Cronaca
Paletti sulla Trani-Corato: indagato il comandante dei vigili
La procura gli contesta l'abuso d'ufficio e il falso ideologico. 50 paletti sono finiti anche a protezione dell'accesso alla villa di Modugno
Trani - venerdì 6 luglio 2012
9.20
Nuova bufera giudiziaria sul Comune di Trani. Dopo l'interdizione a Giuseppe Affatato, ormai ex dirigente dell'ufficio tecnico, ora nel mirino della procura è finito anche Antonio Modugno, comandante della polizia municipale ed ex dirigente della ripartizione. Proprio n questo ruolo, Modugno si sarebbe reso responsabile tra il marzo e il maggio scorsi dei reati di abuso d'ufficio, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici e invasione di terreni o edifici.
L'inchiesta del pm Giuseppe Maralfa si è chiusa con la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini al colonnello Modugno. Tutto è incentrato su una determina, la 153 del 3 maggio, con cui venivano affidati alla Ciemme di Poggiorsini lavori per 11.400 euro per segnaletica e dissuasori stradali. In particolare paletti che, tra l'altro, erano stati previsti anche sulla provinciale 12, la Trani-Corato, tratto di competenza della Bat. Ebbene per qualsiasi lavoro sulla provinciale - proprio come già accaduto per la segnaletica destinata ai camion in arrivo a Trani e da deviare sull'Andria-Bisceglie - sarebbe stato necessario l'assenso della Bat. Cosa che non sarebbe mai avvenuta. Da qui l'accusa di abuso d'ufficio e invasione di terreni. La curiosità è però che alcuni dei 50 paletti siano finiti anche a protezione dell'accesso alla villa dello stesso comandante, sempre sulla provinciale. ll falso, invece, consisterebbe anche nel dichiarare di aver sistemato la nuova segnaletica davanti al comando dei Carabinieri di Trani su richiesta dello stesso.
La notifica dell'informazione di garanzia giunge quasi in contemporanea con la nomina di Modugno a consigliere nazionale dell'Ancupm, l'associazione nazionale dei comandanti e ufficiali di polizia municipale d'Italia, la cui delegazione di Puglia è stata presieduta dallo stesso Modugno per molti anni.
L'inchiesta del pm Giuseppe Maralfa si è chiusa con la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini al colonnello Modugno. Tutto è incentrato su una determina, la 153 del 3 maggio, con cui venivano affidati alla Ciemme di Poggiorsini lavori per 11.400 euro per segnaletica e dissuasori stradali. In particolare paletti che, tra l'altro, erano stati previsti anche sulla provinciale 12, la Trani-Corato, tratto di competenza della Bat. Ebbene per qualsiasi lavoro sulla provinciale - proprio come già accaduto per la segnaletica destinata ai camion in arrivo a Trani e da deviare sull'Andria-Bisceglie - sarebbe stato necessario l'assenso della Bat. Cosa che non sarebbe mai avvenuta. Da qui l'accusa di abuso d'ufficio e invasione di terreni. La curiosità è però che alcuni dei 50 paletti siano finiti anche a protezione dell'accesso alla villa dello stesso comandante, sempre sulla provinciale. ll falso, invece, consisterebbe anche nel dichiarare di aver sistemato la nuova segnaletica davanti al comando dei Carabinieri di Trani su richiesta dello stesso.
La notifica dell'informazione di garanzia giunge quasi in contemporanea con la nomina di Modugno a consigliere nazionale dell'Ancupm, l'associazione nazionale dei comandanti e ufficiali di polizia municipale d'Italia, la cui delegazione di Puglia è stata presieduta dallo stesso Modugno per molti anni.