Turismo

Pescaturismo. Per Cuccovillo "ennesima opportunità persa per la nostra città"

Trani non ha aderito al progetto ministeriale

«In data 7 giugno (prot.197511/F3 B1) l'Assessorato al turismo della Provincia di Bari inviava una missiva a 9 città costiere fra cui anche Trani facendo presente che era stato predisposto da questo assessorato un progetto multisettoriale integrato di pescaturismo ed Ittiturismo che prevedeva di "mettere a sistema2 i Comuni costieri della provincia. Tale sistema per molti versi innovativo di turismo eco-sostenibile aveva lo scopo di consentire ai Comuni aderenti sia di valorizzare il proprio ambiente costiero e sia quello di promuovere "la propria storia, l'architettura, la cultura territoriale, i prodotti tipici territoriali, i prodotti ittici locali, nonché le modalità di pesca tipica e le tradizioni culinarie locali".

Ne conseguiva che l'iniziativa era …"appetibile" ed interessante e quindi "un'occasione di marketing strategico territoriale, il cui valore – scriveva l'Assessore provinciale al nostro Sindaco - non può certamente sfuggire all'attenzione dl Comune da Lei rappresentata". La lettera si concludeva con l'invito a dare l'adesione entro brevi termini e con allegato l'informativa del progetto. Con detto progetto venivano previste escursioni in mare a bordo dei pescherecci dei nostri pescatori con l'occasione di vivere direttamente l'esperienza di una battuta di pesca per poi ulteriormente rilassarsi con la degustazione del pescato che veniva cucinato sulla stessa imbarcazione con l'aggiunta di assaporare anche i nostri prodotti locali (vino, olio, frutta, ecc.).

Pertanto con tale iniziativa si andava ad integrare la pesca artigianale divulgando la pesca professionale e sportiva oltre alle tradizioni tipiche delle marinerie locali: per raggiungere questi scopi veniva prevista per i proprietari di navi da pesca, costiera e ravvicinata, siano essi singoli, imprese o cooperative, di ospitare a bordo delle proprie imbarcazioni oltre una decina di persone, diverse dall'equipaggio, per lo svolgimento di attività turistico-ricreative.
E' evidente che questo Pescaturismo è sì un'opportunità per scoprire le coste della provincia, ma è anche un modo per i nostri pescatori di incrementare il proprio reddito oltre a rappresentare una serie di sbocchi occupazionali per una categoria, spesso sottoposta, in particolare nel periodo estivo a seguito del fermo biologico, a non poter svolgere il proprio lavoro e che quindi potrebbero utilizzare i pescherecci per accompagnare i turiti nel Pescaturismo.

E che fosse inoltre una grande opportunità di sviluppare turismo anche verso un target di utenti non del circondario ma anche di fuori regione se non di altra nazionalità lo dimostra il fatto che l'amministrazione di Mola (città tanto più piccola della nostra Trani) si è mossa da circa due anni promuovendo questa forma di turismo legata al mare che ha avuto così successo tanto che sono riusciti a sottoscrivere un accordo, con la COSTA CROCIERE ai cui ospiti viene segnalata la gita in peschereccio con relativa battuta di pesca e degustazione dei prodotti locali.

Se poi aggiungiamo che questa attività è regolamentata da un decreto ministeriale, che varie associazioni ed enti del settore hanno prodotto addirittura un manuale rivolto agli operatori del settore, in cui ci sono tutte le regole da rispettare per svolgere detta attività con addirittura un decalogo che consiglia i diversi comportamenti da tenere a seconda del tipo di cliente ospite (chiassoso, introverso, lamentoso, ecc) c'è da essere certi che la proposta di fuggire dall'afa e andare a refrigerarsi facendosi accarezzare dalle brezze del mare su un peschereccio condotto da pescatori esperti per non dire da veri e propri lupi di mare, è una fine matematica del piacere che calzava a pennello per questa città che non dimentichiamo fa parte (grazie all'amministazione di centro-sinistra precedente) del circuito di slow- fast.

Ed invece NULLA di Nulla: completa assenza degli amministratori tranesi agli incontri, nessuna corrispondenza inviata dai nostri uffici comunali con l' assessore al Centro storico e Pesca, rag Ceci che probabilmente è impegnato a pensare se farà in tempo ad effettuare un altro viaggio per conto dell'amministrazione (dopo quello di qualche mese fa a Parigi-Strasburgo-Bruxelles e di cui attendiamo apposita relazione ) e con l'assessore al Turismo, geom. Scagliarini che ragiona a senso unico e precisamente cantanti,cantanti e cantanti e che è innamorato probabilmente solo del turismo mordi e fuggi. Il tutto si aggrava perchè nonostante la completa latitanza dell'amministrazione comunale, la Provincia di Bari con lettera pervenuta a Trani il 22.8. (prot.28094) ma preceduta da fax trasmette in ogni caso il calendario dell'attività Pescaturismo inserendo lo stesso la nostra città e precisando che "quanto programmato rimane a carico della Provincia ma che ogni Comune può replicare l'intervento, per uno o più giorni:"

E così l'imbarco per n. 12 persone che doveva essere alle ore 16 con navigazione di tre ore e cena preparata dai pescatori con antipasto di melanzane, zucchine, peperoni, alici e polpi, un primo piatto di penne alla marinara ed un secondo di frittura e pesce al forno completata da anguria fresca e frutti del campo, non si è avuta e Trani è stata l'unica città dove questo tipo di offerta turistica non è salpata andando in contrasto con il trend nazionale che ha visto un aumento rispetto allo scorso anno di ben 36,5%.

Si chiede pertanto di conoscere ai sensi del regolamento comunale i motivi che hanno spinto l'amministrazione comunale a snobbare tale evento che era GRATUITO per le casse comunali a differenza di tuttele altre manifestazioni dell'estate tranese.»

Dott. Nicola CuccovilloConsigliere Comunale Socialisti Autonomisti
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