Politica
«Ortopedia, il provvedimento su Maldera eccessivamente punitivo»
Cuccovillo (partito Socialista): «Quale futuro per il reparto?»
Trani - venerdì 20 agosto 2010
«In qualità di rappresentante del partito Socialista di Trani si esprime la più profonda preoccupazione per la situazione creatasi presso l'unità complessa di ortopedia di Trani, perché a prescindere dal fatto umano del primario Maldera, il nodo giordano è tutto politico in quanto qualunque siano le future risoluzioni sul provvedimento di licenziamento, detto reparto è destinato a non essere utile e funzionale ai cittadini e quindi ad essere prima o poi chiuso.
Infatti a fronte di locali completamente ristrutturati e sistemati (e di questo ne diamo atto al direttore generale Rocco Canosa che provvide fra i suoi primi atti, ad attivare i lavori di modernizzazione di ben tre reparti e più precisamente di ortopedia, chirurgia e ginecologia), esiste un oggettivo disservizio in quanto con soli tre medici ortopedici non è possibile offrire una assistenza 24 ore su 24 ne è possibile programmare corsi di aggiornamento agli stessi medici ed infermieri.
Come socialisti tranesi intendiamo andare oltre la semplice preoccupazione e protesta e offriamo una soluzione che darebbe non solo un senso alle spese di ristrutturazione e spostamento del reparto dal terzo al primo piano, ma che offrirebbe – finalmente – un salto di qualità del servizio, a tutti coloro che dovessero usufruire delle prestazioni ortopediche.
In quest'ottica proponiamo l'accorpamento tra Trani e Bisceglie dei reparti di ortopedia e chirurgia in modo che si crei in ognuna di queste città un grande, funzionale e efficiente reparto (e quindi, ad esempio, ortopedia a Trani e chirurgia a Bisceglie). In tal caso all'ortopedia di Trani con i suoi attuali tre medici si aggiungerebbero i quattro che fanno servizio a Bisceglie (oltre il primario) e quindi ecco pronto un signor reparto la cui composizione ed attuazione deve (e sottolineamo deve) tenere conto degli spazi a disposizione e della modernità della struttura. E su questo Trani non ha nulla da temere perchè come menzionato precedentemente sono stati di recente effettuati i lavori di ammodernamento. Se questo non avverrà si continuerà a lavorare in affanno e si ripeteranno sempre più spesso i periodi di servizio a scartamento ridotto.
Per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, sia a quelle di centrosinistra affinchè si risveglino dal torpore estivo e si impegnino in una battaglia unitaria e sia a quelle di centro destra di tenere la spalla diritta perché troppi se e troppi ma arrivano da Bisceglie che per mero campanilismo si trincera dietro la forza oggettiva di europarlamentari, deputati, consiglieri regionali che Trani non ha.
Domanda al sindaco: perché non invoglia l'intero Consiglio comunale di Trani a discutere dell'ubicazione di una nuova grande struttura (c'è già il placet regionale) unica fra Trani e Bisceglie? Si vuole forse far entrare in gioco Molfetta o Corato? Discutiamo, non stiamo fermi!
Infine massimo rispetto per le autorità intervenute nella vicenda del dottor Maldera, anche in considerazione del fatto che occorre salvaguardare la questione morale, da noi ritenuta importantissima, ma nel contempo riteniamo che il provvedimento da parte della Asl sia eccessivamente penalizzante e punitivo per questo professionista che tra l'altro ha portato lustro in un ospedale che certamente non sempre ha brillato. Per questo si può pensare ad una sospensione del licenziamento e nel contempo ad un altro provvedimento disciplinare previsto dal testo unico riguardante lo statuto degli impiegati civili dello Stato e DPR 3/57 quali ad esempio la censura, la riduzione dello stipendio o la sospensione della qualifica (nello specifico quella di primario). Tutto questo in attesa degli eventuali sviluppi giudiziari, ma che nel contempo permetterebbe al professionista di svolgere il proprio lavoro di ortopedico in un reparto che già con la sua presenza apre solo il mattino e che con la sua assenzia invece chiuderà certamente. Per favore a riguardo del pianeta sanità non aggiungiamo danni ai nostri cittadini».
Nicola Cuccovillo
Resposanbile partito Socialista Trani
Infatti a fronte di locali completamente ristrutturati e sistemati (e di questo ne diamo atto al direttore generale Rocco Canosa che provvide fra i suoi primi atti, ad attivare i lavori di modernizzazione di ben tre reparti e più precisamente di ortopedia, chirurgia e ginecologia), esiste un oggettivo disservizio in quanto con soli tre medici ortopedici non è possibile offrire una assistenza 24 ore su 24 ne è possibile programmare corsi di aggiornamento agli stessi medici ed infermieri.
Come socialisti tranesi intendiamo andare oltre la semplice preoccupazione e protesta e offriamo una soluzione che darebbe non solo un senso alle spese di ristrutturazione e spostamento del reparto dal terzo al primo piano, ma che offrirebbe – finalmente – un salto di qualità del servizio, a tutti coloro che dovessero usufruire delle prestazioni ortopediche.
In quest'ottica proponiamo l'accorpamento tra Trani e Bisceglie dei reparti di ortopedia e chirurgia in modo che si crei in ognuna di queste città un grande, funzionale e efficiente reparto (e quindi, ad esempio, ortopedia a Trani e chirurgia a Bisceglie). In tal caso all'ortopedia di Trani con i suoi attuali tre medici si aggiungerebbero i quattro che fanno servizio a Bisceglie (oltre il primario) e quindi ecco pronto un signor reparto la cui composizione ed attuazione deve (e sottolineamo deve) tenere conto degli spazi a disposizione e della modernità della struttura. E su questo Trani non ha nulla da temere perchè come menzionato precedentemente sono stati di recente effettuati i lavori di ammodernamento. Se questo non avverrà si continuerà a lavorare in affanno e si ripeteranno sempre più spesso i periodi di servizio a scartamento ridotto.
Per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, sia a quelle di centrosinistra affinchè si risveglino dal torpore estivo e si impegnino in una battaglia unitaria e sia a quelle di centro destra di tenere la spalla diritta perché troppi se e troppi ma arrivano da Bisceglie che per mero campanilismo si trincera dietro la forza oggettiva di europarlamentari, deputati, consiglieri regionali che Trani non ha.
Domanda al sindaco: perché non invoglia l'intero Consiglio comunale di Trani a discutere dell'ubicazione di una nuova grande struttura (c'è già il placet regionale) unica fra Trani e Bisceglie? Si vuole forse far entrare in gioco Molfetta o Corato? Discutiamo, non stiamo fermi!
Infine massimo rispetto per le autorità intervenute nella vicenda del dottor Maldera, anche in considerazione del fatto che occorre salvaguardare la questione morale, da noi ritenuta importantissima, ma nel contempo riteniamo che il provvedimento da parte della Asl sia eccessivamente penalizzante e punitivo per questo professionista che tra l'altro ha portato lustro in un ospedale che certamente non sempre ha brillato. Per questo si può pensare ad una sospensione del licenziamento e nel contempo ad un altro provvedimento disciplinare previsto dal testo unico riguardante lo statuto degli impiegati civili dello Stato e DPR 3/57 quali ad esempio la censura, la riduzione dello stipendio o la sospensione della qualifica (nello specifico quella di primario). Tutto questo in attesa degli eventuali sviluppi giudiziari, ma che nel contempo permetterebbe al professionista di svolgere il proprio lavoro di ortopedico in un reparto che già con la sua presenza apre solo il mattino e che con la sua assenzia invece chiuderà certamente. Per favore a riguardo del pianeta sanità non aggiungiamo danni ai nostri cittadini».
Nicola Cuccovillo
Resposanbile partito Socialista Trani
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 

j.jpg)




.jpg)
.jpg)