Politica

Moneta alla Chiarello, Sinistra e Libertà: «Noi estranei»

E l'assessore: «Non l'ho vista. Chi l'ha lanciata poteva darla ai poveri»

Week end politico agitato. A tenere banco, oltre che i risvolti giudiziari del cimitero, la monetina lanciata verso l'assessore Pina Chiarello durante un convegno sull'ambiente tenuto in biblioteca. L'episodio, confermato da più presenti, ha colto di sorpresa la stessa Chiarello che giura di non essersi accorta del lancio, avvenuto in un momento di confusione. Di seguito troverete le considerazioni della diretta interessata sull'accaduto, ma prima Traniweb da doverosamente spazio ad una precisazione fatta dal partito di Sinistra e Libertà che rispedisce al mittente ogni attribuzione di responsabilità: «L'autore del gesto - dicono - non è in alcun modo riconducibile a Sinistra e Libertà e né si è mai iscritto al partito. Esprimiamo solidarietà all'assessore ma ribadiamo la nostra estraneità alla vicenda».

Chiarito questo passaggio, ecco la nota della Chiarello:

«Per il rispetto che nutro verso tutte le organizzazioni politiche e associative, mi corre l'obbligo di rettificare il vostro articolo e le vostre asserzioni. Anzitutto se, come è accaduto, il convegno ha dato adito a molti interventi tra il pubblico ciò è sintomatico di come l'argomento ambiente sia di interesse generale e sia vissuto dai cittadini con particolare attenzione. La cosa non può che farci piacere, così come, in un democratico scambio di opinioni ed informazioni, non esitiamo a confrontarci anche con chi la pensa diversamente da noi.



In relazione alla presunta monetina lanciata, io non l'ho vista. Se l'avesse davvero fatto gli avrei risposto che per sprecare così le monete deve averne tante ed in tal caso gli avrei suggerito di alleggerirsi in favore di qualche bisognoso. La circostanza che qualcuno abbia alzato i toni di un convegno pacifico e sereno pur con diverse correnti di pensiero, non deve trascendere in una demonizzazione di partiti politici o organizzazioni di sorta. Con tutte le forze politiche e le associazioni mantengo un rapporto di civile confronto nel reciproco rispetto delle diversità politiche. Di che partito fosse il facinoroso è circostanza del tutto irrilevate.

La ineducazione e il rifiuto al rispetto per le opinioni diverse, non sta nell'appartenenza ad un partito piuttosto che ad un altro, ma in una incapacità dell'individuo a riconoscere che esiste un pensiero diverso dal suo meritevole di medesimo rispetto».
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