
Vita di città
Otto marzo, fiocchi rosa per la città
Nasce anche a Trani il comitato che dà voce alle donne. Questa mattina un flashmob. La provocazione: «Trani, basta stare zitta!»
Trani - martedì 8 marzo 2011
C'è stato stamattina a Trani, in occasione della festa della donna, un flash mob: "Fiocchi rosa per la città", organizzato dal comitato "Se non ora quando" di Trani. Il comitato segue le orme dell'omonimo movimento nazionale nato in occasione della mobilitazione delle donne del 13 febbraio ed è attivo su facebook. Il flash mob è consistito nell'esposizione di due striscioni e nell'apporre dei fiocchi rosa sulle statue della città. Uno striscione con il nome del gruppo è stato fatto calare dal boschetto della villa, dov'è stato presentato il comitato; mentre l'altro era visibile all'altezza del mercato e arrecava le scritte in tranese, arabo e albanese: "Trani, basta stare zitta!".
Una delle amministratrici del gruppo facebook, Cinzia Di Meo, spiega le finalità della nascita del comitato: «Noi aderiamo all'urlo delle donne del 13 febbraio su un disagio sociale che riguarda tutta la società italiana, a partire dalla piaga del precariato sino al mondo della sanità e degli studenti». Il movimento non segue alcun partito politico, perchè - ci tiene a ribadire Cinzia - «siamo stanchi della politica nazionale e territoriale. Noi donne non vogliamo più amare part time e fare figli a progetto. La politica sta dimenticando e minacciando i nostri diritti sociali, sta distruggendo la scuola. A Trani l'indignazione parte dalla dimostrazione che i laureati sono costretti ad aprire pizzerie e paninoteche, o se lavorano sono condannati agli abusi di potere e a subire l'arroganza sui posti di lavoro. L'Italia, nata da Roma, dalla culla della civiltà, sta dando nel mondo un'immagine di scandalo, e la sinistra sta zitta. Per questo noi non ci schieriamo».
Sulla pagina facebook si potranno trovare anche le date degli appuntamenti nazionali ai quali parteciperà il gruppo.
Una delle amministratrici del gruppo facebook, Cinzia Di Meo, spiega le finalità della nascita del comitato: «Noi aderiamo all'urlo delle donne del 13 febbraio su un disagio sociale che riguarda tutta la società italiana, a partire dalla piaga del precariato sino al mondo della sanità e degli studenti». Il movimento non segue alcun partito politico, perchè - ci tiene a ribadire Cinzia - «siamo stanchi della politica nazionale e territoriale. Noi donne non vogliamo più amare part time e fare figli a progetto. La politica sta dimenticando e minacciando i nostri diritti sociali, sta distruggendo la scuola. A Trani l'indignazione parte dalla dimostrazione che i laureati sono costretti ad aprire pizzerie e paninoteche, o se lavorano sono condannati agli abusi di potere e a subire l'arroganza sui posti di lavoro. L'Italia, nata da Roma, dalla culla della civiltà, sta dando nel mondo un'immagine di scandalo, e la sinistra sta zitta. Per questo noi non ci schieriamo».
Sulla pagina facebook si potranno trovare anche le date degli appuntamenti nazionali ai quali parteciperà il gruppo.










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