Enti locali
Lavori non coperti da impegno spesa, Modugno nei guai
Decreto ingiuntivo per 12mila euro. Il Comune di Trani si difende. L'avvocatura dell'Ente: «Deve pagarli lui»
Trani - sabato 2 marzo 2013
0.27
Affidamenti diretti senza bando di gara e senza impegno di spesa: al Comune di Trani sta per sollevarsi un gran polverone. Tutto nasce dal decreto ingiuntivo notificato al Comune dalla ditta Ciemme di Poggiorsini in cui la società rivendica il pagamento di 12.500 euro a titolo di corrispettivo per lavori di posa in opera e fornitura di segnaletica stradale. Questo importo è ascrivibile a due fatture (del 2 maggio 2012 e del 19 luglio 2012) relative ad apposizione di segnaletica in diverse zone della città fra cui i paletti su via Corato oggetto anche dell'attenzione della Procura (che indagò il comandante di polizia locale Antonio Modugno contestandogli vari reati).
Il Comune di Trani si è opposto al decreto ingiuntivo. Attraverso il suo legale, viene di fatto scaricata ogni responsabilità proprio sul comandante di polizia locale, all'epoca dei fatti dirigente della ripartizione. Secondo l'avvocatura comunale per entrambe le prestazioni di servizi e forniture vi sarebbero state «palesi ed inconfutabili violazioni delle normative vigenti in materia di contabilità degli Enti locali». Tutto questo in base alla ricostruzione fatta dal legale dell'Ente ed in base alla documentazione fornita dal comandante di polizia locale. «Oltre ad una presumibile mancanza di formale gara d'appalto – si legge nell'opposizione presentata dal Comune – ovvero di una qualsivoglia forma anche minimale di procedura ad evidenza pubblica, ed oltre alla mancanza del contratto di appalto in forma scritta e di certificazioni attestanti la congruità dei prezzi, è documentato in atti che i lavori e le forniture erano sicuramente prive del preliminare impegno di spesa. L'omessa assunzione dell'impegno di spesa determina l'inquadramento delle somme nell'ambito della disciplina del cosiddetto debito fuori bilancio e non risulta che a tutt'oggi il Consiglio comunale di Trani abbia proceduto al riconoscimento della legittimità del debito rappresentato dia lavori e forniture di materiali riportato nelle due fatture».
Secondo l'avvocatura comunale, per questi motivi, l'unico soggetto obbligato nei confronti della Ciemme deve essere il comandante della polizia locale di Trani, Antonio Modugno «ossia – si legge nell'atto di opposizione – il funzionario che ha commissionato la fornitura ed i lavori poiché, affinché l'acquisto di un bene o di un servizio da parte del Comune sia legittimo ed impegnativo per il Comune, è imprescindibile che il dirigente competente abbia formalizzato un provvedimento che preveda l'assunzione di un impegno spesa, ossia la formale destinazione di una somma pevista nel pertinente capitolo del bilancio comunale per far fronte all'acquisto».
Insomma, un gran bel guaio in cui è finito Modugno. E non finisce qui. L'amministrazione pare abbia effettuato alcuni riscontri contabili presso l'ufficio ragioneria da quali sarebbe emerso che nel triennio 2010-2012 il Comune di Trani avrebbe liquidato alla Ciemme un somma di lavori di molto superiore ai 300mila euro. E non solo.
Il Comune di Trani si è opposto al decreto ingiuntivo. Attraverso il suo legale, viene di fatto scaricata ogni responsabilità proprio sul comandante di polizia locale, all'epoca dei fatti dirigente della ripartizione. Secondo l'avvocatura comunale per entrambe le prestazioni di servizi e forniture vi sarebbero state «palesi ed inconfutabili violazioni delle normative vigenti in materia di contabilità degli Enti locali». Tutto questo in base alla ricostruzione fatta dal legale dell'Ente ed in base alla documentazione fornita dal comandante di polizia locale. «Oltre ad una presumibile mancanza di formale gara d'appalto – si legge nell'opposizione presentata dal Comune – ovvero di una qualsivoglia forma anche minimale di procedura ad evidenza pubblica, ed oltre alla mancanza del contratto di appalto in forma scritta e di certificazioni attestanti la congruità dei prezzi, è documentato in atti che i lavori e le forniture erano sicuramente prive del preliminare impegno di spesa. L'omessa assunzione dell'impegno di spesa determina l'inquadramento delle somme nell'ambito della disciplina del cosiddetto debito fuori bilancio e non risulta che a tutt'oggi il Consiglio comunale di Trani abbia proceduto al riconoscimento della legittimità del debito rappresentato dia lavori e forniture di materiali riportato nelle due fatture».
Secondo l'avvocatura comunale, per questi motivi, l'unico soggetto obbligato nei confronti della Ciemme deve essere il comandante della polizia locale di Trani, Antonio Modugno «ossia – si legge nell'atto di opposizione – il funzionario che ha commissionato la fornitura ed i lavori poiché, affinché l'acquisto di un bene o di un servizio da parte del Comune sia legittimo ed impegnativo per il Comune, è imprescindibile che il dirigente competente abbia formalizzato un provvedimento che preveda l'assunzione di un impegno spesa, ossia la formale destinazione di una somma pevista nel pertinente capitolo del bilancio comunale per far fronte all'acquisto».
Insomma, un gran bel guaio in cui è finito Modugno. E non finisce qui. L'amministrazione pare abbia effettuato alcuni riscontri contabili presso l'ufficio ragioneria da quali sarebbe emerso che nel triennio 2010-2012 il Comune di Trani avrebbe liquidato alla Ciemme un somma di lavori di molto superiore ai 300mila euro. E non solo.