
Politica
Oggi è la Giornata Internazionale delle persone con disabilità e l’assistenza specialistica scolastica?
Ci sono novità: facciamo il punto della questione
Trani - mercoledì 3 dicembre 2025
15.17
Spesso, di fronte alle ricorrenze istituzionali, si scivola nella facile retorica del "dovrebbe essere ogni giorno il 3 dicembre". È certamente una verità innegabile: il rispetto, la cura e l'attenzione verso chi vive una condizione di fragilità non possono conoscere calendario, né andare in vacanza. Tuttavia, sminuire il valore di questa Giornata rifugiandosi nel pensiero laterale della quotidianità rischia di essere un esercizio di stile che depotenzia un momento importante perché il senso profondo delle Giornate Mondiali non sta nel confinare l'attenzione in 24 ore, ma nella necessaria funzione di fermarsi.
Abbiamo bisogno, per questo, di una sosta collettiva per riflettere, per fare un bilancio di quanto fatto e di quanto manca, per poi continuare o ripartire concretamente con maggiore consapevolezza, per cui, come accade per ogni grande tema civile, il 3 dicembre "Giornata Internazionale delle persone con disabilità" è il punto nave essenziale per correggere la rotta verso una società più giusta, trasformando l'emozione di un giorno nell'azione di tutto l'anno.
L'azione concreta a favore della disabilità risulta equa ed efficace a condizione che vengano declinate attraverso il verbo includere, non al passato (tanto...abbiamo fatto), né tantomeno al futuro (tanto ancora...faremo), ma al tempo che si vive perché, per non essere davvero retorici, l'inclusione va declinata al presente. Questo aspetto tuttavia pare non riguardi "l'assistenza specialistica scolastica" della Città di Trani dove si sta facendo, è questa la triste impressione, la classica melina con un rimpallo di attività che viaggiano A/R fra il Comune di Trani: sono note le dichiarazioni del Sindaco avv. Amedeo Bottaro "le risorse economiche ci sono" , le parole del V.Sindaco avv. Fabrizio Ferrante, titolare anche della delega assessorile alle politiche attive per la diversabilità, "voglio rassicurare le famiglie" e del Dirigente competente al ramo dott. Alessandro Attolico che con solerzia prima invia il 06 novembre c.a. (prot.00074131/2025 dd.07.11.2025) una nota ai Dirigenti Scolastici di Trani e Bisceglie chiedendo di inviare entro il 17/11 le "segnalazioni ex art.10 del Regolamento (...) degli alunni con disabilità" quindi che hanno necessità dell'assistenza specialistica scolastica per poi una volta ricevuti, con la stessa solerzia, riscrivere agli stessi Dirigenti Scolastici per chiedere ulteriori informazioni sugli alunni da poter fornire all'equipe medica della Asl BT che si dovrà occupare di valutare, caso per caso, la necessità di assegnare le ore di assistenza specialistica a chi non è in possesso del famigerato pezzo di carta che attesta la "grave gravità"(L.104 art.3 comma 3), un muro all'inclusione piena inserito nel Regolamento che fu approvato nell'aprile di quest'anno.
Nessuno ha dimenticato l'appello accorato delle famiglie, che in una intervista chiedevano di ripristinare almeno le tre ore di assistenza di cui beneficiavano fino allo scorso anno scolastico e che dallo scorso mese di ottobre non vengono più erogate ai bambini che hanno oggettivi impedimenti, nessuno ha dimenticato le richieste incessanti degli stessi insegnanti ed educatori, nessuno può ignorare ciò che grida la documentazione medica dei bambini: lo esige l'inclusione.
Aggiornamento della questione: le novità.
L'ultimo aggiornamento istituzionale è legato al Consiglio Comunale straordinario che si è tenuto lo scorso 25 novembre, la seduta era dedicata alle risposte dell'Amministrazione alle interrogazioni scritte formulate dai consiglieri comunali. In quello stesso contesto era prevista anche la possibilità di formulare quesiti in forma verbale, occasione che non ha perso Vito Branà, capogruppo del Movimento 5Stelle, che si è rivolto così al Vice Sindaco Ferrante: "Sul discorso dell'assistenza specialistica – ha detto Vito Branà - eravamo rimasti al fatto che l'Amministrazione aspettava da parte dei plessi (scolastici) i nominativi dei bambini che non erano rientrati nella prima fase. Avrei bisogno di capire lo stato dell'arte di questa procedura e eventualmente (...) una data di scadenza per quanto riguarda l'invio di questi nuovi nominativi, (poi) che cosa succede per quelli che ancora sono in procinto di effettuare le visite e quindi sono ancora in bilico. Siccome su questo argomento direttamente il Sindaco aveva preso un impegno importante, soprattutto nei confronti di queste famiglie che erano state escluse, quindi faccio questa interrogazione però senza strumentalizzare, penso che sia una cosa importante per tutti noi, per l'argomento che stiamo affrontando".
Vito Branà quindi ha sollevato la preoccupazione per i bambini che, pur avendo beneficiato di ore di assistenza negli anni precedenti, si sono visti temporaneamente esclusi dal nuovo assetto, in attesa di una ridefinizione delle loro posizioni, una battaglia che vede impegnati tutta l'opposizione politica in Consiglio Comunale (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Filiberto Palumbo Sindaco), i Movimenti Civici, vedi RispettiAmo Trani o Articolo97, le Famiglie, gli Educatori, i Dirigenti Scolastici stessi, ma anche da chi con tenacia ha fatto sentire più volte la propria voce dallo scorso mesi di maggio, persone che hanno ricoperto ruoli istituzionali come la dott.ssa Rosa Uva, si è impegnata soprattutto sul versante educativo e lo ha fatto da docente e da già assessora ai servizi sociali della Città di Trani, o anche l'avv. Mariagrazia Cinquepalmi, già consigliera comunale ed attuale esponente del movimento Trani2026, che vuole ancora vederci chiaro in particolare sull'aspetto finanziario.
La posizione dell'Amministrazione per voce del Vicesindaco Fabrizio Ferrante (rif. Consiglio Comunale del 25 novembre 2025)
A rispondere è stato il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Attive per la Diversabilità, Fabrizio Ferrante, che ha chiarito l'approccio dell'Amministrazione, basato sull'introduzione di un nuovo regolamento.
L'obiettivo principale del nuovo regolamento, ha spiegato Ferrante, è stato raggiunto: gli studenti con disabilità grave ricevono ora un monte ore di assistenza specialistica "appropriata" (4, 5, 6, 7 ore), superando il precedente sistema che prevedeva genericamente solo tre ore per tutti.
La Procedura per le Deroghe
Per quanto riguarda i ragazzi rimasti fuori dall'avviso iniziale – inclusi quelli con disabilità meno gravi (art. 3, comma 1) o altre esigenze – il Vicesindaco ha dettagliato il percorso individuato per le deroghe al regolamento:
I Casi in Attesa di Certificazione
Un altro punto, sollevato in Consiglio, riguardava gli studenti che hanno presentato domanda, ma sono ancora in attesa di effettuare le visite necessarie per l'ottenimento della certificazione. In questo caso, l'Amministrazione si trova nell'impossibilità di procedere e sta sollecitando gli uffici dell'ASL affinché le visite vengano svolte il prima possibile.
Al Vicesindaco Fabrizio Ferrante, a cui va dato certamente merito di aver dato impulso concreto sul territorio alle attività a favore della disabilità , il progetto Trani Autism Friendly è lì a dimostrarlo, la comunità chiede con forza di non arroccarsi dietro un gli articoli di un regolamento che come tutti i regolamenti nasce imperfetto o quantomeno migliorabile, a lui che la questione la conosce bene, vivendola da vicino, viene chiesto di aprirsi a soluzioni di buon senso considerato che proprio in conclusione del suo intervento ha ribadito di essere consapevole dell'ansia generata tra le famiglie in attesa dell'esito di valutazione dell'ASL Bat. Siamo sicuri che questa non sia l'unica via per recuperare le istanze non previste dal filtro iniziale del regolamento, la cui validità non può essere dimostrata solo dal fatto che anche altri Comuni (come Barletta) lo stanno adottando. L'auspicio è che Fabrizio Ferrante si spogli per una volta del ruolo istituzionale e vesta quello di padre, più consono alla questione che attanaglia non poche famiglie tranesi.
Abbiamo bisogno, per questo, di una sosta collettiva per riflettere, per fare un bilancio di quanto fatto e di quanto manca, per poi continuare o ripartire concretamente con maggiore consapevolezza, per cui, come accade per ogni grande tema civile, il 3 dicembre "Giornata Internazionale delle persone con disabilità" è il punto nave essenziale per correggere la rotta verso una società più giusta, trasformando l'emozione di un giorno nell'azione di tutto l'anno.
L'azione concreta a favore della disabilità risulta equa ed efficace a condizione che vengano declinate attraverso il verbo includere, non al passato (tanto...abbiamo fatto), né tantomeno al futuro (tanto ancora...faremo), ma al tempo che si vive perché, per non essere davvero retorici, l'inclusione va declinata al presente. Questo aspetto tuttavia pare non riguardi "l'assistenza specialistica scolastica" della Città di Trani dove si sta facendo, è questa la triste impressione, la classica melina con un rimpallo di attività che viaggiano A/R fra il Comune di Trani: sono note le dichiarazioni del Sindaco avv. Amedeo Bottaro "le risorse economiche ci sono" , le parole del V.Sindaco avv. Fabrizio Ferrante, titolare anche della delega assessorile alle politiche attive per la diversabilità, "voglio rassicurare le famiglie" e del Dirigente competente al ramo dott. Alessandro Attolico che con solerzia prima invia il 06 novembre c.a. (prot.00074131/2025 dd.07.11.2025) una nota ai Dirigenti Scolastici di Trani e Bisceglie chiedendo di inviare entro il 17/11 le "segnalazioni ex art.10 del Regolamento (...) degli alunni con disabilità" quindi che hanno necessità dell'assistenza specialistica scolastica per poi una volta ricevuti, con la stessa solerzia, riscrivere agli stessi Dirigenti Scolastici per chiedere ulteriori informazioni sugli alunni da poter fornire all'equipe medica della Asl BT che si dovrà occupare di valutare, caso per caso, la necessità di assegnare le ore di assistenza specialistica a chi non è in possesso del famigerato pezzo di carta che attesta la "grave gravità"(L.104 art.3 comma 3), un muro all'inclusione piena inserito nel Regolamento che fu approvato nell'aprile di quest'anno.
Nessuno ha dimenticato l'appello accorato delle famiglie, che in una intervista chiedevano di ripristinare almeno le tre ore di assistenza di cui beneficiavano fino allo scorso anno scolastico e che dallo scorso mese di ottobre non vengono più erogate ai bambini che hanno oggettivi impedimenti, nessuno ha dimenticato le richieste incessanti degli stessi insegnanti ed educatori, nessuno può ignorare ciò che grida la documentazione medica dei bambini: lo esige l'inclusione.
Aggiornamento della questione: le novità.
L'ultimo aggiornamento istituzionale è legato al Consiglio Comunale straordinario che si è tenuto lo scorso 25 novembre, la seduta era dedicata alle risposte dell'Amministrazione alle interrogazioni scritte formulate dai consiglieri comunali. In quello stesso contesto era prevista anche la possibilità di formulare quesiti in forma verbale, occasione che non ha perso Vito Branà, capogruppo del Movimento 5Stelle, che si è rivolto così al Vice Sindaco Ferrante: "Sul discorso dell'assistenza specialistica – ha detto Vito Branà - eravamo rimasti al fatto che l'Amministrazione aspettava da parte dei plessi (scolastici) i nominativi dei bambini che non erano rientrati nella prima fase. Avrei bisogno di capire lo stato dell'arte di questa procedura e eventualmente (...) una data di scadenza per quanto riguarda l'invio di questi nuovi nominativi, (poi) che cosa succede per quelli che ancora sono in procinto di effettuare le visite e quindi sono ancora in bilico. Siccome su questo argomento direttamente il Sindaco aveva preso un impegno importante, soprattutto nei confronti di queste famiglie che erano state escluse, quindi faccio questa interrogazione però senza strumentalizzare, penso che sia una cosa importante per tutti noi, per l'argomento che stiamo affrontando".
Vito Branà quindi ha sollevato la preoccupazione per i bambini che, pur avendo beneficiato di ore di assistenza negli anni precedenti, si sono visti temporaneamente esclusi dal nuovo assetto, in attesa di una ridefinizione delle loro posizioni, una battaglia che vede impegnati tutta l'opposizione politica in Consiglio Comunale (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Filiberto Palumbo Sindaco), i Movimenti Civici, vedi RispettiAmo Trani o Articolo97, le Famiglie, gli Educatori, i Dirigenti Scolastici stessi, ma anche da chi con tenacia ha fatto sentire più volte la propria voce dallo scorso mesi di maggio, persone che hanno ricoperto ruoli istituzionali come la dott.ssa Rosa Uva, si è impegnata soprattutto sul versante educativo e lo ha fatto da docente e da già assessora ai servizi sociali della Città di Trani, o anche l'avv. Mariagrazia Cinquepalmi, già consigliera comunale ed attuale esponente del movimento Trani2026, che vuole ancora vederci chiaro in particolare sull'aspetto finanziario.
La posizione dell'Amministrazione per voce del Vicesindaco Fabrizio Ferrante (rif. Consiglio Comunale del 25 novembre 2025)
A rispondere è stato il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Attive per la Diversabilità, Fabrizio Ferrante, che ha chiarito l'approccio dell'Amministrazione, basato sull'introduzione di un nuovo regolamento.
L'obiettivo principale del nuovo regolamento, ha spiegato Ferrante, è stato raggiunto: gli studenti con disabilità grave ricevono ora un monte ore di assistenza specialistica "appropriata" (4, 5, 6, 7 ore), superando il precedente sistema che prevedeva genericamente solo tre ore per tutti.
La Procedura per le Deroghe
Per quanto riguarda i ragazzi rimasti fuori dall'avviso iniziale – inclusi quelli con disabilità meno gravi (art. 3, comma 1) o altre esigenze – il Vicesindaco ha dettagliato il percorso individuato per le deroghe al regolamento:
- Richiesta ai Dirigenti Scolastici: Era stata fissata una deadline al 17 novembre per l'invio delle richieste di alunni che necessitano di assistenza pur non avendo la certificazione di gravità, come ad esempio i ragazzi iperattivi.
- Specificazione degli Elenchi: A seguito dell'invio di elenchi iniziali, il Comune ha chiesto ai Dirigenti una documentazione più dettagliata, entro il 21 novembre, per capire se fossero state già applicate tutte le misure previste dalla normativa (come la Legge 170/2010 per DSA/BES), prima di richiedere l'intervento degli educatori.
- Valutazione Tecnica dell'ASL: L'Assessore ha sottolineato come la valutazione non spetti al Comune, ma all'équipe d'Ambito, composta dai servizi sociali di Trani e Bisceglie, con la supervisione della Neuropsichiatria e del CAT della ASL-BAT. Questa équipe si riunirà per analizzare le domande e stabilire quali possano costituire effettivamente una deroga.
I Casi in Attesa di Certificazione
Un altro punto, sollevato in Consiglio, riguardava gli studenti che hanno presentato domanda, ma sono ancora in attesa di effettuare le visite necessarie per l'ottenimento della certificazione. In questo caso, l'Amministrazione si trova nell'impossibilità di procedere e sta sollecitando gli uffici dell'ASL affinché le visite vengano svolte il prima possibile.
Al Vicesindaco Fabrizio Ferrante, a cui va dato certamente merito di aver dato impulso concreto sul territorio alle attività a favore della disabilità , il progetto Trani Autism Friendly è lì a dimostrarlo, la comunità chiede con forza di non arroccarsi dietro un gli articoli di un regolamento che come tutti i regolamenti nasce imperfetto o quantomeno migliorabile, a lui che la questione la conosce bene, vivendola da vicino, viene chiesto di aprirsi a soluzioni di buon senso considerato che proprio in conclusione del suo intervento ha ribadito di essere consapevole dell'ansia generata tra le famiglie in attesa dell'esito di valutazione dell'ASL Bat. Siamo sicuri che questa non sia l'unica via per recuperare le istanze non previste dal filtro iniziale del regolamento, la cui validità non può essere dimostrata solo dal fatto che anche altri Comuni (come Barletta) lo stanno adottando. L'auspicio è che Fabrizio Ferrante si spogli per una volta del ruolo istituzionale e vesta quello di padre, più consono alla questione che attanaglia non poche famiglie tranesi.

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