Politica

«Elgasud è una realtà nel mercato energetico pugliese»

Intervento di Alfonso Mangione sulla società di cui è stato presidente

«Negli ultimi tempi su Elgasud ho letto e ascoltato di tutto. Alcuni forse non sanno, altri fanno finta di non sapere. La verità è che oggi Elgasud è una delle principali realtà del mercato energetico pugliese». Alfonso Mangione, ex presidente di Amet e presidente dimissionario di Elgasud, si lancia in difesa della società costituita alla fine del 2006 da Acea Electrabel Elettricità e da Pugliaenergy, quest'ultima a sua volta costituita da Amgas Spa di Bari con una quota del 35%, dall'Amgas Srl di Bari con una quota del 35% e dall'Amet Spa di Trani con una quota del 30%. L'obiettivo era quello di operare nel mercato della vendita di energia elettrica e del gas nel territorio di Puglia e Basilicata. «E abbiamo raggiunto un'ottima quota di mercato in appena tre anni», spiega Mangione. «Una qualsiasi azienda non riesce in così poco tempo a produrre utili e invece Elgasud ha chiuso il bilancio 2009 con un utile di esercizio pari a 71.184 euro. Un segnale che il management aziendale e i soci ritengo assolutamente positivo, soprattutto in considerazione del fatto che il 2009 è stato caratterizzato da un significativo incremento dei ricavi rispetto all'anno precedente, passati da 8,8 milioni a 32,8 milioni di euro».

Mangione sottolinea come Elgasud non sia una scatola vuota, come qualcuno vuol far credere: «Basti pensare - aggiunge il presidente dimissionario - che nel 2009 sono stati venduti 296 GWh di energia elettrica su circa 2,3 TWh di offerte effettuate. Le attività svolte si sono concentrate per un verso nel confermare la fiducia dei clienti e nell'acquisizione di nuovi clienti, dall'altro nella progettazione di un processo di selezione preventiva e post-vendita per una maggiore qualità della clientela in particolare in relazione alla gestione del credito». E i dati sono positivi anche in prospettiva: «Nel corso della campagna di vendita autunnale 2009 - spiega Mangione - sono stati acquisiti contratti per circa 440 GWh (+35%), con un fatturato prospettico per il 2010 di 49 milioni di euro. La strategia di espansione della società sul nostro territorio ha visto in primo luogo lo sviluppo delle attività commerciali nella vendita di energia elettrica al segmento Business, in secondo la progettazione di attività focalizzate alla vendita di energia elettrica al segmento Retail e Domestico».

C'è dunque da essere soddisfatti, «soprattutto tenuto conto che l'esercizio appena chiuso si riferisce al secondo anno effettivo di attività, è ancora in corso il superamento delle difficoltà d'inserimento nel mercato, senza dimenticare che il sistema delle imprese vive una crisi finanziaria ed economica che ha pesanti ripercussioni sulle attività produttive e di conseguenza sull'aumento del rischio credito». A tal proposito Mangione evidenzia come sulla clientela acquisita dalla società (prevalentemente mercato Business) si è riscontrata una flessione media dei consumi 2009/2008 pari al 15% (di cui circa il 3% ha riguardato cessazioni di attività e distacchi, circa il 12% rallentamento delle attività produttive dei clienti).

Infine, Magione cita altri dati significativi. Il Primo Margine energia elettrica nel 2009 è stato pari a 907 €/000, con un primo margine medio di circa 3 €/MWh. Il primo margine corrispondente ai contratti acquisiti per il 2010 si prevede pari a 1.200 €/000 (+ 32%) con un primo margine medio pari a 2,7 €/MWh. Per quanto riguarda il numero di pod (point of delivery) contrattualizzati si passa dai 777 al 31/12/2009 agli 858 contrattualizzati per il 2010 (+10%). «E tutto questo - conclude Mangione - grazie a un team composto da sole sei unità lavorative e il consiglio di amministrazione così composto».
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