Associazioni

Oasi 2, parla il presidente

«Le nostre forze non bastano più. Confidiamo che la situazione si possa sbloccare a breve»

«Gentilissimo direttore,

prendo atto del fatto che la notizia della chiusura del nostro servizio territoriale per persone tossicodipendenti è diventata pubblica, nonostante la nostra volontà di mantenere una certa riservatezza sulla questione. Tuttavia, a questo punto, mi preme dare maggiore completezza alla informazione, anche a beneficio di coloro che in questi giorni non hanno potuto usufruire del nostro servizio.

Abbiamo preso la decisione estrema di interrompere le attività non per improvvisa mancanza di fondi pubblici ma per oggettiva impossibilità a continuare ad erogare il servizio con le nostre sole forze, come abbiamo fatto ininterrottamente negli ultimi quattro anni pagando un costo altissimo. Proprio nelle ultime ore abbiamo avuto accesso ad una nuova linea di credito che, non senza oneri, ci consente di scongiurare momentaneamente decisioni ancora più drastiche ma non risolve certo la situazione. Confermiamo che sono a buon punto le trattative con l'amministrazione comunale per lo sblocco dei fondi necessari per la riattivazione dei servizi territoriali compresa una specifica attività di accompagnamento all'inserimento lavorativo.

Confidiamo che la situazione si possa sbloccare nei prossimi giorni e che si possa garantire continuità ai servizi per i prossimi due anni. E' nostra intenzione, nonostante la grave situazione finanziaria, fare tutto il possibile per intensificare e migliorare gli interventi sul territorio, anche trasferendo la sede della nostra comunità terapeutica residenziale da Corato a Trani e attivando un modulo terapeutico specifico per il gioco d'azzardo patologico. A questo proposito stiamo collaborando con l'amministrazione comunale alla predisposizione di un progetto da candidare alla Regione Puglia per la concessione di un finanziamento per la ristrutturazione e il riutilizzo a scopo sociale dell'immobile confiscato alla mafia sito in contrada Curatoio, immobile che, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, verrebbe destinato appunto a comunità terapeutica e a centro culturale polivalente ad uso collettivo.

La ringrazio sin d'ora per lo spazio che vorrà dare a queste mie precisazioni».

Felice Di Lernia
Presidente Oasi 2
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