Politica

Pina Chiarello sulla CdL: i segretari provinciali hanno siglato il patto di convergenza

«Questo sol fatto chiude ogni questione o perplessità»

«Da ormai diversi mesi si susseguono articoli di stampa che profetizzano la possibile spaccatura tra UDC e le forze che compongono il Centro Destra, in vista delle prossime amministrative al Comune di Trani. Forse il gruppo di coloro che in questi giorni hanno suggerito ai ns giornalisti simili ipotesi pare poco attento.
Il partito dell'UDC, dalla grande tradizione cattolica e cristiana ( potendo vantare le proprie radici nel partito della DC a cui si ispira), si è mosso sul piano nazionale per una convergenza a tutto tondo verso le altre forze della coalizione di Centro destra (AN e FI) e proprio su questa linea i segretari provinciali BAT dei tre partiti hanno siglato, mesi orsono, il patto di convergenza che li vede unitariamente schierati su tutti i comuni dove si celebrano elezioni amministrative (Canosa, Trani, Margherita di S. San Ferdinando, ecc). Questo sol fatto chiude ogni questione o perplessità.
Ma l'analisi si spinge oltre. Mi sono domandata perché al candidato sindaco del Centro Destra, debba essere proditoriamente sottratto il partito centrista e moderato che porta in se e difende temi di carattere sociale che necessariamente coinvolgono sul piano etico e morale ogni fascia sociale della cittadinanza.
Mi chiedo perché il Candidato Sindaco dovrebbe condividere una scelta separatista con il Partito UDC che con più foga e con più ragione rivendica le radici cattoliche della società occidentale e ritiene legittimo l'intervento della Chiesa sulle questioni politiche che investono l'assetto sociale ed etico della intera Nazione: penso alle politiche della famiglia, dei poveri, dell'eutanasia, in un incessante e doveroso sforzo teso a moralizzare le scelte politiche. E non può certo dirsi che le questioni nazionali non abbiano influenza sulle questioni locali, giacchè molti temi cittadini si impongono su premesse di un comune sentire ideologico. Così come non può dirsi che la ritrovata unità del Centro destra nazionale non influenzi l'unità anche a livello locale, specie, come nel nostro caso, quando è interessato un Comune co-Capoluogo di Provincia. Una ipotesi di scissione quindi del centro destra a Trani sarebbe incompresa da tutto il mondo cattolico che nell'UDC si ritrova, riverberando effetti e conseguenze tutte a vantaggio di partiti certamente distanti dal Centro Destra. Non voglio pensare, infine, che la questione si riduca all'unica ipotesi alternativa di un problema di " assetti amministrativi futuri" o a bieche questioni di calcolo percentuale sulle preferenze, riducendo così l'espressione di volontà dell'elettore, le urgenze di una città, i bisogni dei cittadini, ad un cinico metodo di accaparramento di prime posizioni sulle quali l'UDC avrebbe, di fatto, una posizione rilevante, per quelle ragioni politiche sopra espresse che lo caratterizzano e che ne giustificano il consenso. In verità non credo che il Candidato Sindaco Tarantini intenda muoversi su questa linea, e poiché non penso intenda deludere il mondo moderato e cattolico, da un lato, e le aspettative di una città, dall'altro, comprenderà la necessità di un chiarimento politico della sua posizione in seno alla coalizione. Infondo chi non è pro è contro.»
Pina Chiarello UDC
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