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Politica
La discarica e le candidature: le onde del destino tranese
Uno sguardo alle prossime elezioni tra voci, ipotesi ed ambizioni
Trani - lunedì 22 gennaio 2018
Imperversa sul territorio il dibattito sulle voci, le ipotesi, le ambizioni di alcuni, le suggestioni di altri, per quel che riguarda le prossime candidature alle elezioni nazionali. Nel centro destra è rischio maionese impazzita: dopo il tramonto dell'ipotesi Giorgino, si è parlato di una possibile candidatura del fratello Francesco, giornalista Rai.
Nell'alveo di Fratelli d'Italia sta emergendo prepotentemente il nome della barlettana Stella Mele, lungo passato da militante, che potrebbe intercettare voto trasversale. Questa ipotesi fiaccherebbe le ambizioni del tranese Raimondo Lima, del quale molti, da tempo conoscono i progetti "romani".
Sul nome di Lucia De Mari è sorto un piccolo giallo nelle ultime ore: dopo l'annuncio della sua candidatura con una "formazione centrista", con riferimento il giudice Ingroia, nostre attendibili fonti ci hanno informato invece di una possibile candidatura della stessa De Mari, con Liberi e Uguali, formazione che fa capo ad un altro giudice, Grasso, già presidente del Senato. Se andasse in porto sarebbe un record: un cambio di formazione prima ancora delle elezioni e/o dell'elezione. E' anche vero che, secondo quanto si commenta nelle stanze di Palazzo, "questa strategia potrebbe permettere alla De Mari, indipendentemente dalla performance elettorale del 4 marzo, di partecipare alla primarie del centro- sinistra per la candidatura a sindaco, idea già nella testa di Lucia circa tre anni fa, prima che il progetto, a cui diede impulso una vecchia conoscenza della Prima Repubblica, l'ex socialdemocratico Gianfranco Giusto, naufragasse".
La voce–bomba che gira negli ambienti del centro-destra sarebbe, un'iniziativa del movimento Idea, che a livello nazionale fa capo a Gaetano Quagliariello e qui a Trani al duo Sotero–Loconte, sarebbe la proposta dello stesso movimento a Giuseppe Tarantini di candidarsi per sparigliare definitivamente le carte, rispetto alle varie ambizioni di soggetti destrorsi. Siamo venuti a conoscenza di un possibile incontro domani, oggi per chi legge, proprio tra Quagliariello e lo stesso Tarantini. A detta di personalità appartenenti all'entourage di Idea qui a Trani, l'ipotesi sarebbe nata all'indomani della "collaborazione" tra Sotero e Loconte con Tarantini nella scuola di formazione alla quale l'ex sindaco ha partecipato un paio di volte. I segnali che arrivano da "casa Tarantini" però non sarebbero positivi.
Più volte Pinuccio ha fatto sapere di aver chiuso con la politica e di essere concentrato solo sul suo lavoro di medico e questa idea dovrebbe ribadirla nell'incontro con Quaglariello. Le battaglie processuali che ha dovuto affrontare in questi anni hanno segnato sia lui che la sua famiglia e questo sarebbe un ulteriore deterrente. Un certo spirito di rivalsa ci sarebbe contro nemici e detrattori, o "denuncia tutto" (brillante neologismo coniato da Antonello Ruggiero, ex presidente Amiu in era riserbatiana) specie di sponda sinistrorsa – ambientalista (è evidente dai numerosi post pubblicati su fb): per questo, nonostante la ritrosia, attendiamo l'esito dell'abboccamento con Quagliariello.
Proprio per questa incertezza sulla strategia circa il ritorno in scena di Pinuccio, proprio per questo più no che sì, secondo fonti attendibili, potrebbe esserci già un piano B: la candidatura di Fabrizio Sotero al proporzionale; ipotesi al momento smentita dal "socio" Antonio Loconte, - "in verità la proposta era stata fatta a me, ma ho rifiutato".
Alla maionese montante scaturita dal quadro appena descrittovi, bisogna aggiungere qualche bozzetto che ci perviene dal PD tranese. Nell'ultima riunione si sono raccolte (come se fosse il segretario tranese a decidere, come fosse una candidatura qualsiasi ad un qualsiasi sperduto consiglio d'amministrazione), si sono raccolte, dicevamo, le disponibilità a candidarsi di Avantario e Ferrante, anche se non si sa ancora con quali modalità certe.
Per Avantario si parla di un terzo posto al proporzionale (con i sondaggi in picchiata del PD, l'impresa dell'elezione diventerebbe ardua, quasi impossibile); per Ferrante sempre in piedi l'ipotesi di una nuova candidatura "in trasferta", ma non si sa ancora dove (avrebbe rifiutato il 5° posto in Emilia Romagna ed una proposta di corsa all'uninominale in loco, altra impresa dura con le preferenze). La sua idea, come riferimmo, era di una candidatura come secondo dietro un big, magari la Boschi, ma al momento sembra che questa ipotesi non sia stata ritenuta percorribile.
Ma la notizia che viene fuori dall'ultima surreale riunione PD Trani, è quella riguardante il destino della discarica Amiu. Secondo quanto riferitoci da fonti piddine, il segretario Riccio, ancora senza segreteria, durante il dibattito apertosi sulla discarica, avrebbe fatto capire che "in caso di emergenza, potrebbe riaprire", ipotesi molto impopolare al momento, tanto che lo stesso Ferrante, anche per questo finiamo per rivalutarlo in questa isola piena di ciechi che è divenuto il PD, ha detto che con questo tipo di operazioni "ci faremmo prendere a parolacce da tutta la città". Ma se Riccio ha tirato una conclusione del genere un motivo ci sarà. Solo qualche settimana fa Caracciolo in tv spalancò le porte alla stessa ipotesi. Vabbè, dicono questi cervelloni, lo faremmo solo in caso di emergenza. E perché, risponderemmo noi, non siamo forse in emergenza?
Nell'alveo di Fratelli d'Italia sta emergendo prepotentemente il nome della barlettana Stella Mele, lungo passato da militante, che potrebbe intercettare voto trasversale. Questa ipotesi fiaccherebbe le ambizioni del tranese Raimondo Lima, del quale molti, da tempo conoscono i progetti "romani".
Sul nome di Lucia De Mari è sorto un piccolo giallo nelle ultime ore: dopo l'annuncio della sua candidatura con una "formazione centrista", con riferimento il giudice Ingroia, nostre attendibili fonti ci hanno informato invece di una possibile candidatura della stessa De Mari, con Liberi e Uguali, formazione che fa capo ad un altro giudice, Grasso, già presidente del Senato. Se andasse in porto sarebbe un record: un cambio di formazione prima ancora delle elezioni e/o dell'elezione. E' anche vero che, secondo quanto si commenta nelle stanze di Palazzo, "questa strategia potrebbe permettere alla De Mari, indipendentemente dalla performance elettorale del 4 marzo, di partecipare alla primarie del centro- sinistra per la candidatura a sindaco, idea già nella testa di Lucia circa tre anni fa, prima che il progetto, a cui diede impulso una vecchia conoscenza della Prima Repubblica, l'ex socialdemocratico Gianfranco Giusto, naufragasse".
La voce–bomba che gira negli ambienti del centro-destra sarebbe, un'iniziativa del movimento Idea, che a livello nazionale fa capo a Gaetano Quagliariello e qui a Trani al duo Sotero–Loconte, sarebbe la proposta dello stesso movimento a Giuseppe Tarantini di candidarsi per sparigliare definitivamente le carte, rispetto alle varie ambizioni di soggetti destrorsi. Siamo venuti a conoscenza di un possibile incontro domani, oggi per chi legge, proprio tra Quagliariello e lo stesso Tarantini. A detta di personalità appartenenti all'entourage di Idea qui a Trani, l'ipotesi sarebbe nata all'indomani della "collaborazione" tra Sotero e Loconte con Tarantini nella scuola di formazione alla quale l'ex sindaco ha partecipato un paio di volte. I segnali che arrivano da "casa Tarantini" però non sarebbero positivi.
Più volte Pinuccio ha fatto sapere di aver chiuso con la politica e di essere concentrato solo sul suo lavoro di medico e questa idea dovrebbe ribadirla nell'incontro con Quaglariello. Le battaglie processuali che ha dovuto affrontare in questi anni hanno segnato sia lui che la sua famiglia e questo sarebbe un ulteriore deterrente. Un certo spirito di rivalsa ci sarebbe contro nemici e detrattori, o "denuncia tutto" (brillante neologismo coniato da Antonello Ruggiero, ex presidente Amiu in era riserbatiana) specie di sponda sinistrorsa – ambientalista (è evidente dai numerosi post pubblicati su fb): per questo, nonostante la ritrosia, attendiamo l'esito dell'abboccamento con Quagliariello.
Proprio per questa incertezza sulla strategia circa il ritorno in scena di Pinuccio, proprio per questo più no che sì, secondo fonti attendibili, potrebbe esserci già un piano B: la candidatura di Fabrizio Sotero al proporzionale; ipotesi al momento smentita dal "socio" Antonio Loconte, - "in verità la proposta era stata fatta a me, ma ho rifiutato".
Alla maionese montante scaturita dal quadro appena descrittovi, bisogna aggiungere qualche bozzetto che ci perviene dal PD tranese. Nell'ultima riunione si sono raccolte (come se fosse il segretario tranese a decidere, come fosse una candidatura qualsiasi ad un qualsiasi sperduto consiglio d'amministrazione), si sono raccolte, dicevamo, le disponibilità a candidarsi di Avantario e Ferrante, anche se non si sa ancora con quali modalità certe.
Per Avantario si parla di un terzo posto al proporzionale (con i sondaggi in picchiata del PD, l'impresa dell'elezione diventerebbe ardua, quasi impossibile); per Ferrante sempre in piedi l'ipotesi di una nuova candidatura "in trasferta", ma non si sa ancora dove (avrebbe rifiutato il 5° posto in Emilia Romagna ed una proposta di corsa all'uninominale in loco, altra impresa dura con le preferenze). La sua idea, come riferimmo, era di una candidatura come secondo dietro un big, magari la Boschi, ma al momento sembra che questa ipotesi non sia stata ritenuta percorribile.
Ma la notizia che viene fuori dall'ultima surreale riunione PD Trani, è quella riguardante il destino della discarica Amiu. Secondo quanto riferitoci da fonti piddine, il segretario Riccio, ancora senza segreteria, durante il dibattito apertosi sulla discarica, avrebbe fatto capire che "in caso di emergenza, potrebbe riaprire", ipotesi molto impopolare al momento, tanto che lo stesso Ferrante, anche per questo finiamo per rivalutarlo in questa isola piena di ciechi che è divenuto il PD, ha detto che con questo tipo di operazioni "ci faremmo prendere a parolacce da tutta la città". Ma se Riccio ha tirato una conclusione del genere un motivo ci sarà. Solo qualche settimana fa Caracciolo in tv spalancò le porte alla stessa ipotesi. Vabbè, dicono questi cervelloni, lo faremmo solo in caso di emergenza. E perché, risponderemmo noi, non siamo forse in emergenza?

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