centro-Sinistra. Questo e le forti implicazioni della politica del Governo nazionale mi sarebbe piaciuto analizzare all'indomani del voto. Invece mi sono ritrovata, mio malgrado, a ragionare di qualche personale frustazione mascherata da attribuzioni di responsabilità, peraltro opportunisticamente ed ipocritamente univoche, che con la politica nulla hanno da spartire.
E quando, in una piccola sezione di città, unitamente a ciò, la miseria umana crea una condizione di azzeramento di quei rapporti che si presupponevano basati sulla sincerità, oltre che sulle solite "stima e rispetto" (fantasie lessicali ...), allora la mia decisione, già una decina di giorni fà, si è concretizzata senza tentennamenti.
Chi, come me, da sempre, intende la politica non come un vecchio arnese lesto nell'arte di riciclarsi, non poteva che compiere l'unico atto a tutto questo consequenziale e cioè l'irrevocabile conferimento delle dimissioni da Segretaria cittadina di una Sezione che, così composta, non ha più ragion d'essere. Quanto detto, è ovvio, non è riferito all'intero corpo dei compagni del P.d.C.I. di Trani, ma a quelli ritenuti "i più insospettabili" certamente sì!
Non basta l'astuzia del politicante che cerca di legittimarsi in forme gruppettare, creando la base di un consenso effimero ed opportunistico, per divenatre un leader. Servono un programma, un linguaggio, uno stile. Serve, insomma, alta e profonda, quasi fisica, l'idea di "Polis". Ma questa è, naturalmente, viste le attuali comparse, un'altra storia...»
Giovanna Gala
E quando, in una piccola sezione di città, unitamente a ciò, la miseria umana crea una condizione di azzeramento di quei rapporti che si presupponevano basati sulla sincerità, oltre che sulle solite "stima e rispetto" (fantasie lessicali ...), allora la mia decisione, già una decina di giorni fà, si è concretizzata senza tentennamenti.
Chi, come me, da sempre, intende la politica non come un vecchio arnese lesto nell'arte di riciclarsi, non poteva che compiere l'unico atto a tutto questo consequenziale e cioè l'irrevocabile conferimento delle dimissioni da Segretaria cittadina di una Sezione che, così composta, non ha più ragion d'essere. Quanto detto, è ovvio, non è riferito all'intero corpo dei compagni del P.d.C.I. di Trani, ma a quelli ritenuti "i più insospettabili" certamente sì!
Non basta l'astuzia del politicante che cerca di legittimarsi in forme gruppettare, creando la base di un consenso effimero ed opportunistico, per divenatre un leader. Servono un programma, un linguaggio, uno stile. Serve, insomma, alta e profonda, quasi fisica, l'idea di "Polis". Ma questa è, naturalmente, viste le attuali comparse, un'altra storia...»
Giovanna Gala
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