Religioni
«Padre Annibale M. Di Francia, il Santo dell'Eucarestia»
Intervento dell'Arcivescovo Giovan Battista Pichierri
Trani - lunedì 4 luglio 2005
« Carissimi, la città di Trani attraverso un atto formale della pubblica Amministrazione iscrive S. Annibale Maria di Francia tra i suoi cittadini onorari, e tutta la Chiesa diocesana gioisce con i Padri Rogazionisti e le Suore del Divino Zelo nel primo anniversario della canonizzazione del Santo, avvenuta il 16 maggio dello scorso anno ad opera del Santo Padre, il servo di Dio Giovanni Paolo II. La giornata odierna è per le due famiglie religiose del S. Annibale una ricorrenza annuale, in cui si celebra la festa del 1° luglio in onore di Gesù Sacramentato, quando per la prima volta fu intronizzato nella prima Cappella della "Case Avignone".
La Chiesa diocesana, ed in particolare le Chiese locali di Trani e di Corato, esprimono lode e riconoscenza alle due Congregazioni, nate dal carisma «Rogate» di S. Annibale per l'evento della canonizzazione del loro Fondatore, che li coinvolge direttamente; ed esprimono altresì la riconoscenza per la testimonianza che esse danno sul nostro territorio come parte integrante di Chiesa che annunzia e costruisce il regno di Dio con l'evangelizzazione e la promozione umana; e con la testimonianza della carità che nel «Rogate» ha il suo vertice in quanto implora dal "Padrone delle messe gli operai della messe". (Lc 10,2).
Ancor oggi, i Padri Rogazionisti e le Suore del Divino zelo evangelizzano con la loro vita consacrata i valori del Regno (povertà-ubbidienza e amore casto e gratuito) ed offrono il loro servizio:
• nella parrocchia di Fatima in Trani
• nella casa di spiritualità in Trani
• nelle case di accoglienza dei ragazzi in Trani e in Corato.Annuncio – La santità si S. Annibale è eminentemente Eucaristica. Egli, nato a Messina il 5.VII.1851, giovanissimo intuì per divina ispirazione il primato della preghiera nella pastorale delle vocazioni. Le parole di Gesù: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate il padrone delle messe, perché mandi operai nella sua messe" (Mt 9.37-38; Lc 10,2) le tradusse concretamente nelle dueIstituzioni di Vita consacrata. Fu sacerdote secondo il cuore di Cristo: mite e forte, misericordioso e zelante. Si spese tutto per la salvezza delle anime. Il suo amore preferenziale fu per i poveri e l'infanzia abbandonata. Fu direttore spirituale di anime elette come la Serva di Dio «Luisa Piccarreta» di Corato.
È unanimemente riconosciuto come «vero padre degli orfani e dei poveri» e come «autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale». In Trani operava già in quegli anni don Giuseppe Rossi (1876-1942), il quale fondò l'Orfanotrofio «Casa paterna di Gesù Redentore» con una Congregazione di anime consacrate: «Le piccole operaie dell'infanzia abbandonata del S. Cuore». Il Can. Annibale si complimentava con lui senza invidia e gelosia scrivendogli «mi è stato oltremodo grato l'invito da Lei fattomi per visitare il suo nascente Orfanotrofio per i fanciulli abbandonati e consacrato all'adorabile Cuore di Gesù. Le assicuro che ne riporto le più belle impressioni».Conclusioni – Carissimi, la festa di S. Annibale che celebriamo in questo giorno dell'Eucaristia, tanto caro ai figli spirituali del Santo, ma anche a noi tutti così importante in questo anno straordinario dell'Eucaristia, deve stimolarci ad essere santi come Dio ci vuole e a produrre i frutti della santità: giustizia, amore, pace. La nostra Chiesa diocesana ed in particolare la Chiesa di Trani che si fregia di aver iscritto nella sua anagrafe il nome di S. Annibale come cittadino onorario, accolga Gesù Eucaristia come lo accoglieva il nostro Santo concittadino: come il Signore che fa di noi una sola cosa in Lui, rendendo capaci di realizzarci in una società che include già i valori del regno eterno: verità e vita, santità e grazia, giustizia, amore, pace. S. Annibale benedica i nostri bambini e fanciulli: ci protegga e ci difenda da ogni pericolo dell'anima e del corpo. Amen.Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo
La Chiesa diocesana, ed in particolare le Chiese locali di Trani e di Corato, esprimono lode e riconoscenza alle due Congregazioni, nate dal carisma «Rogate» di S. Annibale per l'evento della canonizzazione del loro Fondatore, che li coinvolge direttamente; ed esprimono altresì la riconoscenza per la testimonianza che esse danno sul nostro territorio come parte integrante di Chiesa che annunzia e costruisce il regno di Dio con l'evangelizzazione e la promozione umana; e con la testimonianza della carità che nel «Rogate» ha il suo vertice in quanto implora dal "Padrone delle messe gli operai della messe". (Lc 10,2).
Ancor oggi, i Padri Rogazionisti e le Suore del Divino zelo evangelizzano con la loro vita consacrata i valori del Regno (povertà-ubbidienza e amore casto e gratuito) ed offrono il loro servizio:
• nella parrocchia di Fatima in Trani
• nella casa di spiritualità in Trani
• nelle case di accoglienza dei ragazzi in Trani e in Corato.Annuncio – La santità si S. Annibale è eminentemente Eucaristica. Egli, nato a Messina il 5.VII.1851, giovanissimo intuì per divina ispirazione il primato della preghiera nella pastorale delle vocazioni. Le parole di Gesù: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate il padrone delle messe, perché mandi operai nella sua messe" (Mt 9.37-38; Lc 10,2) le tradusse concretamente nelle dueIstituzioni di Vita consacrata. Fu sacerdote secondo il cuore di Cristo: mite e forte, misericordioso e zelante. Si spese tutto per la salvezza delle anime. Il suo amore preferenziale fu per i poveri e l'infanzia abbandonata. Fu direttore spirituale di anime elette come la Serva di Dio «Luisa Piccarreta» di Corato.
È unanimemente riconosciuto come «vero padre degli orfani e dei poveri» e come «autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale». In Trani operava già in quegli anni don Giuseppe Rossi (1876-1942), il quale fondò l'Orfanotrofio «Casa paterna di Gesù Redentore» con una Congregazione di anime consacrate: «Le piccole operaie dell'infanzia abbandonata del S. Cuore». Il Can. Annibale si complimentava con lui senza invidia e gelosia scrivendogli «mi è stato oltremodo grato l'invito da Lei fattomi per visitare il suo nascente Orfanotrofio per i fanciulli abbandonati e consacrato all'adorabile Cuore di Gesù. Le assicuro che ne riporto le più belle impressioni».Conclusioni – Carissimi, la festa di S. Annibale che celebriamo in questo giorno dell'Eucaristia, tanto caro ai figli spirituali del Santo, ma anche a noi tutti così importante in questo anno straordinario dell'Eucaristia, deve stimolarci ad essere santi come Dio ci vuole e a produrre i frutti della santità: giustizia, amore, pace. La nostra Chiesa diocesana ed in particolare la Chiesa di Trani che si fregia di aver iscritto nella sua anagrafe il nome di S. Annibale come cittadino onorario, accolga Gesù Eucaristia come lo accoglieva il nostro Santo concittadino: come il Signore che fa di noi una sola cosa in Lui, rendendo capaci di realizzarci in una società che include già i valori del regno eterno: verità e vita, santità e grazia, giustizia, amore, pace. S. Annibale benedica i nostri bambini e fanciulli: ci protegga e ci difenda da ogni pericolo dell'anima e del corpo. Amen.Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo
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