Politica

La Chiarello in difesa di Sakineh

L’assessore fonda su Facebook un gruppo per l'iraniana condannata alla lapidazione

Il mondo si mobilita per Sakineh Mohammadi Ashtiani, l'iraniana di 42 anni condannata alla lapidazione con l'accusa di adulterio e omicidio. In difesa della donna, madre di due figli, è scesa in campo anche l'assessore tranese Pina Chiarello che ha utilizzato ancora una volta Facebook come cassa di risonanza.

Intenzionata a cancellarsi dal social network dopo il polverone sollevato dalle sue foto in costume apparse sul profilo pochi giorni dopo un viaggio istituzionale a Creta, la Chiarello ha poi cambiato idea (per fortuna). Ed è proprio dalle pagine di Facebook e dal profilo di Pina Chiarello che parte questa battaglia che l'assessore definisce «di riaffermazione del diritto alla vita e al libero arbitrio». Il gruppo fondato dalla Chiarello si chiama «L'urlo di Facebook per Sakineh» e conta quasi 200 iscritti. «Ogni pietra lanciata contro questa donna – scrive la Chiarello - sarà una pietra lanciata contro la liberta, la dignita, la parità, il diritto alla vita, alla democrazia, all'amore ed alla giustizia».

La Chiarello è intenzionata ad andare fino in fondo. Oltre a sponsorizzare sulla pagina del gruppo la raccolta di firme on line indetta da Amnesty international, l'assessore tranese sta pensando ad una raccolta di firme in città.
© 2001-2025 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.