Politica

Elga Sud vuol comprare un ramo d’azienda di Amet

La Gazzetta svela la trattativa. Interviene De Laurentis (Psdi).

Il consigliere comunale del Psdi, Mimmo de Laurentis, ha segnalato agli organi di stampa un articolo, comparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno (edizione di Bari) nei giorni scorsi in cui si parla di una trattativa in corso fra Elga Sud ed Amet per la vendita di un ramo d'azienda di Amet. Diamo diffusione dell'articolo pubblicato dal giornale, a firma del collega Nicola Pepe. In coda, una nota sull'argomento del consigliere De Laurentis. «La trattativa è in corso e i dettagli non sono stati ancora formalizzati: la Elga Sud, la società costituita nel 2006 da una joint venture tra Acea di Roma che detiene il 49% del capitale e Puglienergy (70% tra le due Amgas e 30% dell'Amet Trani) che ha la restante maggioranza del 51%, sta tentando il colpo. In cambio dell'ingresso dell'Amet nella compagine societaria di Elga Sud, la stessa società tranese cederebbe il suo asset dell'energia elettrica trasferendo così la titolarità di 30mila contratti alla neonata società pubblica che vede in pole position il Comune di Bari. Attualmente non ci sono dati certi sull'intera operazione, che sarebbe in una fase avanzata di studio: si sta cercando di dare un valore al nuovo ramo di azienda, in modo tale da poter perfezionare il contratto. A questo punto sorge una domanda: ma con quali risorse verrà portata a termine l'operazione? Per quel che riguarda le due Amgas, l'investimento verrebbe «pagato» con una riduzione della propria quota all'interno della Elga Sud, mentre una parte verrà indubbiamente monetizzata. L'Amet, dal canto suo, incasserebbe parte del dovuto con il riconoscimento di una quota nella società madre, mentre in parte realizzerebbe delle liquidità per far fronte a proprie necessità aziendali. L'acquisizione del nuovo asset offrirebbe così un'opportunità di sviluppo alla Elga Sud che vedrebbe lo sviluppo del proprio piano industriale che nel 2007 non ha raggiunto gli obiettivi preventivati. Tutto previsto? Stando alle posizioni ufficiali pare proprio di sì anche se sfogliando i verbali dell'assemblea di Elga Sud del 28 aprile 2008 si individua una polemica strisciante in ordine al budget previsto per il 2008, incluso il riconoscimento di un compenso di 50mila euro all'ex amministratore Salvatore Madaro (presidente di Amgas spa) poi dimessosi dall'incarico. Madaro, a sua volta, addebitò la perdita ritenuta fisiologia del 2007 (134mila euro) al ritardo con cui fu avviata l'attività di vendita. Ma questa è ormai acqua passata. Il bilancio della Elga Sud, pur non ufficialmente pronto, evidenzierebbe una riduzione delle perdite (dunque i conti si chiudono in rosso), tutto ciò grazie a una serie di contratti siglati con operatori titolari di partita Iva. Ma se la partita elettrica sembra ormai avviata (nel 2007 fatturati oltre 5 Gigawatt), tra gli obiettivi della società c'era lo sviluppo del mercato del gas: business per il quale qualcuno doveva fare un passo indietro». L'intervento di Mimmo De Laurentis:«Un tempo Amet era il fiore all'occhiello della città, la cassaforte dei tranesi, vanto per tutti. Nel corso del 2008 hanno anche festeggiato il centenario. Non avevamo fatto i conti con taluni personaggi, componenti di un popolo proveniente da destra, che in questi anni, dopo aver "investito" in iniziative a perdere che non mi va più di rammentare, aver eseguito prelievi forzosi di "dividendi straordinari", ora medita e starebbe trattando per la cessione dei suoi 30.000 clienti».
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