Cronaca

Operazione Xiphas: controlli sul pesce anche nei ristoranti tranesi

La Guardia Costiera ha sequestrato oltre 120 chili di prodotto ittico fra Barletta e Trani

Coordinata dal Capo del Compartimento marittimo di Molfetta, Enrico Cincotti, anche nel circondario marittimo di Barletta si è svolta l'Operazione della Guardia Costiera denominata Xiphas, alla quale hanno partecipato complessivamente 20 militari delle Capitanerie e che ha visto il coinvolgimento dei veterinari del "Servizio Ispezione degli Alimenti di Origine Animale" - AREA B della ASL BAT, diretto dal dott. Biagio Curci. L'operazione mirava alla ricostruzione della filiera e la corretta etichettatura dei prodotti ittici, al controllo del rispetto delle taglie minime del pescato, alla ricerca di eventuali frodi perpetrate a danno dei consumatori.

Ben 226 sono stati i controlli effettuati fra Barletta e Trani, di cui 87 nella grande distribuzione (compresi i due noti ipermercati di una grande catena nazionale) e al dettaglio, con oltre 120 chili di prodotto ittico sequestrato fra saraghi, triglie, polipi e oltre 75 chili di vongole veraci presso un grosso centro di distribuzione di Barletta. 17 sono stati i ristoranti controllati, fra cui alcuni fra i più noti nel porto di Trani.



A finire sotto la lente della Capitaneria e dei veterinari è stato pesce in cattivo stato di conservazione o la cui etichettatura non ha convinto del tutto i militari. Anche in questo caso sono emerse frodi in commercio poste in essere da venditori senza scrupoli. Sono state elevate contravvenzioni per oltre 2000 euro e 3 persone segnalate alla competente Autorità Giudiziaria.

Fra gli altri, in piazza Marina a Barletta, in occasione di controlli notturni, è stato multato l'ennesimo camionista privo di autorizzazione sanitaria per il trasporto di sostanze alimentari. Il Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo, Giuseppe Stola, invita i consumatori di Barletta e di Trani ma anche dell'entroterra, dove pure è stato multato un commerciante (i controlli sono arrivati anche ad Andria, Minervino, Spinazzola, Canosa), a segnalare alla Guardia Costiera, cui la legge affida la sorveglianza sulla pesca e sul commercio dei prodotti ittici, le situazioni poco chiare in materia di etichettatura e della filiera della pesca.
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