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No al nucleare, a Trani costituito un comitato

In vista del referendum di giugno. L'appello ai cittadini ed alle associazioni della città

Si è costituito a Trani un comitato tra le associazioni cittadine di volontariato impegnate nella città ed attive nella campagna referendaria contro il nucleare. Come è noto il governo italiano ha sancito il ritorno al nucleare con il decreto legge del 25 giugno del 2008 scavalcando l'esito referendario del novembre del 1987 con cui gli italiani avevano bocciato l'ipotesi di realizzare centrali nucleari in Italia.

Gli attivisti del comitato sono consapevoli della difficoltà nel raggiungimento del quorum (non accade dal 1995). Il referendum, alla luce della moratoria di un anno decisa dal governo, rischia di perdere ulteriore valore agli occhi degli italiani. Tuttavia, recenti sondaggi hanno evidenziato che, dopo l'incidente di Fukushima in Giappone, gli italiani contrari alla scelta nucleare sono sempre più numerosi e decisi a battersi con ogni mezzo.

Il comitato tranese ha una struttura flessibile, aperta ad ogni gruppo della società civile che intende opporsi al nucleare. Solo momentaneamente è costituito da Legambiente, SOS Associazione infanzia nel mondo, Fabbrica di Nichi e Auser, ma fa appello ai cittadini ed alle altre associazioni della città affinché ufficializzino la loro adesione inviando una mail all'indirizzo legambientetrani@virgilio.it
L'8 novembre 1987 in Italia si votò per cinque referendum, tre di questi riguardavano l'energia nucleare. Nessuno dei tre quesiti chiedeva l'abolizione o la chiusura delle centrali nucleari. I votanti furono il 65,1%, con un'altissima percentuale di schede nulle o bianche che andarono dal 12,4% al 13,4%] '8 novembre 1987 in Italia si votò per cinque referendum, tre di questi riguardavano l'energia nucleare. Nessuno dei tre quesiti chiedeva l'abolizione o la chiusura delle centrali nucleari. I votanti furono il 65,1%, con un'altissima percentuale di schede nulle o bianche che andarono dal 12,4% al 13,4%. Il 12 e il 13 giugno i cittadini si dovranno esprimere su tre quesiti referendari - privatizzazione delle risorse idriche, legittimo impedimento e ritorno al nucleare. (Corriere.it)
  • Energia nucleare
  • Referendum 2011
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