Politica

Piano urbano del traffico e della sosta: ecco com'è cambiato

Il consiglio licenzia il provvedimento. Le modifiche

L'ultima volta che era approdato in aula era il 20 ottobre del 2009 ma un pastrocchio procedurale (era stata ignorata un'osservazione di Legambiente) suggerì il rinvio. Il piano urbano del traffico e della sosta stavolta è passato, seppur fra le proteste dell'opposizione per alcuni passaggi poco chiari in sede di votazione. La maggioranza comunque porta a casa il risultato, ossia un provvedimento strategico per organizzare nel miglior modo la viabilità cittadina.

Rispetto al piano iniziale, già presentato nel 2008 da Traniweb in uno speciale di sei puntate (La rivoluzione del traffico), la società incaricata della redazione (la Transport planning service di Perugia) ha recepito alcune proposte di modifica presentate nel corso della seduta consiliare del 15 ottobre del 2009 e consistenti nell'esclusione dell'istituzione della zona a traffico limitato in corso Vittorio Emanuele, nell'esclusione dei parcheggi a raso in piazza della Repubblica e piazza Gradenico, nell'eliminazione del parcheggio strutturale sul molo Santa Lucia, nell'utilizzo esclusivo del parcheggio in piazza Longobardi per i residenti e nella realizzazione dei parcheggi strutturali interrati solo dopo verifica della compatibilità ambientale ed a salvaguardia delle preesistenze (come dire: nessun parcheggio interrato in piazza Longobardi e piazza della Repubblica).

Bocciata l'osservazione presentata da Legambiente, a cui la società ha controdedotto con una relazione che ci permette di cogliere alcuni aspetti del piano riveduto e corretto. Innanzitutto la società ha precisato che il piano dovrà integrarsi la pianificazione urbanistica approvata, prevedendo tra l'altro la realizzazione di una rete ciclabile, non contemplata nella prima bozza del piano. Si ammette l'errore del parcheggio interrato in piazza della Repubblica (per via dell'interferenza con il condotto scolmatore) ma la scelta di soprassedere viene giustificata dalla teorica presenza in zona di un altro parcheggio interrato (quello della stazione). Riviste anche le deduzioni sui parcheggi del lungomare (si suggerisce una limitazione nella sosta di un'ora, ma solo d'estate). Anche l'idea di chiudere corso Vittorio Emanuele è stata accantonata: la proposta – si legge nella relazione – soprattutto se innovativa deve essere proposta inizialmente a piccole dosi ed a titolo sperimentale e solo a verifica positiva del successo ottenuto può essere valutata l'opportunità di una sua estensione.
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