
Territorio
Lavori sulla Trani-Andria, il ponte per l'inversione si farà
Gli operatori economici: «Da novembre siamo in attesa di sopralluoghi»
Trani - lunedì 6 marzo 2017
10.12
«Negli ultimi giorni abbiamo appreso dalla stampa che il ponte di inversione sulla S.P. Andria-Trani si farà». Questa volta a rilasciare le dichiarazioni sono gli operatori economici situati lungo l'arteria interessata, Dr. Claudio Sinisi Presidente Sez. Lapideo della Confapi Bari e BAT, Antonio Piazzolla Presidente del C.A.T. (Consorzio Agricoltori Tranesi) e il Dr. Stefano Di Modugno Presidente del Co.Ge.Ser. Trani, i quali hanno sollecitato gli incontri con gli organi tecnici e Istituzionali della Provincia per trovare una soluzione condivisa alle innumerevoli problematiche legate alla realizzazione dell'opera, una su tutte le complanari che , così come realizzate , provocano problemi di accesso agli Opifici e alle Strade di servizio.
«Ringraziamo le Istituzioni ed i Rappresentati Politici del territorio per la sensibilità e disponibilità mostrata, però non possiamo non rilevare che ormai giunti alla fine dei lavori, da novembre siamo in attesa di sopralluoghi, come promesso dagli amministratori pubblici, per i disagi relativi alle complanari. Chiediamo che dalle parole si passi ai fatti e che si prenda un impegno concreto; che lo stanziamento extra annunciato dalla Regione per la realizzazione del ponte, venga ratificato con atti formali, altrimenti potrebbe verificarsi che quest'opera tanto attesa da oltre trenta anni e prossima all'ultimazione, possa aver risolto problematiche di sicurezza stradale ma allo stesso tempo abbia provocato disagi e danni alle imprese e quindi all'economia del territorio».
«Ringraziamo le Istituzioni ed i Rappresentati Politici del territorio per la sensibilità e disponibilità mostrata, però non possiamo non rilevare che ormai giunti alla fine dei lavori, da novembre siamo in attesa di sopralluoghi, come promesso dagli amministratori pubblici, per i disagi relativi alle complanari. Chiediamo che dalle parole si passi ai fatti e che si prenda un impegno concreto; che lo stanziamento extra annunciato dalla Regione per la realizzazione del ponte, venga ratificato con atti formali, altrimenti potrebbe verificarsi che quest'opera tanto attesa da oltre trenta anni e prossima all'ultimazione, possa aver risolto problematiche di sicurezza stradale ma allo stesso tempo abbia provocato disagi e danni alle imprese e quindi all'economia del territorio».
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