Politica

«Mobilitiamoci contro le persecuzioni dei cristiani nel mondo»

Intervento di Davide Basso (presidente della Giovane Italia Bat)

«Pare che il dibattito politico e i media si siano dimenticati di quei regimi comunistiI, quei fondamentalismi islamici e indù che, in molti paesi del mondo, sono fautori di attacchi ai singoli fedeli cristiani, manifestazioni pubbliche di violenza in luoghi di culto e restrizioni governative che impediscono la pratica religiosa. In Corea del Nord la dittatura comunista proibisce qualsiasi appartenenza a gruppi cristiani. Anche in Cina e in Vietnam vigono le repressioni da parte dei regimi comunisti. In Somalia ogni pratica diversa dall'Islam è proibita. In Arabia Saudita il possesso della Bibbia è considerato un crimine. In Pakistan la semplice professione di fede cristiana diventa bestemmia punibile con la pena di morte. In India, dove molti cristiani sono oggetto di torture ed uccisioni da parte dei fondamentalisti indù. Così in tante altre parti del mondo, dove le vittime cristiane si sommano in numeri spaventosi ogni anno.

Questa non può essere definita solamente una violenza nei confronti di una religione ma soprattutto una violenza nei confronti di tutto quello che c'è di fondante nella civiltà Italiana ed Europea: a fronte della tolleranza occidentale nei confronti della libertà di culto delle altre religioni, da molti paesi non viene corrisposta alcuna reciprocità.

Sia ben chiaro, la mia non è un'istigazione a crociate o guerre di religioni, ma credo che dovremmo pretendere che la politica si preoccupi delle denunce agli organismi internazionali, della subordinazione dei rapporti economici al rispetto della libertà anche di culto, ad una politica europea che, oltre a garantire la libertà di professare le religioni, deve pretenderla.

L'Italia ha bisogno di mantenere forte il proprio legame con il cristianesimo perché sulla sua cultura è stata costruita la nostra Identità, la nostra Civiltà e tutto quel sistema di valori che rappresenta il mondo europeo ed occidentale, primo tra tutti quello della Libertà. Un grande partito ed un grande movimento giovanile di destra, libero, identitario e plurale, non può rimanere indifferente alla repressione di chi ha la sola colpa di credere e praticare ciò che appartiene alla nostra millenaria civiltà.

Per questo credo sia giunto il momento che la comunità della Giovane Italia, unico movimento giovanile del PdL, a cominciare da quella provinciale che rappresento, scenda al più presto nelle nostre piazze per chiedere di fermare le stragi di cristiani nel mondo e per porre il tema al centro dell'attenzione di chi continua a preoccuparsi degli organigrammi di partito, dei giochi di palazzo, dei gossip, delle strumentalizzazioni mediatiche e di chi si limita alla mera propaganda elettorale».

Davide Basso
Presidente Giovane Italia Bat / PdL
  • Giovane Italia
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