
Cronaca
Procura di Trani, nuova contestazione di truffa agli ex vertici di Intesa Sanpaolo
Tra gli indagati anche l’ex ministro Passera
Trani - venerdì 23 maggio 2014
8.02
La procura di Trani ha fatto notificare agli ex vertici di Banca Intesa e di Banca Caboto (ora Banca Imi), gruppo Intesa Sanpaolo, un nuovo avviso di conclusione delle indagini contenente una seconda accusa di truffa aggravata e continuata.
Gli indagati avrebbero fatto sottoscrivere prodotti derivati swap a due imprenditori dicendo loro che avrebbero permesso una "copertura dal rischio di variazione del tasso d'interesse" variabile dei mutui che essi avevano sottoscritto tra il 2004 e il 2011. Invece, secondo l'accusa, ai due clienti furono fatti firmare derivati truffaldini che aggravarono la loro posizione perché erano ingegnerizzati in modo tale da favorire solo la banca. Tra gli indagati spiccano i nomi di Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza ed ex presidente del Cda, di Corrado Passera, ex ministro per lo sviluppo economico e AD sino al 2011 e Giovanni Gorno Tempini, ex amministratore delegato di Banca Caboto, oggi AD di Cassa depositi e prestiti. Nel nuovo atto, alla precedente accusa di truffa contenuta nell'avviso di fine indagine notificato in gennaio ai danni di Ruggiero Di Vece, titolare della ditta pugliese Euroalluminio, si aggiunge quella compiuta successivamente ai danni di Vincenzo Grimaldi, titolare del calzaturificio 'Vingi Shoes'. A tre funzionari della filiale di Barletta della banca, dove furono sottoscritti i derivati, viene contestato il reato di concorso in abusivismo finanziario: i contratti hanno procurato agli istituti di credito un ingiusto profitto patrimoniale di rilevante gravità stimato in oltre 260 mila euro. Agli ex vertici della banca il pm Michele Ruggiero contesta di essere stati "consapevoli che i contratti swap" erano favorevoli solo all'istituto di credito.
Gli indagati avrebbero fatto sottoscrivere prodotti derivati swap a due imprenditori dicendo loro che avrebbero permesso una "copertura dal rischio di variazione del tasso d'interesse" variabile dei mutui che essi avevano sottoscritto tra il 2004 e il 2011. Invece, secondo l'accusa, ai due clienti furono fatti firmare derivati truffaldini che aggravarono la loro posizione perché erano ingegnerizzati in modo tale da favorire solo la banca. Tra gli indagati spiccano i nomi di Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza ed ex presidente del Cda, di Corrado Passera, ex ministro per lo sviluppo economico e AD sino al 2011 e Giovanni Gorno Tempini, ex amministratore delegato di Banca Caboto, oggi AD di Cassa depositi e prestiti. Nel nuovo atto, alla precedente accusa di truffa contenuta nell'avviso di fine indagine notificato in gennaio ai danni di Ruggiero Di Vece, titolare della ditta pugliese Euroalluminio, si aggiunge quella compiuta successivamente ai danni di Vincenzo Grimaldi, titolare del calzaturificio 'Vingi Shoes'. A tre funzionari della filiale di Barletta della banca, dove furono sottoscritti i derivati, viene contestato il reato di concorso in abusivismo finanziario: i contratti hanno procurato agli istituti di credito un ingiusto profitto patrimoniale di rilevante gravità stimato in oltre 260 mila euro. Agli ex vertici della banca il pm Michele Ruggiero contesta di essere stati "consapevoli che i contratti swap" erano favorevoli solo all'istituto di credito.

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